Sono mesi che il mondo del nuoto isolano è in ambasce. L’unica piscina pubblica dell’intera isola è chiusa, causa di forza maggiore. Ma nulla è dato sapere su come, se e quando riaprirà, nonostante i progetti, le dichiarazioni di intenti e le ipotesi progettuali avanzati. Lo sport, il nuoto, sono realtà che hanno dato tanto alla comunità isolana e meriterebbero rispetto, anche istituzionale. Ed invece come al solito tutto vene lasciato al caso ed alla burocrazia. Certi lavori tesi al recupero dell’unica infrastruttura sportiva isolana dedicata a questo sport che ha dato lustro ad Ischia andrebbero realizzati con inequivocabile urgenza. Chi lavora ed opera nel settore dovrebbe anche aver è modo di programmare e progettare il ferro di quel lavoro, atteso che il passato come il presente ormai sono sfumati. I nuotatori ischitani dovrebbero avere l’alternativa e sapere dove poter proseguire il lavoro in settembre. Invece ad Ischia tutto tace, quando invece, la scorsa primavera si era detto che i lavoro dovevano durare tre mesi.
In tutto questo, a quanto pare, ci sarebbero le somme necessarie a compiere questo lavoro di recupero della Piscina Ferrandino, quindi c’è un progetto che le stesse società sportive attendono di vedere con la speranza di non assistere all’ennesimo buco nell’acqua nel vero senso della parola. Va ricordato in fatti che i problemi alla vasca son proprio dovuti alle lesioni in vasca a diverse perdite riscontrate. In ogni caso sia i giovani nuotatori, gli amatori, i pre agonisti e gli agonisti hanno chiesto per tramite le società un incontro al sindaco Enzo Ferrandino al fine di ottenere risposte sul futuro e sulla attuale fase di stallo che relega come al solito il nuoto a sport di serie B. Certamente è innegabile che certi interventi andavano fatti prima che si giungesse al peggio.
Resta il fatto che la Piscina comunale continua verso un inesorabile è declino, con l’impianto di via Michele Mazzella ad Ischia intitolato al professore Francesco Ferrandino chiuso da marzo, quando na grossa perdita ha reso necessario lo stop agli ingressi già da venerdì 24 marzo. La riapertura, con alterne vicende, dopo mesi e mesi di stop nel 2022, era avvenuta solo lo scorso 9 gennaio. Poi la chiusura a febbraio per cattiva manutenzione e l’inconveniente dell’acqua in vasca divenuta di color verde melma e gli interventi per far sparire le tracce del verde e degli agenti inquinati. In quella circostanza ci fu una settimana di chiusura, poi qualche giorno di operatività e di nuovo ad inizio marzo, l’ennesimo inconveniente tecnico e l’ennesimo stop. Infine la nuova riapertura per appena 24 giorni e di nuovo la chiusura, quando anche l’acqua verde cominciava a sparire dalla vasca e, continuando di questo passo, non vedremo presto acqua in cui i nuotatori ischitani potranno sguazzare. Una situazione delicatissima che dopo il lungo stop, Enzo Ferrandino non voglia, nella peggiore delle ipotesi imporrà la chiusura ad oltranza, se non definitiva dell’unica piscina presente sull’isola d’Ischia.