Il panettone e le pigotte dell’UNICEF non si fermano neanche davanti al virus
Le iniziative della sezione ischitana insieme alle scuole ed all’ospedale
della prof.ssa Lella Baldino
Responsabile UNICEF Ischia
“Ciao a tutti i bambini: Vi auguro con tutto il cuore che da oggi in poi non siate mai più poveri. A presto e buona fortuna da Mauro”.
Questo semplice e meraviglioso pensiero lo abbiamo trovato in un “panettoncino” di un alunno del primo Circolo Didattico “Marconi” di Ischia. Quest’anno, dopo trentuno edizioni del “Presepe vivente”, l’UNICEF Ischia è rimasto a casa. Non sono rimaste a casa, però, le nostre eccezionali maestre e maestri di vita che, “a distanza”, hanno aiutato i piccolissimi della materna, gli alunni delle elementari, i ragazzi della media a realizzare la sagoma di un panettone (piccolo, medio, grande) all’interno del quale c’era il loro aiuto per i bambini del mondo affinché, come ha scritto Mauro, “non si sentissero mai più poveri”.
Il progetto Unicef dell’anno 2020 è stato appunto “Un panettone per amico”, partorito dalla mente fervida di una maestra di vita. E la risposta, in un anno così complesso per tutti, ha dell’incredibile.
Nonostante le tante difficoltà che le famiglie si sono trovate ad affrontare, non hanno però fatto mancare il loro sostegno ai milioni di bambini che nel mondo soffrono e muoiono per la fame, per le malattie (non ultimo il COVID), per le guerre.
E nei panettoni dei piccoli non sono mancate le caramelle, le monete d’oro (di cioccolato) ad augurare abbondanza.
Affiancato a questo progetto ci sono le Pigotte: la loro “adozione”, come sappiamo, serve a comprare un kit – salvavita.
Quest’anno si sono vestite da medico e da infermiere, a simboleggiare la lotta che questa categoria sta affrontando per salvare tante persone: le bambole di pezza UNICEF, realizzate da Marinella, sono state adottate, tra l’altro, dall’ospedale “Rizzoli” grazie all’aiuto dei nostri amici dottori. Ma le Pigotte hanno avuto anche l’aspetto del “bambino” nato dalla maestria delle mani di Linda, la nostra mamma delle Pigotte.
E grazie anche all’aiuto personale dei nostri benefattori di sempre abbiamo raggiunto la cifra di euro 5395,60!
Potrebbe sembrare, e lo è, poca cosa. Una goccia nel mare dell’indigenza.
Ma il mare, si sa, è formato di gocce che messe insieme possono salvare il mondo.