CRONACAPRIMO PIANO

Il TAR dice stop alla demolizione al Maio

La V Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale con decreto sospende l’abbattimento dell’immobile di proprietà di Raffaella Iaccarino, ubicato nella zona alta di Casamicciola: il 19 novembre l’udienza di merito sul contenzioso che vede coinvolti Comune di Casamicciola Terme e commissario per la Ricostruzione post sisma, entrambi non costituiti in giudizio

Arriva un improvviso ma forse nemmeno tanto inatteso stop ad alcune demolizione stabilite nell’ambito dei processi di ricostruzione post sisma e post frana che ha fortemente investito le zone alte del territorio comunale di Casamicciola. Raffaella Iaccarino, che per prima già a fine agosto alzò le barricate al Maio opponendosi a quelle che erano state le disposizioni dettate dal commissario straordinario Giovanni Legnini, in sede giudiziaria segna un primo significativo punto a proprio favore. La ricorrente, infatti, rappresentata dagli avvocati Aniello Palomba e Gianluca PalombA ha ottenuto la sospensiva da parte dei giudici della V Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (presidente Mario Abruzzese). L’udienza nel merito, in ogni caso, è prevista in tempi abbastanza celeri essendo stata programmata per il prossimo 19 novembre ed è chiaro che dall’esito della stessa potrebbe determinarsi l’esito e soprattutto la celerità di eventuali processi legati a dinamiche come quelle della ricostruzione sempre più difficili e complesse.

Foto IDA TROFA

Per la cronaca la signora Iaccarino aveva presentato ricorso al Tar contro il Comune di Casamicciola (non costituito in giudizio) e contro il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma Giovanni Legnini (parimenti non costituito in giudizio) chiedendo l’annullamento previa sospensione dell’efficacia “a) dell’Ordinanza sindacale n. 28 del 08.10.2024 del Comune di Casamicciola Terme notificata alla ricorrente in data 16.10.2024 avente ad oggetto ordinanza contingibile ed urgente per motivi concernenti l’incolumità pubblica per esecuzione di lavori di demolizione manufatti gravemente danneggiati alla via Spezieria; b) per quanto di ragione, dell’Ordinanza Speciale n. 24 del 21 luglio 2023 del Commissario per la ricostruzione nei territori dell’Isola d’Ischia non notificata alla ricorrente; c) per quanto di ragione, dell’Ordinanza Speciale n. 5 dell’8 agosto 2023 del Commissario per la ricostruzione nei territori dell’Isola d’Ischia non notificata alla ricorrente: d) per quanto di ragione, dell’Ordinanza Speciale n. 8 del 24 aprile del 24.04.2024 del Commissario Straordinario per la ricostruzione nei territori dell’Isola d’Ischia interessati dal sisma del 21 agosto 2017 e dei relativi allegati n. 2 e 3 non notificati alla ricorrente: e) di tutti gli altri atti preordinati, connessi e conseguenziali, comunque lesivi della posizione giuridica della ricorrente; f) nonché per l’accertamento, anche a mezzo di CTU e/o verificazione dell’inesistenza di un attuale pericolo alla pubblica e privata incolumità, tale da giustificare la necessità di demolizione delle unità immobiliari di proprietà della ricorrente”. Un elenco corposo e non concluso perché sempre i legali della Iaccarino chiedevano altresì l’adozione “di idonee misure cautelari volte a tutelare la ricorrente per il tempo occorrente alla adozione di una decisione di merito. ISTANZA DI CONCESSIONE DI MISURE CAUTELARI MONOCRATICHE AI SENSI DELL’ART. 56 DEL DECRETO LEGISLATIVO 2 LUGLIO 2010, N. 104. Voglia l’Ill.mo Sig. Presidente voglia disporre con decreto, anche in assenza di contraddittorio, misure cautelari provvisorie, che valgano a salvaguardare le ragioni della ricorrente sino alla data dell’udienza fissata per la trattazione della proposta domanda di sospensione. concludono per l’accoglimento del presente ricorso e dell’incidentale istanza cautelare, con ogni altra consequenziale statuizione”. Una richiesta che col decreto emesso ieri mattina è stata puntualmente accolta e che almeno fino al mese prossimo lascia un pizzico di incertezza su questa ed altre vicende analoghe, in caso di (a questo punto tutt’altro che improbabile) effetto domino.

La ricorrente, difesa dagli avvocati Aniello e Gianluca Palomba, già in estate aveva diffidato e messo in mora a procedere contro la demolizione della propria abitazione non ravvisandone gli estremi

Il braccio di ferro tra Raffaella Iaccarino e i suoi avvocati, il Comune di Casamicciola e la struttura commissariale era iniziato in piena state quando la cittadina aveva diffidato e messo in mora la ditta appaltatrice ed il responsabile delle demolizioni, l’architetto Marco Raia, a non demolire il suo fabbricato finito in un piano di abbattimenti pubblici, promettendo, in caso contrario, azioni legali. Un piano, ricorderanno i nostri lettori, contestato ed avversato nella vicenda in questione. I legali della donna, lo studio Palomba, si erano rivolti con un’ennesima manifestazione di volontà anche alla ditta beneficiaria di appalto, la Epsilon 2000 di Quarto ed ai tecnici incaricati Saverio Salzo e Edoardo Di Donato. Scrivevano tra l’altro Aniello e Gianluca Palomba: “La nostra assistita ha appreso che il 25 luglio il delegato di funzioni Dirigenziali, arch. Marco Raia, ha affidato l’esecuzione dell’intervento contenuto nel Piano generale di demolizione pubblica. Raia, ha nominato Epsilon, Salzo e Di Donato, ha individuato e nominato se stesso come Responsabile Unico del Procedimento. La nostra assistita si è opposta fermamente al programma di demolizione pubblica per le motivazioni ben note alla Struttura Commissariale, al comune di Casamicciola Terme, alla Regione Campania e al Sig. Prefetto di Napoli”. Da qui l’intimazione ad agire demolendo contro volontà, peraltro ampiamente esplicitata nell’atto di diffida: ““Dopo sette anni, solo da qualche settimana, la sig.ra Iaccarino è venuta a conoscenza, per la prima volta, di un progetto che prevede la demolizione dell’aggregato danneggiato dal sisma,individuato nella documentazione progettuale come ‘blocco 5’ e del quale fanno parte le unità immobiliari di cui ella è proprietaria, nonché quelle dei signori Iaccarino Vincenzo,Iaccarino Giovanni Antonio e Iaccarino Nunzio. Iaccarino Raffaella ha comunicato di non voler procedere autonomamente alla demolizione delle unità immobiliari di cui è proprietaria e si opposta, fermamente, alla demolizione pubblica. Ciononostante, il Commissario straordinario per la ricostruzione, in palese violazione delle norme di legge in materia e in palese violazione del PSAI e dell’imminente approvazione del PdRi della Regione Campania ha invitato in data 13.08.2024 il Comune di Casamicciola, in persona del Sindaco p.t., a valutare l’opportunità di emanare un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente previo accertamento dei presupposti di legge al fine di non arrestare il programma di demolizione in corso di esecuzione… Vista la ferma opposizione de quibus non è possibile procedere anche in assenza dell’adozione dell’ordinanza contingibile e urgente da parte del Sindaco. Al contempo, trattandosi nel caso di specie della demolizione di un aggregato edilizio, la nostra assistita invita e diffida a non arrecare danni all’intero edificio Iaccarino. In mancanza di tutto quanto rappresentato, la signora Iaccarino aveva preannuncia ogni idonea azione giudiziaria, a tutela dei diritti e interessi lesi, ivi compresa la richiesta di risarcimento danni, nonché l’azione risarcitoria, salva ogni opportuna iniziativa sul piano della responsabilità contabile erariale.

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