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Il Punto – Sacerdoti in ritiro aspettando lo start del Giubileo

Una volta si chiamavamo “Esercizi Spirituali”. Oggi cambiano espressioni  e  terminologia e con loro anche i programmi divenuti più pratici e meno teologici. Insomma un ritiro per lo più fatto per incontrarsi, magari fuori delle sedi abituali e del paese dove  si  esercita il ministero.  E se il luogo dove incontrarsi è confortevole, la cosa non guasta. Infatti  da lunedì 23 novembre fino a venerdì  scorso 27, un gruppo di nostri sacerdoti con il Vescovo Mons. Pietro Lagnese sono stati in ritiro spirituali a Sant’ Agnello presso Villa Crawford, una casa religiosa  nel  territorio della diocesi  di Sorrento. Il Padre predicatore del Ritiro è stato don Gianfranco Barbieri. Cinque giorni in cui ci si è votati alla meditazione ed al dialogo con Gesù rappresentato nell’Eucarestia. Ore anche di riflessione e di preparazione quelle dei sacerdoti  ischitani con il Vescovo,  per il Giubileo diocesano che la Chiesa di Ischia seguirà con sentita partecipazione nella Cattedrale di Ischia Ponte che Mons. Lagnese vuole più viva e presente, in vista dell’attesa cerimonia dell’apertura della Porta Santa che darà inizio in maniera ufficiale all’anno Giubilare voluto straordinariamente da Papa Francesco.  E’ chiamato Giubileo periferico” quello che si celebra e si vive fuori dalle porte del Vaticano, ossia nei grandi e piccoli centri di tutto il mondo cattolico. Ma poco importa se qualcuno si sentirà di serie B. cIò non era nelle…intenzioni  di Papa Francesco. Il Ritiro dei sacerdoti della Diocesi isolana in quel di Sant’Agnello presso Sorrento ha sicuramente fatto bene alla delegazione della chiesa che è in Ischia, la cui spiritualità troverà nei prosssimi giorni l’occasione giusta per essere trasmessa in toto all’intera comunità che il Vescovo Lagnese con i suoi messaggi ha già chiamato a raccolta in Cattedrale messa a nuovo con opportuni recenti  ritocchi per le giornate giubilare. Sarà Don Carlo Candido a coordinare le attività liturgiche, chiamato all’uopo a ricoprire il nuovo ruolo affidatogli. Per un anno il dinamico parroco dello Spirito Santo cambierà sede e pulpito per comunicare col suo popolo che sicuramente lo seguirà senza problemi. Don Carlo è una garanzia per le strategie del Vescovo Lagnese. Il quale nella lettera inviatagli, con cui gli comunicava il suo trasferimento dalla Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo,alla chiesa Madre Cattedrale,  tra l’altro ha scritto: ”…Perchè la nostra Chiesa Cattedrale possa svolgere al meglio questo  servizio,ritengo opportuno che essa sia abitata concretamente da una comunità parrocchiale che con la sua vita contribuisca a rendere vivo quel luogo, una comunità che sia capace di dare testimonianza  di una Chiesa che, quale madre accogliente, vuole aiutare i suoi figli e fare una vera esperienza di incontro  con Dio che, nel suo Figlio, viene a parlarci, a perdonarci, a rialzarci, in una parola, a salvarci”.  Il vescovo dorma sonni tranquilli, Don Carlo ed il suo popolo sapranno ridare alla grande la vita che merita la Cattedrale, in nome del Giubileo  e della condivisione cristiana.

 

 

 

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