Ischia –
Ḕ iniziata lo scorso 14 ottobre la “Settimana del Pianeta Terra – L’Italia alla scoperta delle Geoscienze – Una società più informata è una società più coinvolta” un festival scientifico che coinvolge tutta l’Italia. Anche Ischia ha il suo evento previsto per il prossimo sabato 20 ottobre. Oggetto di studio sarà la città sommersa di Aenaria tra archeologia subacquea e geologia. Appuntamento al centro culturale multimediale “Navigando verso Aenaria” alle ore 10:30 con i saluti delle autorità. A seguire l’intervento del dott. Sbrana dal titolo “Evoluzione vulcanologica dell’isola d’Ischia e in particolare del settore orientale del campo vulcanico emerso e sommerso. Alle 12:00 si parlerà con il dott. Trocciola di valorizzazione sostenibile dei siti archeologici sommersi. L’archeologa Alessandra Benini incentrerà il suo intervento parlando del contributo dell’archeologia subacquea allo studio delle variazioni geomorfologiche della linea di costa: Aenaria e baia di Cartaromana. I partecipanti al convegno potranno effettuare poi un’escursione via mare nella baia di Cartaromana prevista per le ore 15:00, a seguire ci sarà una tavola rotonda che concluderà i lavori. Prosegue, intanto, l’ottava campagna di scavo sul sito archeologico situato nella baia di Cartaromana, un’area che risulta ampliata e dotata di più punti di interesse. Si tratta di un sito sommerso da 4 mila visitatori l’anno, numeri in crescita ogni anno grazie alla presenza delle scolaresche provenienti da tutta Italia. Si è passati da un numero di 750 visitatori nel 2013 ai 4mila del 2017, un calo c’è stato solo quest’anno dovuto, probabilmente, alla notizia del sisma dello scorso 21 agosto. Sono questi i dati trasmessi dalla cooperativa, numeri che lasciano intendere quanto sia importante puntare su questo sito archeologico subacqueo, che rappresenta un unicum in Italia, per sviluppare il concetto di turismo culturale qui sulla nostra isola. Il sito, nei giorni scorsi, è stato oggetto d’interesse per una televisione tedesca che trasmetterà, attraverso il programma focus Europa, uno speciale tutto dedicato allo scavo sommerso e al turismo culturale. L’evento del 20 ottobre si unisce a una serie di manifestazioni sparse su tutto il territorio nazionale per diffondere la cultura scientifica, i “Geoeventi”: escursioni, passeggiate nei centri urbani e storici, porte aperte nei musei e nei centri di ricerca, visite guidate, esposizioni, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi, attività musicali e artistiche, degustazioni conviviali, conferenze, convegni, workshop, tavole rotonde. I Geoeventi sono organizzati da università e scuole, enti di ricerca, enti locali, associazioni culturali e scientifiche, parchi e musei, mondo professionale. La manifestazione è nata con lo scopo principale di scoprire e valorizzare il nostro patrimonio geologico e naturale, che è davvero notevole. La Settimana del Pianeta Terra vuol diffondere il rispetto per l’ambiente, la cura per il territorio così come la consapevolezza dei rischi cui siamo esposti.
Promuove anche un turismo culturale, sensibile ai valori ambientali, diffuso su tutto il territorio italiano, che mette in risalto sia le risorse naturali più spettacolari, sia quelle meno conosciute, ma non meno affascinanti: quelle che abbiamo la fortuna, spesso senza saperlo, di avere proprio a due passi da casa. La Settimana del Pianeta Terra vuole far appassionare i giovani alla scienza, alle Geoscienze in particolare, e trasmettere l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica. Far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare qualità della vita e sicurezza, investendo su ambiente, energia, clima, alimentazione, salute, risorse e riduzione dei rischi naturali.
Dunque durante la Settimana del Pianeta Terra è l’Italia che apre le porte non solo sul suo patrimonio geologico e naturale ma anche su quel territorio complesso dove i geologi lavorano ogni giorno.