IL PUNTO Quello che resta della mia Ischia

DI ANTIMO PUCA

“Concittadini, amici, fratelli, paesani, compaesani, italiani al di qua e al di là del mare, vicini e lontani, Ischia è il paradiso, giovanotti. Lo spettacolo inizia la sera, non la mattina. Il più comico spettacolo del mondo! La “compagnia teatrale” è famosa assaj… Non di primo pelo. Signori ‘mbiancati e ‘ncravattati. Di cotante faccende affaccendati! Soprattutto il capocomico della compagnia. Un caporale che sfrutta, tiranneggia, maltratta e umilia i luoghi, un essere invasato dalla bramosia di guadagno, sempre a galla, sempre al posto di comando senza avere l’autorità, l’abilità, l’intelligenza, ma con la sola bravura della sua faccia tosta, della sua prepotenza, pronto a vessare il povero uomo qualunque. Caporali si nasce, non si diventa, a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano. Hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera. Ischia è solo l’anteprima, il trailer di un film. Un trailer quando è simpatico attira di più. Se sulla terra si è destinati a far ridere, è perché quello è il destino. Le luci. Anche se in contrasto con il cielo nero sembrano stelle. Só venuto ‘ncopp’ a stu scoglio d’oro illuminato, ‘ncoppa a chesta terra profumata.. Roccia e mare. Vicoli e giardini. Arrampicate e strapiombi. Che fine hanno fatto le pinete? Che vedo? L’erba finta di plastica? E pini tagliati pecchè davano fastidio ai signori che hanno le case intorno alla pineta ? Querce, platani e tutti i maestosi giganti che ombreggiavano i luoghi consentendo riparo a uomini e bestie che fine hanno fatto? E i basolati? Ischia mia sepolta da asfalto e cemento!

Che resta di Te? Ischia mia bellissima e sotto assedio: tra cemento e alberi tagliati. Stongo scetato…dormo,o è fantasia? Disboscare. Costruire. Speculare. L’unico imperativo è sempre stato solo guadagnare. Alphonse de Lamartine dice di Ischia «È l’isola del mio cuore, è l’oasi della mia gioventù, è il riposo della mia vecchiaia». Ischia di leggenda raccontava dove Ulisse riprese le sue forze nel Gurgitello, il ruscello di acqua calda che l’ha resa meta termale amatissima da Ibsen, de Lamartine, sino alla cancelliera Merkel. Bellezza e incanto coprono l’orrore della gestione, l’assurdità contorta della burocrazia, del familismo che la governa, della mancanza endemica dei fondi pubblici. Mi inoltro nei vicoli del borgo. È sera! Vulesse camminà tra piccoli negozi e bancarelle dei venditori cariche di merce e qualcuno che urla le sue offerte e contratta sui prezzi.. vulesse vedè banchi di frutta e verdura coi prezzi scritti ancora sui pezzi di cartone. Me sent spaesato mmiez a tutto stó trambusto. Addentrandomi di piu, vedo profili di chiese trecentesche, residenze nobili e palazzi barocchi. La saggezza non può parlare. Dunque, come fa a parlare la saggezza quando è sottoposta ogni giorno a spettacoli raccapriccianti? La vita è torbida come torbidi sono i sogni dell’uomo. Voi perdeste il senso e la misura! Avete il cuore analfabeta e niente più. Chi ha abbandonato Ischia così, forse, ha il cuore troppo istruito.

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