Il Garden Club premia il Bar Monti

Il Garden Club Isola d’Ischia con la Presidente Prof.ssa Nunzia Mattera Sena ed i soci del club, nei giorni scorsi hanno consegnato una targa-attestato ai gestori del Bar Monti di Piazza Majo a Casamicciola Terme. Il riconoscimento dopo che era stato deliberato di donare la pergamena a Giuseppina Monti e Tommaso Conte, titolari del Bar, unica impresa superstite dei luoghi colpiti dal Terremoto e dall’alluvione. In entrambe le tragiche circostanze, Tommaso e Giuseppina hanno provato, riuscendoci, a riaprire subito con il loro lavoro, l’impegno di una vita spesa in questa comunità che oggi si vede distrutta ed in macerie. La consegna proprio mentre gran parte dello storico borgo è in corso di demolizione.Storie simbolo, esempi di resilienza oltre ogni immaginabile sfida della natura e della burocrazia. Un misto tra commozione e tristezza è stato inevitabile. “In segno di apprezzamento della tenacia e professionalità con cui hanno reso il loro Bar un accogliente luogo di incontro per residenti e turisti – si legge sulla maiolica che i soci hanno portato di persona al Majo ai due giovani esercenti – malgrado le macerie accumulate dal terremoto. La riduzione della clientela e la definitiva chiusura delle altre attivitàin Casamicciola ‘alta’, questi coraggiosi imprenditori dimostrano la volontà di rinascita di un luogo a lungo provato- hanno concluso – Ringraziando i coniugi Giuseppina Monti e Tommaso Conte per l’esempio dato, il Garden Club Isola d’Ischia auspica che possano crearsi le condizioni per un prossimo futuro prospero ed operoso”.

Alcuni soci sono una presenza fissa della zona, invece molti dei soci che hanno consegnato l’encomio al Bar Monti non avevano mai visto da vicino la zona, ormai abbandonata, rendendosi conto della situazione in cui versa il borgo. L’iniziativa anche per contribuire ad accendere una luce mostrando quale esempio due giovani che hanno deciso di rimanere per continuare a far crescere qui la loro famiglia, mantenendo la storica impresa del Majo. In particolare, la signora Paola, cliente fissa, ha testimoniato dell’enorme lavoro della coppia e molti dei partecipanti alla serata hanno evidenziano come nell’ultimo periodo la zona alta è stata un po’ dimenticata, in sette anninon è cambiato molto in termini di ricostruzione, se non nulla e molti dei soci hanno evidenziato che dopo tanto tempo hanno trovato quasi peggiorata tutta la situazione. Giusi Monti ha voluto poi ringraziare per il riconoscimento e da persona schiva e riservata, come suo marito Tommaso, ha sottolineano cheè stata una necessità rimanere in questi luoghi e che forse alla luce di quanto sta accadendo se avessero avuto una alternativa, probabilmente, avrebbe fatto come gli altri: sarebbe scappata! La scelta di rimanere è stata una scelta che ha pagato in termini di imprenditorialità, ma che sta logorando e distruggendo l’animo di chi vive e sopravvive in una zona dove non c’è più comunità dove giorno dopo giorno si vedono scomparire i membri di un tempo, dove c’è tristezza e rassegnazione e nessuna prospettiva di rinascita. La stanchezza dell’animo e l’assenza di entusiasmo rischiano di uccidere la forza della resilienza e dell’amore. Giusy ha infine auspicato che finalmente si possa dare priorità al rientro a casa delle “persone ad oggi dopo sette anni dal sisma dopo due anni dall’alluvione sono ancora fuori casa, pensare agli sfollati e poi vedere tutte queste demolizioni, demolizioni e ricostruzione e tutto quello che andava fatto. C’è troppa gente che ha sofferto e sta soffrendo. Questo ci sta logorando tutti. Spero presto che si possa dare assoluta priorità alla gente”.