Industria 5.0, il manifatturiero campano accelera sull’innovazione

Le risultanze del MECSPE Lab: servono competenze per le nuove tecnologie: quasi la metà (47%) degli imprenditori punta sui giovani degli ITS e delle Università

Le imprese della regione Campania spingono l’acceleratore sulla digitalizzazione e sull’innovazione per cavalcare la transizione verso l’Industria 5.0. A dimostrarlo, i crescenti investimenti in Ricerca e Sviluppo: il 41% delle imprese investe fino al 10% del proprio fatturato in R&D, mentre un ulteriore 36% ne investe più dell’11%. Tali investimenti seguono un anno in cui l’innovazione ha giocato un ruolo importante per l’evoluzione delle imprese del territorio, lo evidenziano 3 imprenditori su 4 che affermano di aver avuto una crescita digitale media o alta nell’ultimo anno. Ecco lo scenario delineato dall’Osservatorio di MECSPE sull’industria manifatturiera italiana[1] relativo al II quadrimestre 2024 con focus sulla regione Campania, che con le sue +46.700 imprese attive nel manifatturiero nel III trimestre 2024[2], si dimostra pronta ad accelerare il proprio percorso di digitalizzazione.

I dati dell’Osservatorio sono stati presentati ieri in occasione dell’evento MECSPE LAB dal titolo Industria 5.0: innovazione sostenibile e nuove competenze per il settore manifatturiero organizzato in collaborazione con il Competence Center Meditech e tenutosi presso l’Università Federico II. L’evento rappresenta una delle tappe di avvicinamento alla fiera MECSPE, il principale appuntamento in Italia dedicato alle innovazioni nel settore dell’industria manifatturiera organizzato da Senaf, che si terrà dal 5 al 7 marzo 2025 a BolognaFiere e dal 27 al 29 novembre a Bari. All’evento sono intervenuti Valeria Fascione, Assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup Regione Campania, Maurizio Manfellotto, Presidente DIH Campania, Ivo Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove e Piero Salatino, Presidente di Meditech.

Intelligenza artificiale

L’Osservatorio ha evidenziato che tra le tecnologie/processi innovativi che gli imprenditori campani hanno già introdotto o che introdurranno entro quest’anno nelle loro aziende quella che desta maggiore interesse è l’Intelligenza Artificiale (42%). Quasi 1 imprenditore su 4 afferma, infatti, di utilizzare già l’AI nei propri processi produttivi, mentre più di 6 imprenditori su 10 si stanno ancora informando sul tema per comprendere se – o come – implementare questa nuova tecnologia. Tali dati sono considerevolmente più alti di quelli nazionali, segnale che riconferma la spiccata volontà di innovazione della regione Campania.

Formazione

Per supportare la transizione verso l’Industria 5.0 servono nuove competenze e talenti in grado di utilizzare le nuove tecnologie e implementarle nei processi produttivi. Se da una parte più di 7 imprenditori su 10 affermano che il proprio personale ha già competenze abbastanza o molto adeguate a supportare la crescita aziendale, risulta evidente che tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, la sicurezza informatica, l’IoT e il cloud computing – le più richieste dalle aziende – abbiano bisogno di formazione a supporto che permetta di utilizzarle al meglio. In questo senso, è fondamentale per le aziende stringere ulteriormente i rapporti con ITS e Università, per poter accedere a giovani formati che possano accompagnarle in questo percorso. Per far crescere il bagaglio di competenze aziendali, il 47% delle imprese sta puntando sui giovani facendo accordi con ITS e università – dato considerevolmente più alto di quello nazionale (25%) – mentre il 38% di loro punta sulla formazione e sui corsi di aggiornamento del personale già esistente. Quasi la metà delle aziende intervistate (46%), infatti, sta già collaborando con questi istituti per favorire l’ingresso in azienda dei giovani talenti, mentre sono ancora di più (49%) le imprese che avvieranno collaborazioni con gli istituti entro il prossimo anno.

Incentivi

In questo scenario, si evince come gli incentivi messi a disposizione dal Piano Transizione 5.0 da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) approvato lo scorso agosto possano giocare un ruolo importante nel supportare ulteriormente le imprese campane nel loro percorso di innovazione e di formazione delle risorse che se ne occuperanno. Quasi 4 imprenditori su 10 hanno espresso un parere positivo sulle misure contenute nel Piano e il 37% delle imprese della regione è già pronto a richiedere i nuovi incentivi 5.0 entro fine anno, per spingere ulteriormente il processo di digitalizzazione e di transizione ecologica.

“Come Giunta De Luca abbiamo già intrapreso azioni in linea con il Piano Transizione 5.0, per promuovere la twin transition digitale e sostenibile presso le imprese campane. Uno degli interventi centrali è il Fondo Regionale per la Crescita Campania che è già alla sua seconda edizione e con un investimento di 93,46 milioni di euro intende rafforzare la competitività delle aziende regionali, in accordo con la piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform)”. Afferma Valeria Fascione, Assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania “Inoltre, la Giunta ha deliberato l’attuazione di un altro intervento cruciale “Campania Academy Industria” per promuovere la formazione delle competenze in settori ritenuti strategici per l’economia locale, tramite l’istituzione di accademie aziendali e di filiera. Abbiamo inteso affrontare in modo proattivo la priorità di STEP sulle carenze di competenze in comparti chiave, fornendo un sostegno concreto e orientato al lungo termine. Queste iniziative delineano un ecosistema regionale sempre più competitivo e capace di rispondere alle sfide della transizione ecologica e digitale, consolidando il posizionamento della Campania a livello europeo”.

L’industria 4.0 e 5.0 rappresentano due fasi di evoluzione significativa nel panorama industriale, e sono intrinsecamente legate alla necessità di una nuova generazione di manager capaci di affrontare le sfide e le opportunità che emergono da queste trasformazioni.” Commenta Maurizio Manfellotto, Presidente – DIH Campania. “Servono quindi adeguate Competenze tecniche, Competenze trasversali, predisposizione alla Gestione del cambiamento, e una Leadership partecipativa e profondamente orientata al futuro in termini di vision strategica”.

Con l’evento di oggi (ieri per chi legge, ndr), MECSPE LAB qui a Napoli vogliamo confermare il nostro impegno verso il manifatturiero di questo territorio, creando un’occasione di confronto in vista degli appuntamenti fieristici dell’anno prossimo di MECSPE a marzo a Bologna e, soprattutto, a novembre a Bari.” afferma Ivo Nardella, Presidente di Senaf e del Gruppo Tecniche Nuove. “In un periodo di profonda transizione per l’industria, è essenziale costruire momenti dedicati a temi centrali come la sostenibilità, l’innovazione e la formazione. La costruzione dei talenti, infatti, deve partire proprio dal territorio per spingere sulle nuove competenze in termini di tecnologie e innovazione. MECSPE LAB incentiva le imprese del Sud a cogliere queste sfide e ad integrarle in un percorso di crescita, rafforzando il nostro sistema produttivo non solo a livello regionale ma anche nazionale”.

I principi su cui si fonda il nuovo modello di Industria 5.0 rispondono a una duplice necessità, quella di coniugare processi produttivi e organizzativi sempre più digitalizzati con una maggiore attenzione alla sostenibilità, da considerare in tutte le sue componenti: ambientale, sociale, economica, relativa alla governance.” Interviene Piero Salatino, Presidente de Competence Center Meditech. “La twin transition rappresenta una leva strategica destinata a cambiare il volto dell’impresa e questo è quanto mai vero nelle regioni meridionali, dove il nostro Centro di Competenza sta supportando il tessuto produttivo in questa trasformazione. L’attenzione alle problematiche ambientali può trasformarsi in opportunità, se è in grado di stimolare lo sviluppo di conoscenze e tecnologie nel sistema della ricerca e nel sistema imprenditoriale, non solo del comparto manifatturiero ma anche nelle imprese dei servizi che rappresentano la principale attività produttiva nel Mezzogiorno”.

L’evento ha visto anche l’organizzazione di due tavole rotonde che hanno coinvolto aziende, università e istituti del territorio per un confronto sulle nuove sfide e opportunità in termini di tecnologia, formazione e sostenibilità che l’industria manifatturiera deve affrontare nel paradigma Industria 5.0. La prima tavola rotonda, dal titolo Formazione 5.0: Il mondo accademico e l’industria manifatturierasi è focalizzata sull’impiego dei talenti e sul rapporto tra industria e mondo accademico, elemento chiave per favorire l’innovazione. Questo è stato uno dei temi della seconda tavola rotondaCasi d’uso: Digitalizzazione, Sostenibilità, Impiego e Formazione dei talenti​, che attraverso il racconto di best practice delle aziende del territorio ha permesso di dare concretezza all’implementazione delle nuove tecnologie, permettendo di identificare i nuovi e importanti traguardi che è possibile raggiungere.

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