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Ischia, dopo la pioggia un mare di liquami si riversa al Lido

Ieri pomeriggio è bastata un po’ di pioggia per far defluire le acque nere tra i bambini che facevano il bagno. Anche ai Maronti segnalata la presenza di sapone in mare a rovinare la giornata ai turisti. Uno scandalo che ormai non sorprende più

Una tranquilla giornata di mezz’estate è stata rovinata dall’improvviso acquazzone che si è riversato ieri sull’isola d’Ischia. Ma a spezzare l’idillio di una tipica giornata estiva sull’isola d’Ischia non sono state le gocce insistenti che si sono riversate sul territorio isolano, che anzi hanno rinfrescato un po’ l’aria, bensì le conseguenze del solito vivace torrente che si forma ogni qual volta piove su Ischia, isola dove le vie di fuga per l’acqua sono sempre più sbarrate dalla cementificazione selvaggia che ha interessato la nostra isola negli ultimi anni. Ma questa è un’altra storia. Ieri pomeriggio le precipitazioni hanno riempito velocemente i canali dove l’acqua delle fogne che vengono raccolte fin da Barano solitamente si raccolgono. Acqua che deve aver rimosso il tappo di miasmi e altri rifiuti organici che sono stati liberati dalle zone in cui stavano stagnando evidentemente da lunghe settimane per poi giungere fino a mare.

Sono settimane che i residenti si lamentano, da Piedimonte ai Pilastri, di periodiche zaffate di cattivo odore derivanti, evidentemente dalla stagnazione di acque reflue. Ora il fiume di acqua piovana ha liberato il carico nefando riversando buona parte del suo fetido bottino presso la spiaggia del Lido di Ischia in prossimità del Parco Aurora. Mentre i bambini giocavano festosi nell’acqua limpida le acque nere sono lentamente sfociate nel mare del lido ischitano, insozzando il litorale in pochi istanti. Acqua nera e puzza nauseabonda ha costretto i genitori dei piccoli che si stavano godendo un bagno estivo a farli uscire repentinamente. Già diverso giorni fa chiunque avesse avuto modo di muoversi in prossimità dei Pilastri avrebbe avuto l’opportunità di notare la mole impressionante di acqua putrida scorrere in prossimità dell’antico acquedotto, testimonianza diretta di quanto l’isola si muova sul filo sottile dei problemi causati da condizioni igienico sanitarie davvero discutibili.

Ma non è soltanto il lido di Ischia a essere stato invaso da acque fetide che hanno costretto la Guardia Costiera a intervenire per rilevamenti di rito finalizzati ad accertare le possibili ripercussioni sulla salute di un fenomeno preoccupante e davvero destabilizzante anche per la tenuta stessa dell’economia isolana e del suo buon nome inevitabilmente legato al turismo. Già qualche settimana fa Alessandro Mazzella, autore delle foto e della indignata segnalazione, aveva sottolineato l’insopportabile fetore che aveva avvolto i Pilastri. “Sono giorni che nella zona dei pilastri non si chiude occhio la notte per la grande puzza di fogna che esce dal canalone, sono giorni di grande sversamento di materiale fognario in quel canalone presente per l’acqua piovana, ma da Barano, e dalla zona Campagnano e via Arenella ci buttano dentro acque di fogna , che con il caldo rende invivibile chi abita nei pressi del canalone, ma com’ é mai possibile che nessun responsabile sanitario muova un dito ? La salute delle persone , la salute del mare , la salute e la qualità del turismo chi la deve proteggere? Credo che a questo punto se nessuno fa niente significa che c’è sotto qualcosa di grosso “. Questa la denuncia a mezzo social risultata poi profetica e anticipatrice della brutta scena palesatasi in spiaggia.

Le segnalazioni, purtroppo, non si sono limitate soltanto alla spiaggia dei Pescatori di Ischia. Anche presso la spiaggia dei Maronti, ci hanno segnalato i bagnanti inorriditi, dopo l’acquazzone che ha bagnato l’isola in spiaggia e in mare si è riversata una quantità impressionante di acqua mista a sapone. Un segnale inequivocabile dei numerosi sversamenti abusivi che nelle zone alte di Barano si riversano nelle cave. Acqua sporca che si fa pian piano strada fino a raggiungere il mare dei Maronti per rompere gli equilibri di bellezza che una delle spiagge più belle ma anche martoriate dell’isola  tenta di mantenere intatto.

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Rossy

La quiete dopo la tempesta la si può solo leggere grazie a Leopardi ma non la si può avere a Ischia.

corry54

ma se non ricordo male ARPAC di Napoli aveva detto che la balneazione era possibile nella baia dei Maronti e di Sant’Angelo, possibile che una pioggerellina inquina il mare, un evento naturale comporta questo disastrato. Secondo me è più inquinato il cervello di certi controllori che il mare dopo una pioggerellina.

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