POLITICAPRIMO PIANO

Il “ruggito” del Barone: «non cediamo ai ricatti»

Dopo l’ordinanza interlocutoria del Tar, il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale torna a parlare del caso legato alle progressioni verticali dicendosi «sorpreso di tanto clamore, proprio non le lo spiego». Poi la “stilettata”: «Se qualcuno pensa di ricattarci con ricorsi o impugnando atti, conosce poco me e la mia amministrazione: non ci prestiamo a cose del genere…»

DI GAETANO FERRANDINO E IDA TROFA

Sindaco, dal Tar è arrivato lo stop almeno temporaneo alla progressione verticale per il comando di polizia municipale: una decisione che lei giudica e commenta come?

«In realtà non è arrivato nessuno stop, la procedura era già sospesa per volontà dell’amministrazione comunale che aveva chiesto alla magistratura amministrativa il primo momento utile della presentazione dei ricorsi. La progressione verticale a cui lei fa riferimento è un’attività propria nella discrezionalità dell’ente che ha messo in cantiere con il piano di fabbisogno 2024-2026, dopo di che ci troviamo davanti al Tar perché una dipendente comunale ha inteso impugnare la procedura e i conseguenti atti amministrativi, ritenendo evidentemente di essere stata lesa in qualche diritto: da qui si sviluppa il contenzioso corrente».

Non manca molto all’udienza di merito, nella quale in un modo o nell’altro si quadrerà il cerchio.

«Innanzitutto è opportuno precisare che l’udienza era stata fissata lo scorso 8 maggio sul ricorso presentato dalla dipendente comunale, dopo di che il legale di controparte ha presentato dei motivi aggiunti e a quel punto il magistrato ha ritenuto di dover accorpare tutto in un’unica data dando così appuntamento in tribunale il prossimo 5 giugno. Ma, ripeto, non vedo in tutto questo dove sia la notizia, non noto nemmeno alcuna sorpresa».

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Ritiene in ogni caso che le procedure seguite siano state corrette e lineari?

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«Io mi sono fatto diverse domande per capire il perché di tutto questo clamore, anche e soprattutto mediatico, e francamente non sono riuscito a trovare risposte adeguate. Progressioni verticali e ordinarie come quelle orizzontali avvengono in ogni ente d’Italia e non suscitano tutto il clamore che si è invece registrato a Lacco Ameno. Qui si è messa in moto una “macchina” nella quale si parla finanche di denunce penali, di indagini ecc. Leggo dagli organi di stampa tante cose che non ho mai commentato perché sono un uomo delle istituzioni e come tale abituato a commentare i fatti e non le indiscrezioni. Però lasciami dire una cosa».

Prego.

«A me sembra tutto abnorme, ma che sia chiaro un aspetto: se qualcuno pensava o pensa ancora di poter ricattare l’amministrazione minacciando ricorsi ed impugnando atti, evidentemente o mi conosce poco o non conosce affatto il modo di operare di questa amministrazione. Ma tornando alla domanda, ti dico con molta serenità che io sono convinto – anzi, più che convinto – che gli atti sono stati adottati nel pieno rispetto della legge: a vararli sono stati professionisti di eccellenza quali i miei funzionari del Comune che hanno seguito criteri improntati alla massima trasparenza. Sono certo che il giudice e il collegio sapranno valutarne l’operato e chiudere la faccenda nel modo migliore, ossia lasciando alla pubblica amministrazione l’autonomia di poter decidere all’interno della struttura quali e quante possono essere le progressioni, gli scatti di carriera, gli avanzamenti e così via. Che, lo ricorso ancora una volta, sono atti di esclusiva prerogativa e pertinenza dell’ente locale. Poi, qualora prendessimo atto che così non sarà, serenamente accoglieremo il responso, ma io resto fiducioso e ottimista sul fatto che gli uffici hanno ben lavorato e soprattutto seguendo le norme, ribadisco dunque una volta di più che non mi presto a ricatti perché non è nel mio stile».

Da una magistratura all’altra, perché c’è molta attesa e si sta lavorando anche per arrivare al dissequestro dell’approdo diportistico che ovviamente in quel caso passerebbe sotto la gestione diretta dell’ente. Quali sono, se ce ne sono, gli ultimi sviluppi?

«Mah, nell’immediato posso dirti che nei prossimi giorni si svolgerà una seduta di consiglio comunale ad hoc dove andremo a significare e ribadire una volta di più quella che è la volontà politica di avocare all’ente il servizio, dopo di che chiederemo al magistrato il dissequestro delle aree portuali, chiaramente in favore del Comune: il mio auspicio è che per una volta possa prevalere l’interesse pubblico. Abbiamo chiuso il conto consuntivo dicendo tra i banchi del civico consesso che mancano nelle entrate oltre un milione di euro e questa “falla” arriva proprio dalle aree relative alla gestione dell’approdo diportistico, che non siamo riusciti ancora ad incassare. I nostri legali sono ancora al lavoro per tutelare la comunità lacchese, tenuto conto – come ormai sto davvero ripetendo fino alla noia – che ancora ad oggi il Comune ne sopporta i costi mentre le entrate rimangono a favore di un solo privato. Questo non è più sostenibile anche perché i conti non tornano, ma soprattutto bisogna considerare che sotto l’aspetto della portualità il paese è di fatto morto a causa di una gestione che nell’ultimo decennio di certo non ha funzionato »

A proposito di consiglio comunale, torniamo all’ultima seduta. Che effetto le ha fatto vedere il solo Domenico De Siano tra i banchi della minoranza?

«Non saprei. Io francamente per carattere, come chi mi conosce sa bene, non sono abituato a guardare in casa d’altri, in quella che si è soliti definire l’altra metà campo politica. Certo non è una bella immagine a vedersi, però magari gli altri consiglieri di minoranza hanno avuto impegni lavorativi che evidentemente gli avranno impedito di essere presenti in quella circostanza. Forse responsabilmente il consigliere De Siano si è presentato comunque perché all’ordine del giorno c’era il conto consuntivo. Anche se…».

Anche se…?

«Più che guardarlo solo e immaginarlo solo, avrei apprezzato se avesse votato a favore del documento contabile e invece ha espresso parere contrario. Il Comune di Lacco Ameno ha dimostrato una volta di più che i conti sono in ordine, che dal punto di vista economico-finanziario l’ente ha rispettato gli indirizzi e gli obiettivi prefissati in sede di bilancio di previsione, mancano solo le entrate del porto. Siccome il consigliere De Siano tante volte, a mio avviso in maniera strumentale, demagogica e populista, ha fatto dichiarazioni piene di ipocrisia, almeno in quella sede poteva prendere atto che in questo conto consuntivo mancano solo le entrate del porto turistico. E regolarsi di conseguenza…».

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