Il valore della famiglia nel libro “Le isole sorelle”
Una storia fantastica che narra le avventure di Procida, Ischia e Capri, le tre isole sorelle del Golfo di Napoli
“Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi. (Gianni Rodari)”.Nel borgo dei pescatori di Marina Corricella, presso la Vineria Letteraria Isola di Arturo, con la partecipazione del gruppo culturale Amato Libro,si è tenuta, mercoledì 26 agosto, la presentazione del libro: “Le isole sorelle – Storia del magico incontro fra l’uomo e la natura” scritto da Carolina e Michela Malgieri con illustrazioni di Giorgia Brunori per Edizioni Fioranna, la casa editrice guidata da Anna Fiore che, dal lontano 2008, è sempre stata particolarmente attenta all’isola di Procida valorizzandone tradizione, cultura, enogastronomia, attraverso le Collane Procidane “Arte e Mestieri”, “Luoghi e Territori”, Artisti e Personaggi” e la Collana le Perle con “La perla azzurra” e “La perla procidana”.
La serata, coordinata da Diana Melles, dopo l’introduzione della prof.ssa Francesca Borgogna, è vissuta su momenti di lettura affidati a Vanda Veneziani, ricordi e testimonianze su “Il mio primo racconto amato” con gli interventi di Porfilio Lubrano (Zorro), Ursula Lubrano Lavadera (La fabbrica delle parole), Concetta Borgogna (Pinocchio), Lino dell’Amura (Anna dai capelli rossi), Alessandro Lubrano (Isola di Arturo) e le riflessioni musicali affidate alla voce e chitarra di Franco Tramontana.
Particolarmente interessante il confronto con le giovani scrittrici Carolina e Michela Malgieri, alla loro prima esperienza letteraria ma già con una sensibilità e profondità non comune, che hanno sottolineato di aver tratto ispirazione per questa favola nei mesi di lockdown lanciando lo sguardo, dal balcone di casa, allo splendido panorama offerto dal golfo di Napoli e delle sue isole con il loro vissuto che le lega, in modo particolare, all’isola di Procida, da anni meta delle vacanze estive e che le ha visto crescere.
Il messaggio che si vuole lanciare, puntualizzano Carolina e Michela, è quello basato sui valori della famiglia perché se è vero che l’amore non si può insegnare si può certamente trasmettere.