IL PUNTO Il Sindaco Ferrandino e i cerotti
Che nessuno si illuda, Ferrandino rifarà il Sindaco. L’architettura elettorale delle liste rende il risultato palese. Savio prenderà i voti dei nostalgici comunisti, gli scontenti, quelli che volevano ma non hanno potuto o non sono stati capaci di formare una lista, gli arrabbiati, il voto di protesta. Siederà in consiglio, magari insieme a qualche compagno di lista, e fungerà da trombone stonato. Ferrandino non è un cattivo sindaco, è una persona onesta, un bravo uomo, pragmatico, abile manipolatore, un politico navigato e di esperienza, il migliore in “questo contesto”.
Ma che contesto è? È una realtà culturale, sociale ed economica da sottosviluppo. Gli indicatori economici, ambientali, sociali sono da comunità in declino. Prova ne sono l’esposizione bancaria delle aziende, la qualità della vita soffocata dal traffico, l’immagine dell’isola percepita come posto di abusivismi edili e low-cost, il fenomeno dei giovani che emigrano, gli sfruttatori di maestranze, il calo della popolazione, il calo del valore degli immobili industriali e domestici, il fallimento di aziende, nessuna capacità di visone del futuro, le tasse che soffocano le aziende (IMU e TARSU fra le più care d’Italia) ormai non più sostenibili, la povertà di idee e prospettive. Amministrare questo paese, come si sta facendo, è solo mettere dei cerotti a un malato grave. E questo è il sindaco Ferrandino e gli amministratori, dei cerottieri. E non è un’offesa, ma solo constatazione. Mi dispiace dirlo ma a me sembra questa la realtà. D’altra parte il paese che non riesce ad esprimere una lista alternativa valida, rispecchia esattamente la sua crisi politica, sociale ed economica in cui sta marcendo. O se la esprime, probabilmente è peggiore di quella di governo. (Con quello che ho visto e sentito forse è stata una fortuna che non ci siano altre liste). Voteremo tutti Ferrandino e i suoi accoliti perchè la nostra società è incapace di esprimere altro e loro sono il meglio di questo contesto, appunto