CRONACA

IL PUNTO Così scomparirà la spiaggia libera di San Pietro

Nel Comune di Ischia, e non sarebbe il primo, sembra essere in atto un nuovo scempio ambientale con cui si sta cancellando parte dell’ultimo tratto della spiaggia pubblica di San Pietro, l’arenile cosiddetto dell’Acquario. Un lembo di arenile che sino a questo momento era rimasto miracolosamente selvaggio sopravvivendo persino alla devastazione della collinetta sovrastante dove con un altro scempio negli anni scorsi si stava realizzando il depuratore. Ebbene, l’amministrazione comunale di Ischia per creare una passeggiata che colleghi la Riva Destra con la spiaggia di San Pietro, sta realizzando un percorso che inizialmente si diceva dovesse essere una pedana in legno. Ma la posa di scogli su parte dell’ultimo lembo di arenile, al momento circa 10 metri, ha modificato i connotati di quel tratto di costa invadendo parte della spiaggetta pubblica. E a tal proposito ci chiediamo: è stato fatto uno studio serio ed approfondito sui possibili effetti che la posa di nuovi scogli su quel tratto di costa potrà avere sul litorale ischitano della spiaggia di San Pietro che ricordiamolo arriva sino al lungomare Cristoforo Colombo? E ancora. Gli amministratori comunali di Ischia hanno valutato l’eventuale possibilità di espropriare per pubblica utilità parte del terreno retrostante per realizzare la passeggiata senza alterare la natura di questa spiaggia? Intanto a tal proposito apprendiamo con piacere il sollevarsi dello sdegno e della protesta di cittadini ed associazioni. Il PCIM-L fondato dal compianto Domenico Savio chiede l’immediata sospensione dei lavori in attesa che si faccia massima chiarezza su quanto si sta realizzando e su quanto ancora dovrebbe essere realizzato e questo affinché si trovi un’alternativa valida e meno invasiva per creare la passeggiata di “San Pietro” senza alterare e far sommergere dagli scogli l’ultima, selvaggia e romantica spiaggetta ischitana.

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Leonardo

Ma io mi chiedo come sia possibile parlare di scempio di fronte ad una passerella in legno che darà nuovo sviluppo alla zona collegando riva destra al mare e contemporaneamente non dire nulla sul disastro ambientale che da 20 anni occupa con una colata di cemento, per i lavori del depuratore, abbandonata sulla stessa spiaggia giusto 20 metri più avanti del presunto scempio.
Alla demagogia ed al populismo per darsi un minimo di visibilità e riempire qualche pagina di giornale non c’è mai fine e voi riuscite ad essere protagonisti.
In questo campo si badi bene.

Giuseppina

Ieri ho visto che stanno facendo i lavori

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