Ischia, alla scoperta dei sentieri e dei luoghi nascosti
L’isola possiede ricchezze che tutto il mondo ci invidia, ma spesso sono poco conosciute non solo dai turisti, ma dagli stessi isolani
Ischia possiede delle ricchezze che invidia tutto il mondo. In una sola piccola isola in mezzo al mare si possono ammirare paesaggi completamente diversi. Si può passare in un attimo dal mare alla montagna e dai sentieri nei boschi alle dorate spiagge della costa. Queste bellezze hanno fatto innamorare della nostra isola migliaia di viaggiatori da tutte le parti del mondo. Ischia è conosciuta soprattutto per le sue acque termali ma già da tempo il turismo isclano si sta incentrando su un’altra ricchezza dell’isola ovvero i suoi sentieri.
Da anni il trekking sta spopolando un po’ ovunque e Ischia grazie ai suoi sentieri, mulattiere e discese a mare sta diventando un enorme attrattiva per gli escursionisti. Quest’ultimi vengono richiamati da questi luoghi incredibili, nascosti e quasi magici che ricordano un mondo che non esiste quasi più. Tra questi sentieri paradisiaci bisogna sottolineare quello che porta dal Belvedere di Campagnano fino alla baia della Scarrupata e alla cima del Monte Vezzi. Questa escursione, di incredibile bellezza, parte dal “Malo Passo” e prosegue fino all’antico borgo quasi disabitato di Piano Liguori. Attraversando questo sentiero si possono ammirare le bellissime colline coltivate dove si producono i migliori vini di Ischia apprezzati e premiati in Italia e nel mondo. Su queste alture a picco sul mare si può scorgere la vera essenza di Ischia, un’essenza primordiale che ricongiunge l’isolano e il turista con un mondo che non c’è più.
Proseguendo dopo l’antico borgo di Piano Liguori si arriva fino ad un belvedere dove si può contemplare la Baia della Scarrupata il cui nome viene dal napoletano “Sgarrupato” ovvero cadente, infatti il sentiero che porta fino a mare risulta pericoloso e dissestato a causa della fragilità del costone. La baia la si può ammirare anche dall’alto senza spingersi fino a mare ed è proprio da questo belvedere che la Scarrupata mostra tutta la sua infinita bellezza e le sue acque limpide come quelle dei caraibi. Lasciando la Scarrupata si può tornare indietro e imboccare un altro sentiero stupendo che porta alla cima del Monte Vezzi. La cosa che stupisce di più è che in circa quindici minuti si passa dal sentiero che porta alla Scarrupata che è a picco sul mare al percorso che porta al Monte Vezzi che invece è immerso in un bosco di castagni.
Due sentieri molto vicini che però sono completamente diversi ed è proprio questa la cosa che caratterizza la loro bellezza, la diversità. Come avevamo scritto qualche riga sopra il sentiero per il Monte Vezzi passa in un bosco di castagni una volta passato si arriva sulla cima e da qui il paesaggio è incredibile. Incredibile perché è l’unico posto dell’isola dove si può ammirare per bene Sant’Angelo, il Monte Epomeo, il porto di Ischia e il Castello Aragonese. Nemmeno dalla vetta del Monte Epomeo puoi osservare uno spettacolo simile. Questi posti che abbiamo descritto rappresentano un’isola d’Ischia che va scomparendo, luoghi quasi del tutto incontaminati che ti fanno riallacciare quel legame stretto che ogni ischitano dovrebbe avere con la propria terra. Consigliamo agli isolani di visitare posti del genere per capire la vera essenza della nostra isola. Queste visite però devono essere condotte in modo appropriato rispettando la natura e l’ambiente circostante. Invitiamo inoltre tutte le amministrazioni isolane a prendersi cura dei sentieri e di questi luoghi magnifici per mantenere intatta la vera essenza dell’isola d’Ischia.