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Il gioco legale italiano in bilico nel 2021. La filiera si protegge con acquisizioni e fusioni

Il gioco d’azzardo non ha, ad oggi, una vera riforma di legge che regolamenti il settore. Che per questo motivo continua a vivere in bilico, seppur in perenne crescita. L’industria del gioco d’azzardo italiano intanto deve fare i conti con un’altra notizia, relativa all’acquisizione di Lottomatica da parte del colosso Gamenet, per la cifra-record di 950 milioni di euro. Una acquisizione che avrà effetto dalla seconda metà del 2021, e che inevitabilmente cambierà parecchi scenari nel gioco della Penisola. Una operazione che porta così a nascere il primo operatore italiano del mercato del gioco legate, attivo in tutti i principali segmenti di attività, dal gioco online al betting fino agli apparecchi da intrattenimento. Il gruppo Gamenet così va a prendersi un ruolo di primissimo piano nel settore del gioco pubblico italiano ed europeo.

Il gioco italiano in bilico

Una notizia per larghi versi drammatica, soprattutto dal punto di vista legislativo, in un momento storico particolarmente duro per il gioco italiano. Il periodo del recente lockdown ha determinato un crollo del settore fisico, per la gioia di governo e opposizioni. Una situazione che si è ripetuta due volte, a ottobre e marzo. Il gioco è stato ancora una volta visto come un serpente da eliminare, nonostante la sua utilità per il gettito erariale, che ha giovato di 10 miliardi nell’anno 2019. I mesi di chiusura forzata hanno determinato, mensilmente, perdite per 750 milioni di euro, e un crollo delle percentuali occupazionali abbastanza elevato. Intanto non sembrano esserci soluzioni per la crisi ormai annosa del settore. Gli analisti sostengono, non senza ragioni, che il Recovery Fund  potrebbe non bastare a risolvere il buco creato dalla soppressione del gioco. Infatti, anche se con esso si creasse una nuova economica con nuovi asset nell’industria italiana, l’abbandono del settore gioco da parte dello Stato continua ad essere impensabile. Ma non è il solo aspetto economico, a preoccupare. C’è da fare i conti con le problematiche sociali, e con il favoreggiamento che si farebbe nei confronti del gioco illegale. Il tutto mentre il momento storico è particolarissimo: c’è allerta massima attorno al rinvigorimento della criminalità. Resta necessaria una riforma, soprattutto per non bruciare quanto di buono fatto nell’anno della pandemia relativamente ai settori dei casinò e dei poker online, che hanno vissuto un’autentica età dell’oro, con account di gioco aumentati e puntate in perenne crescita.

Intanto il mercato continua a muoversi. Snaitech, operatore leader del settore legale italiano, ha acquisito nello scorso mese di giugno il 100% della piattaforma italiana Big Casino, società nota come “Best in game” tra le prime a ricevere la licenza ADM per l’offerta di gioco online. La piattaforma Big, dalla sua nascita, non ha mai interrotto la sua crescita. Con una raccolta al netto delle vincite di 4,5 milioni di euro, Big ha toccato risultati economici notevoli. Era il tassello mancante al gruppo SNAI per sfondare sul mercato digital: è questo il contributo più grande che Big Casinò può dare a Snaitech, dal punto di vista delle competenze e della fidelizzazione del cliente, oltre che nell’innovazione di servizi e di offerta.


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