CULTURA & SOCIETA'

Il Liceo Ischia vince il Festival Nazionale del teatro scolastico

Ieri pomeriggio a Cesena la chiusura della XI edizione, guidati dal maestro Ronga hanno messo in scena “La Medea” di Euripide

La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, gli studenti del Liceo Statale Ischia sono risultati i vincitori, a Cesena, della XI edizione del Festival Nazionale del Teatro Scolastico E. Turroni. Guidati dal Maestro Salvatore Ronga e dalla professoressa Anna Maria Agostino, tutor del progetto, si sono aggiudicati ben duemila euro da spendere per l’acquisto di attrezzature teatrali.

Un gran bel risultato che si aggiunge a quello ottenuto nel 2017 dove pure, con la messa in scena de “Vita avventure e morte del Don Giovanni”, il Liceo ischitano si aggiudicò il primo premio. Il scena: Alessia Ademi, Alessandra Altomare, Lorenzo Bellezza, Paolo Bellezza, Carmine Borriello, Annamaria Buono, Daniele Capuano, Nicola Castagliuolo, Lorenzo Coletta, Pietro Desimio, Michele Di Noto Morgera, Federico Felice Fiorito, Salvatore Gargiulo, Gaia Greco, Irald Isufi, Chiara Laganà, Lucrezia Mandolini, Antonio Manzi, Giulia Mattera, Rosanna Mellusi, Stefano Nicolella, Serena Piricelli, Giovanna Restituto, Giulia Scotti , Riccardo Scotti. Sono stati loro a chiudere la rassegna ieri mattina con un classico di Euripide riscritto dal maestro Ronga dove, il personaggio di Medea, è stato interpretato da uno studente. “Medea non ha ucciso i figli” hanno dichiarato gli studenti del Liceo di Ischia: ed è vero che Euripide ha inventato il matricidio e lo ha attribuito a una figura che già esisteva nella tradizione a lui precedente. La messa in scena vuole rintracciare le “altre” Medea che sopravvivono nel capolavoro del tragediografo greco. Dopo aver aiutato Giasone nella conquista del vello d’oro, Medea lo segue a Corinto abbandonando la sua terra d’origine. Lì vive, con lui e i loro figli, fino a quando Giasone decide di ripudiarla per sposare Glauce, figlia del re Creonte.

Mentre il re le ordina di lasciare la città, Medea chiede di restare ancora un giorno: si riappacifica con Giasone e invia alla sua futura sposa doni avvelenati: una corona d’oro e un velo prezioso. Gluace muore tra atroci sofferenze e la stessa sorte tocca a Creonte accorso per aiutarla. Giasone, sconvolto, corre alla ricerca di Medea per salvare i figli dalla furia dei Corinzi. Non giunge in tempo perché lei, straziata dal dolore, ha ucciso i bambini per privare Giasone anche della sua discendenza. La Giuria, composta da Lusiana Battistini, Franco Bazzocchi, Michele Di Giacomo, Claudio Longhi e Franco Pollini (segretario) alle 15:00 di ieri ha emanato il verdetto: il primo premio è tutto per gli studenti ischitani. E ieri pomeriggio anche il Sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, si è complimentato con gli ischitani a Cesena tramite social network “Bravi ragazzi, siete il nostro orgoglio! Quello di un’isola giovane, che s’impegna, che fa cultura grazie all’impegno dei vostri professori, in particolare del maestro Salvatore Ronga e della professoressa Annamaria Agostino tutor del progetto. Complimenti”.

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