Incompatibili a Forio, avviata l’indagine istruttoria
L’iniziativa della Prefettura di Napoli che ha recepito la nota trasmessa dal candidato alle ultime elezioni Giuseppe Colella ed ha comunicato l’iter agli uffici competenti del Comune del Torrione. Si tratta in ogni caso di un atto dovuto dopo che è stato innescato il caso
Sul caso incompatibili al governo del comune di Forio è stata avviata l’indagine istruttoria. L’iniziativa della Prefettura di Napoli che ha recepito la nota trasmessa dal candidato alle ultime elezioni foriane Giuseppe Colella ed ha comunicato l’iter agli uffici del Raggio Verde. Con una nota alla Segreteria Generale del comune di Forio diretta da Noemi Martino ed ovviamente all’interessato, il geometra Colella. Quest’ultimo, lo ricordiamo, aveva indirizzato le sue richieste oltre alla segretaria comunale Noemi Martino anche al Prefetto di Napoli Michele Di Bari, chiedendo l’attestazione di assenza di motivi di ineleggibilità per alcuni degli attuali occupanti del civico consesso. Il focus è diretto in particolare ai consiglieri candidati e poi eletti con le liste a sostegno della coalizione di Stani Verde alle ultime comunali. La Martino ovviamente aveva passato la patata bollente all’ufficio territoriale di governo attendendo tempi migliori e soprattutto eventuali deduzioni.
La segnalazione era stata trasmessa all’ufficio territoriale di governo lo scorso 2 marzo, sul caso hanno acceso i “riflettori” anche gli inquirenti al punto che è in atto un’inchiesta condotta da polizia e guardia di finanza mirata ad accertare diverse posizioni
Il Prefetto di Napoli Michele di Bari nel merito della” Segnalazione relativa ad asserite cause di ineleggibilità e incompatibilità di consiglieri comunali “comunica che “con riferimento alla missiva del decorso 2 marzo inoltrava all’interessato e al segretario generale del Comune di Forio concernente la segnalazione relativa ad asserite cause di ineleggibilità e incompatibilità di consiglieri comunali, si comunica che, al riguardo è stata avviata apposita istruttoria”. L’azione avviata dal Colella, di fatto mossa da un fine e da un intento politico elettorale, magari anche di mancati accordi post voto o accordi sfumati, di fatto si configura come una azione popolare, attivabile da chiunque ne abbia interesse e risponde all’esigenza di garantire l’accertamento delle condizioni preclusive previste dalla legge e di evitare il consolidamento di situazioni di illegalità ad esse correlate. Ad esempio, ragionando in punta di norma, la concorrenza dell’azione popolare con le impugnazioni delle deliberazioni di convalida viene infatti riconosciuta dalla giurisprudenza di legittimità. La facoltà di promuovere azione giurisdizionale è altresì conferita al prefetto, ai sensi dell’art. 70, comma 2, qualora, come nel caso di specie, sulla base degli elementi di conoscenza a disposizione, sia stata rilevata una situazione di incompatibilità. Ora non resta che attendere la decisione del Prefetto di Napoli e stare a guardare gli esiti di questo serrato attacco istituzionale.
Intanto piovono notizie di reato e l’inchiesta partita all’indomani dell’esposto Colella sul caso turrita continua a riservare coni d’ombra e non fa dormire sonni tranquilli. Il geometra Giuseppe Colella. Il candidato di Stani Verde, non eletto che con il suo esposto, una semplice richiesta di verifica politica, che per ora ha avviato indagini ed accertamenti da parte della Polizia e della Guardia di Finanza per abusi edilizi e mancati pagamenti a favore dell’erario al momento dell’insediamento dell’Amministrazione Verde di un gruppo decisamente numeroso di attuali occupanti del civico consesso foriano. Un effetto a catena dopo la legittima richiesta di Colella che oggi agli atti del Prefetto Michele di Bari. L’obbiettivo dell’inchiesta apertasi con la “bomba Colella” è proprio appurare se siano sono state violate le norme e se gli organismi preposti abbiano verificato le ipotesi di incompatibilità degli eletti al comune di Forio.