Hanno tentato col green pass, di base e rafforzato, ad isolare gli isolani delle isole minori ma la lotta unitaria delle isole minori italiani ha costretto il governo a fare marcia indietro e l’infame tessera del fascio è stata abolita.
Ora ci provano con i tribunali delle isole di Ischia, Lipari e dell’Elba. Dopo anni di rinvii e di proroghe, il governo del banchiere massone ha deciso di chiudere le porte dei tribunali. Le popolazioni di queste isole saranno costrette a rivolgersi ai tribunali della terraferma per risolvere le loro controversie. I disagi dei lavoratori saranno pesanti dal punto di vista logistico ed economico. Ma questo non interessa né al banchiere né a chi lo sorregge.
La presenza dei sindaci alla manifestazione indetta dall’assoforense, condivisa ancora una volta, dal PMLI dell’isola d’Ischia, non appare incisiva per costringere il massone a rivedere la sua assurda decisione. I sindaci sperano in una soluzione politica, nell’intervento del parlamentare disponibile a raccogliere le istanze provenienti dalle isole, ad utilizzare strumenti legislativi come quello delle “mille proroghe” per rinviare nel tempo la soluzione del gravissimo problema. Si tratta solo di palliativi inutili.
Occorre la lotta, unitaria, delle associazioni forensi, dei sindaci, delle forze politiche e sociali, dei lavoratori per costringere il governo e lo sceriffo della casa del fascio regionale a non isolare gli isolani. Bisogna ricordare che un’isola come Ischia non è uno scoglio isolato nel profondo sud, ma registra milioni di presenze, diverse centinaia di migliaia di abitanti in periodo estivo, ha un peso notevole nell’economia della Regione Campania; bisogna sottolineare che le sue popolazioni non possono essere offese e private dei loro diritti.
Il Pmli dell’isola d’Ischia ritiene che la battaglia contro la chiusura del Tribunale deve essere dura e duratura fino a conseguire l’obiettivo finale, che certamente non è fatto di contentini a tempo determinato.
a cura della Cellula del PMLI dell’Isola d’Ischia “Il Sol dell’Avvenir”