CRONACAPRIMO PIANO

Il pino della discordia

Il sempreverde rimosso per far spazio alla nuova rotatoria nei pressi della Farmacia Sant’Anna fa esplodere la rabbia dell’ex consigliere comunale Luca Spignese che attacca duramente sindaco e amministrazione: «Cancellato un pezzo di storia di Ischia». Ma il primo cittadino risponde: «L’opera impossibile da realizzare con l’albero, piantumeremo altri dieci nuovi pini»

Un albero, è bastato un sempreverde a Ischia per rompere un tabu. La polemica scoppiata per un pino ha avuto nel Comune capofila dell’isola verde una capacità incredibile, quella di realizzare un autentico miracolo: destare dal torpore la comunità e addirittura risvegliare il dibattito politico che dall’elezione bis di Enzo Ferrandino – che, a beneficio dei pochi smemorati, possiede una maggioranza composta da 16 consiglieri comunali su 16 – era di fatto caduto in letargo, di più in coma profondo anche a causa di soggetti fisici o giuridici che si contrapponessero anche solo dialetticamente all’attuale amministrazione. Ebbene, dopo che le prime avvisaglie erano arrivate da un video con toni decisamente perentori postato sui suoi canali social, ieri mattina è giunto addirittura un comunicato ufficiale di Luca Spignese, un passato da assessore e consigliere comunale. Pomo della discordia, come capirete a breve, i lavori per la nuova rotatoria all’altezza della Farmacia Sant’Anna e la cancellazione di quello che viene definito un pezzo di storia della nostra isola.

Nel suo comunicato Spignese esordisce così: “L’amministrazione comunale di Ischia, guidata dal sindaco Enzo Ferrandino, ha avuto la geniale idea di far partire in piena stagione estiva i lavori per la nuova rotatoria per il traffico nei pressi della farmacia Sant’Anna. È persino inutile commentare la scelta assurda di far impazzire la viabilità di un punto nevralgico in piena stagione turistica. Tuttavia, è da rilevare che, per dare il via a quello che è un progetto approvato nel lontano 2016 dalla giunta di Giosi Ferrandino, della quale faceva parte anche Luca Spignese, ci sono voluti addirittura otto anni! Ma quello che Luca Spignese (l’estensore del comunicato parla in forma impersonale, ndr) proprio non è riuscito a digerire è che, nell’area di cantiere da qualche giorno allestita, si è proceduto ad abbattere il bellissimo pino che esisteva da decenni. “Uno dei pochi pini dell’isola d’Ischia che non era malato!”, chiosa Spignese, aggiungendo: “Sappiamo tutti che i pini, che erano un simbolo da cartolina per l’isola d’Ischia e che piantarono addirittura i Borboni con il loro botanico di corte, Gussone, ormai sono allo sterminio a causa di diversi parassiti. Ci sarebbe da aggiungere che l’amministrazione comunale ha fatto ben poco per salvare questo patrimonio; ma addirittura è assurdo che proceda ad abbattere uno dei pochi esemplari vivi e vegeti! Non c’era altro modo?! Non si poteva salvare il pino, che avrebbe anche abbellito la rotatoria? Sono indignato”. Poi l’affondo finale, destinato evidentemente a rimanere inascoltato: “Il sindaco Ferrandino dovrebbe dimettersi subito per manifesta incapacità e disinteresse verso il paese, senza aspettare dicembre, quando probabilmente se ne andrà per potersi ricandidare per un terzo mandato di disastri…”. Insomma, Spignese arriva addirittura ad ipotizzare che il primo cittadino possa dimettersi prima di aver governato due anni, sei mesi e un giorno, circostanza che dal punto di vista normativo gli consentirebbe di ricandidarsi nuovamente a sindaco. Un’indiscrezione, questa, che dalle notizie in nostro possesso non ha trovato riscontro ma che ovviamente affidiamo alle cronache ed al giudizio del lettore. Nel suo comunicato Luca Spignese annuncia anche di avere inoltrato un esposto alle autorità competenti, che però non viene allegato alla sua nota.

La replica del sindaco Enzo Ferrandino è arrivata direttamente in loco, dal momento che lo abbiamo intercettato proprio mentre si era recato nel cantiere della nuova rotatoria per verificare lo stato di avanzamento dei lavori: “Sono non dispiaciuto per la rimozione dell’albero, di più, la nostra amministrazione è sempre stata attenta alla tutela ambientale e del verde. Abbiamo un saldo positivo pari a 1.000 tra gli alberi piantati e quelli abbattuti e credo che questo la dica lunga. Un agronomo in ogni caso ci aveva attestato che il sempreverde era affetto da una malattia che lo avrebbe portato alla morte, ma con onestà intellettuale bisogna dire che l’albero per la posizione in cui si trovava non avrebbe consentito la realizzazione della rotatoria, capitando a metà tra la corsia e il margine della zona attorno alla quale bisognava girare intorno. E attenzione, rappresentava un ostacolo anche di natura visiva. Purtroppo andava rimosso e purtroppo lo dico con il cuore perché quell’albero rappresentava tanto per gli ischitani e in particolare per i cittadini della zona. Pianteremo dieci nuovi pini di Aleppo che tra l’altro resistono meglio e si ammalano più difficilmente”.

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Basta, è inutile discutere. Se Ferrandino ha deciso così, così deve essere. Non ci sono santi. Il pino deve essere eliminato per dare spazio ad una nuova rotatoria molto utile. Ma stiamo scherzando? Sindaci che non dormono la notte per dare sicurezza stradale agli ischitani. Cosa da non crederci. Ma è davvero troppo grande il cuore del sindaco Ferrandino. Totò avrebbe detto, ma mi faccia il piacere.

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