Ischia e la bomba d’acqua, le voci del “day after”
Hanno fatto il giro del web le spaventose immagini di alcune zone dell’isola completamente allagate dopo il violento acquazzone abbattutosi martedì sera: in poco più di un’ora sono venuti giù 32mm di acqua, una quantità difficile da reggere al netto delle indubbie criticità che presenta il territorio. Sulla vicenda il deputato Francesco Emilio Borrelli è intervenuto in aula al Parlamento
Un’altra serata da incubo su un versante dell’isola (particolarmente colpite la zona alta di Ischia e il Comune di Barano. Piogge, allagamenti, fiumi d’acqua che venivano giù come se non ci fosse un domani hanno caratterizzato la fascia oraria serale di martedì dove una serie di immagini circolate sui social erano davvero spaventose e hanno fatto a un certo punto temere anche il peggio. Il day after, come succede spesso in questi casi, è affidato alle riflessioni, alle considerazioni e anche alle polemiche. Che però non possono prescindere da un numero: in poco più di un’ora sono venuti giù circa 32 mm di acqua, un quantitativo davvero impensabile fino a qualche tempo fa. Che il “sistema” faccia fatica a tenere non sorprende allora più di tanto anche se è chiaro che comunque su determinate attività occorrerebbero maggiore cura e manutenzione. Ma con l’acqua venuta già è già tanto che gli unici danni siano quelli legati ad alcuni mezzi a due ruote trascinati lontano in strada dalla furia dei fiumi creatisi. Unica nota lieta il fatto che abbiano retto senza difficoltà alcune le zone più critiche, ossia quelle colpite dal sisma del 2017 e dall’alluvione del 2022.
Il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli è intervenuto nell’aula del Parlamento in merito alla questione e sulla approvazione della proposta dell’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019: “Nonostante la riduzione di parlamentari – spiega il deputato – vi è un’ipertrofia di commissioni speciali che pongono come unico obiettivo quello di confutare le teorie scientifiche politicizzando questioni emergenziali creando dibattiti atti a produrre consensi invece di mettere in moto la macchina degli interventi. Che senso ha poi realizzare una commissione speciale che si occupa di un fenomeno noto e perdipiu’ solo dal 2019? Per combattere il dissesto idrogeologico bisogna finanziare la messa in sicurezza e la manutenzione dei territori. La questione climatica, con i cambiamenti in atto dovuto all’opera dell’uomo, e la crisi idrogeologica, si guardi all’acquazzone che ha colpito violentemente Ischia in queste ore e che avrebbe potuto arrecare danni irreparabili o vittime come già avvenuto in passato o alla continua emergenza in Emilia Romagna, dovrebbero far innescare un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e dei territori mentre invece non si fa altro che dibattere continuando a procrastinare ciò che andrebbe fatto subito”.
Per fortuna danni limitati, ma il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale guarda avanti ed auspica la proroga al commissario Legnini in vista della fine dello stato di emergenza post alluvione
Sulla bomba d’acqua abbattutasi sull’isola martedì sera è intervenuto anche il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, con considerazioni fortunatamente riportate anche dalle agenzie di stampa visto che alcuni video avevano oggettivamente lasciato intendere che sull’isola ci fosse stata una sorta di Apocalisse: «La situazione è diciamo tranquilla, non ci sono stati danni, ma noi dopo i noti accadimenti viviamo con il cuore in gola ogni acquazzone, tempesta d’acqua, ma è altrettanto evidente che il cambiamento climatico esiste e gli impianti di manutenzione realizzati negli anni ‘50 non possono certo reggere, dobbiamo conviverci con questi eventi», ha esordito il Barone che poi ha aggiunto: «I lavori di manutenzione del territorio sono in corso: tra l’altro con la pulizia degli alvei c’è situazione più pericolosa perché la massa d’acqua che arriva a valle è più forte non trovando ostacoli, in ogni caso si deve continuare con la pulizia delle briglie. Va assolutamente applicato il piano redatto dal Commissario straordinario, Giovanni Legnini, approvato dal governo, così da poter spalmare le spese in diversi esercizi finanziari, così da completare i lavori previsti». Il riferimento è allo stato di emergenza post alluvione che dopo due anni scadrà il prossimo 27 novembre, argomento sul quale il primo cittadino del Comune del Fungo è categorico: «La proroga al Commissario Legnini non è una questione politica: il suo piano è la speranza per Ischia, le opere progettate sono eseguite con professionalità e puntualità, il suo piano indica esattamente cosa ha bisogno il territorio ed entro quanto tempo saranno eseguiti i lavori, le prime risorse sono state giustamente destinate a Casamicciola, dove ci sono stati diversi morti per l’alluvione, ma non va dimenticato che i comuni ischitani sono adiacenti».