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In corteo contro le mafie tra Ischia e Avellino

Ieri mattina la giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera

C’erano anche gli studenti ischitani tra i trentamila che ieri mattina hanno marciato per ricordare le vittime innocenti delle mafie, a Lacco Ameno da Piazza Santa Restituta fino all’istituto Vincenzo Mennella e ad Avellino dove a marciare ne erano in ventimila provenienti da tutta la Campania. Ogni 21 marzo, infatti, primo giorno di primavera, “Libera” celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché in quel giorno di risveglio della natura, si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale.

Anche quest’anno, così come accade dal 1996, è stato letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Tra questi anche il nome di Gaetano Montanino, la guardia giurata a cui è dedicato il presidio ischitano di Libera. Gaetano Montanino fu ucciso la notte del 4 agosto del 2009 durante una sparatoria avvenuta in piazza Mercato. Dei ragazzini tentarono di rubargli la pistola, ma lui si oppose perdendo così la vita. Con Egidio Ferrante, Filomena Sogliuzzo e un collettivo che si allarga sempre di più, trovando adesioni tra professionalità del mondo della scuola e non solo, lo scorso anno è stata accolta qui a Ischia la vedova Montanino con la quale è stato creato il presidio ischitano. Da tre anni a questa parte grande è stato l’impegno di Libera che ha subito trovato nell’istituto Telese la sua casa; conferenze, manifestazioni che hanno visto coinvolti soprattutto i giovani dell’isola. Ieri mattina a marciare erano gli studenti del Comprensivo “Vincenzo Mennella”, guidato dalla dirigente Assunta Barbieri e del Comprensivo  “Anna Baldino” di Barano.

Ne erano un centinaio a partire da piazza Santa Resituta con i loro docenti che si sono lasciati coinvolgere nell’animare la strada fino al loro istituto. «È stata una manifestazione bellissima – ha commentato Egidio Ferrante del presidio di Libera – i ragazzi hanno sprigionato un’energia importante, hanno ballato, hanno cantato e pronunciato slogan come “Chi non salta mafioso è” o “La mafia non vale niente”». Giunti a scuola uno degli studenti ha suonato il silenzio d’ordinanza con la tromba, altri studenti hanno suonato diversi brani e altri ancora inscenato alcuni brani tratti dalla biografia di  Peppino Impastato.  “L’omertà è mafia” , “Non si può stare a guardare, siamo più forti. Il riscatto dipende da noi”, sono queste alcune delle frasi scritte dai ragazzi e portate in alto, su striscioni colorati, stretti tra le loro mani. Campeggiano frasi di Don Ciotti, Giancarlo Siani, Don Peppe Diana, figure dei nostri tempi che sono oggi un vero esempio per i più giovani che hanno deciso di sedersi tra i banchi della legalità.

Una classe del Mennella era, invece, ad Avellino dove erano in ventimila a sfilare e ad alcuni di loro è toccato iniziare a leggere i 944 nomi che resteranno impressi nel cuore e nella mente dei giovani della nostra isola. ”La città di Avellino,non è stata scelta a caso”- ha ricordato il coordinatore regionale dell’Unione degli studenti Campania – ”Avellino è considerata come una città quasi immune dalla camorra come tutte le aree interne,ma solo perchè non spara in mezzo alle strade. Oggi le camorre sono un nemico attuale soprattutto parlando della devastazione ambientale che vive tutto il Paese e in particolare la nostra regione, il fenomeno del biocidio ha nomi e cognomi. Da oggi decidiamo noi!” . “Le scuole sono un motore fondamentale per combattere il fenomeno camorristico- ha dichiarato invece Arianna Antonilli, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Napoli.

Se non si parte dando possibilità a tutti e tutte di studiare senza barriere è difficile immaginare di sradicare le mafie. Il decreto sicurezza di Salvini è solo un tampone e criminalizza l’impegno sociale di chi si impegna tutti i giorni contro le camorre”. Dopo il concentramento nel piazzale dello Stadio Partenio, insieme ai familiari delle vittime e a tantissime scuole sono state attraversate le strade della città verso il cuore di Piazza Libertà dove sono stati letti i nomi delle vittime innocenti. Ischia, contro la lotta alle mafie, c’è

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