CRONACA

Inquinamento ai Maronti, a mare galleggia di tutto sotto gli occhi dei turisti

Il forte vento di scirocco riporta sul litorale della spiaggia baranese ogni genere di sporcizia mostrando uno spettacolo indecoroso

Che il mare di Ischia sporadicamente sia sporco non è certo un mistero. Nella mente dei cittadini ischitani poi la mappa degli specchi di mare dove è più facile trovare spiacevoli sbavature è ben nitida. Tutti più o meno sanno dove l’inquinamento del mare risulta essere più intenso e dove invece le acque si mantengono chiare fresche e dolci, tanto per citare il poeta che passeggiando per i litorali di Ischia dovrebbe eliminare dalla memoria le suggestioni che lo hanno ispirato. E purtroppo uno degli specchi di mare che più spesso dà sfoggio di piaghe d’inquinamento è la spiaggia dei Maronti. Ieri, sotto gli occhi di centinaia di turisti, i bubboni galleggianti di materiale oscuro hanno mostrato il lato peggiore di un’isola che meriterebbe di essere immacolata, di avere perennemente mare pulito e cristallino, speranze vane.

Perché purtroppo parlare di mare pulito a Ischia non è affatto facile. Complice il forte vento di scirocco che in questi giorni ha sferzato l’isola d’Ischia, rovinando la Pasquetta all’esercito di vacanzieri che era giunto sull’isola per godere degli scampoli di relax, il vento africano non ha avuto pietà per i litorali dell’isola, riportando a riva massicce dosi di sporcizia che hanno rovinato il panorama già abbastanza cupo a causa di una giornata grigia e uggiosa. Le grosse chiazze di sporcizia, che hanno tutto l’aspetto di materiale di risulta conseguente alla pulizia di qualche stabilimento balneare, ristorante o albergo, riportano ancora una volta l’attenzione su l’annosa questione della pulizia del mare isolano , sempre più una chimera, un obiettivo difficile da raggiungere nonostante le critiche degli isolani più coscienziosi e lo stupore, profondamente negativo, di chi a Ischia viene per godere di un’isola immacolata e che invece non lesina di mostrare tutte le pecche di un territorio martoriato dallo scarso rispetto.

Ogni anno a Ischia in piena estate c’è una solida certezza: stessa spiaggia, stesso mare. Non si tratta però del nuovo tormentone per la prossima estate isolana, rievocazione dalle vecchie hit in voga nei primi anni ‘60, ma una triste realtà. Spiaggia e mare hanno le stesse caratteristiche di sempre: la sporcizia. I casi in cui ci si può specchiare in acque cristalline sono purtroppo rari e la mancanza dei depuratori si fa sentire su tutta l’isola. L’immagine proveniente dalla baia dei Maronti, con le chiazze di sporcizia ben visibili persino a centinaia di metri di altezza, lasciano pochi dubbi: anche la stagione turistica del 2019 non si prospetta immune dal terribile inquinamento che attanaglia Ischia. I bagnanti guardano con rassegnazione alla superficie del mare dove galleggia di tutto, sporcizia di ogni genere, un vero campionario di “munnezza” che dà mostra di sè impunemente sulla superficie delle nostre acque e scandalizza, ormai quotidianamente, i turisti che memorizzano una cartolina dall’isola d’Ischia davvero poco incoraggiante e che difficilmente contribuirà a convincere gli ospiti a tornare sull’isola anche per la prossima stagione turistica. Sporcizia a mare: un leit motiv oscuro che pone ancora una volta l’accento su una delle tematiche più delicate dell’isola d’Ischia. L’inquinamento è uno dei nodi cruciali su cui le amministrazioni dovranno impegnarsi per creare tutti i presupposti affinché il mare isolano possa mantenere una qualità eccellente delle proprie acque.

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