LE OPINIONI

IL COMMENTO Tutti in bici, la ciclopista attraverso le pinete a Ischia

DI BENEDETTO MANNA

Con questo articolo si intende rendere noto agli ischitani che anche loro hanno la possibilità di poter PRATICARE L’USO DELLA BICICLETTA COME MEZZO ALTERNATIVO DI TRASPORTO E DI PIACEVOLE SVAGO, in tutta tranquillità e utilità per i loro spostamenti. Incredibile a dirsi, ma esiste la fattibilità concreta di realizzare a costo praticamente insignificante una CICLOPISTA in tempi brevi, poiché i tracciati sono sostanzialmente già presenti, solo che vanno interpretati per essere gestiti in modo ottimale per dare luogo a dei percorsi di collegamento all’interno del contesto urbano, favorendone la mobilità. Si è nelle condizioni di poter fruire di un valido e sostenibile sistema di trasporto che va ad integrarsi con quello pubblico locale e in sostituzione in gran parte di quello privato nel centro cittadino, a tutto vantaggio del decongestionamento di un traffico insulso e fuori controllo, e a beneficio di una vera accoglienza ospitale verso i turisti, che riconoscerebbero standard qualitativi di pregio, come anche per la vita quotidiana degli stessi isolani. Ciò a seguito di un rinnovato spazio, qualitativamente e naturalisticamente rigenerato, con una oculata operazione di rivisitazione dei luoghi cittadini, tenendo anche conto della loro messa in sicurezza per poter garantire una effettiva agibilità per gli spostamenti. Quindi la creazione della ciclovia su Ischia è concretamente possibile in tempi brevi, con un minimo sforzo economico, per il quale si ha anche a disposizione un finanziamento regionale, e soprattutto con la convinzione dell’amministrazione cittadina per la sua realizzazione, senza frapporre ostacoli di natura puramente burocratica.

Planimetria con tracce percorsi DEFINITIVA bozza senza nome copia

Nella realtà invece si assiste disarmati a qualsiasi stravolgimento del contesto urbano sia in termini di sicurezza, con il venir meno del rispetto delle regole del codice della strada, sia di fruibilità dello spazio vitale, compromesso per il riconoscimento dei suoi pregi ambientali, con ricadute negative verso chi vi abita o viene in visita. Orbene si intende illustrare l’INFRASTRUTTURA, da istituire a Ischia Porto, di una CICLOPISTA, che ATTRAVERSA LE SUE PINETE ubicate nel centro storico, vista anche come AUSILIO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (TPL), agendo sulle delle scelte ottimali di GESTIONE DELLA MOBILITÀ LOCALE per favorirne il funzionamento e di conseguenza la domanda. Il tutto verrebbe concepito come INFRASTRUTTURA MUNICIPALE organizzata con POSTAZIONI di CICLOSTAZIONE URBANA e di INTERMOBILITA’ CON TPL, attrezzata con STAZIONI FISSE DI BICI CONDIVISE (Based Bike Sharing Station), ove noleggiare le bici, tramite un SERVIZIO AD HOC DI ABBONAMENTO. Esso potrebbe avvenire con rilascio di una tessera e/o codice di riconoscimento, per esempio su preposto portale on line, al quale accedere tramite anche applicativo, utile inoltre a geolocalizzare la disponibilità delle due ruote a seconda del luogo. Il parco bici contemplerebbe anche bici con pedalata assistita, escludendo la sola elettrica, prevedendo un costo aggiuntivo per l’abbonamento che ne concede l’uso. L’infrastruttura prevederebbe inoltre l’uso dei percorsi individuati e attrezzati anche con la propria bicicletta, con il DIVIETO PER LE DUE RUOTE MOTORIZZATE, fossero anche elettriche (alt monopattini!!!), proprio come fosse un “MARCIAPIEDE”. A questo punto vediamo come dovrebbe funzionare la CICLOPISTA URBANA INDIVIDUATA, che interconnette le PINETE DEGLI ATLETI, DI VILLA VILLARI, DEGLI ARTISTI, DI NENZI BOZZI E LA MIRTINA. Si tiene a precisare che ESSA SI SVOLGE PREVALENTEMENTE SU QUANTO DI PERCORRIBILE È GIÀ TRACCIATO, basti pensare ai soli percorsi all’interno delle pinete, e a una nuova e diversa modalità di considerare i percorsi su strada, che sono in determinati momenti della giornata già preclusi alle quattro ruote. Intanto alcuni tratti di marciapiede sarebbero di LARGHEZZA TALE DA POTER ESSERE CONDIVISI DA PARTE DEL PEDONE E DEL CICLISTA CONTEMPORANEAMENTE, tracciando il percorso pedonale e quello ciclabile (in tal caso si dovrebbe intervenire con una segnaletica stradale da riportare sul marciapiede), o IN MODO ALTERNATO REGOLAMENTATO TRAMITE SEMAFORO (come se si trattasse di far attraversare delle strisce pedonali). Il totale del percorso ciclabile è stato calcolato in 4223 metri, dei quali 1970 m. riguardano il centro storico, mentre 2253 m. l’interno delle pinete. Al loro interno si tratta di intervenire, più che altro, principalmente con gli UFFICI PER LA MANUTENZIONE E CURA DEL VERDE PUBBLICO, in modo da rivalutare i polmoni verdi cittadini, così da prevedere anche LA SISTEMAZIONE IN SICUREZZA DEI SENTIERI già frequentati dai suoi visitatori abituali (mamme, bambini, atleti, ciclisti e per adesso qualche cittadino o turista in cerca di refrigerio), che diventerebbero parte funzionale della CICLOPISTA.

Poco meno dell’altra metà della ciclovia riguarda LA CIRCOLAZIONE URBANA, per la quale, ai fini di ottimizzare l’infrastruttura, a basso costo (senza prevedere nessuna “GRANDE OPERA”, giusto per differenziarsi da attività “fini a sé stesse”) è possibile attuare una attenta politica di GESTIONE DELLA MOBILITÀ attraverso appunto UNA INSTALLAZIONE DI SEMAFORI INTELLIGENTI, regolamentati da sensori, che permettono di STABILIRE LE DIVERSE FASI DI PERCORRENZA della strada e/o del marciapiede da parte di pedoni, ciclisti e automobilisti. Allora SALIAMO SUBITO IN SELLA e posizioniamoci sul punto più distante dalla costa marina che guarda terra, cioè a FONDO BOSSO. Dal mezzo pubblico scendiamo nei pressi dell’ingresso della Pineta degli Atleti in V. Leonardo Mazzella (c/o servizio Stabia Oil), perché desideriamo proseguire in bici. Ecco alla ciclostazione un BIKE SHARING, col nostro abbonamento prendiamo la bici (con o senza pedalata assistita). Vogliamo andare al mare, quindi non mi disperdo attraverso i vari percorsi interni e uscite (in V. Michele Mazzella). Imbocco il percorso in Villa Villari e sbuco in v. Foschini per immettermi subito in Viale dei Bambini, per trovarmi all’incrocio con V. Antonio Sogliuzzo. Qui trovo il semaforo che mi dice se andare SOLO a DX (sulla mappa indicata con freccia verde) o SOLO a SX (sulla mappa con freccia rossa). Mi trovo nel momento che posso andare SOLO a SX perché all’ingresso di V. Edgardo Cortese è segnato VARCO ATTIVO per le auto, quindi POSSO TRANSITARE (non essendoci auto) e la strada diventa ciclabile, che raggiungo dopo un breve tratto di 150 m. da PERCORRERE SU UN SOLO LATO DEI DUE MARCIAPIEDI DA CARATTERIZZARE con segni di riconoscimento per la ciclabilità, come riportato sopra. In V. Edgardo Cortese c’è anche l’opzione di percorrerla entrando e uscendo dalla Pineta degli Artisti, posta sul suo lato dx, come anche di allestire come ciclabile il lato delle fontane a sx, in tal caso per prevedere in seguito un senso inverso. A questo punto poso la bici a P.zza San Girolamo alla prevista STAZIONE FISSA DI BICI CONDIVISE (Based bike sharing station), che riprenderò dopo aver fatto il bagno alla spiaggia dei Pescatori. Ora voglio prendere un gelato a Ischia Ponte, quindi continuo il percorso su V. Ferrante D’Avalois con la stessa logica per il tratto su marciapiede (ma anche liberamente su strada per il breve tratto solitamente poco intasato da auto), entro nella Pineta Nenzi Bozzi ed esco in v. Gianturco, percorrendola con la stessa modalità seguita per il tratto per l’ingresso. Mi trovo all’incrocio con V. Francesco Sogliuzzo dove UN SEMAFORO MI AUTORIZZA AD ENTRARE SE RISULTA ROSSO per le auto che provengono da V. Pontano, che è sincronizzato come ROSSO con altri due semafori, posti all’ingresso della pineta La Mirtina in V. Francesco Sogliuzzo n. 15, uno per le bici in uscita, che si trovano sul percorso verde all’interno della Pineta e che si devono fermare, l’altro per i pedoni che si trovano sullo stesso marciapiede, che devono momentaneamente lasciare libero per le bici provenienti dal cinema Excelsior, rimanendo bloccati come le auto in V. Pontano. Dopodiché i pedoni col verde proseguono sul marciapiede e le auto si immettono sul V. F. Sogliuzzo, mente le BICI (PERCORSO VERDE) IN USCITA, dovranno ATTENDERE IL MOMENTO CHE IL LORO SEMAFORO DIVENTA VERDE, quando sono rossi i semafori per bici percorso rosso, pedoni e auto. Dopodiché LO STESSO DIVENTA ROSSO, quando ritorna verde per bici percorso rosso, con blocco per pedoni e auto. Ancora RIMARRÀ ROSSO QUANDO RITORNA ROSSO PER BICI “ROSSE” E VERDE PER PEDONI E AUTO. Per RITORNARE VERDE, QUANDO SARANNO DI NUOVO ROSSI I DUE SEMAFORI PEDONI/AUTO E BICI “ROSSE”. IL CICLO SI RIPETE con bici “rosse”, pedoni/ auto e bici “verdi” in TRE SEQUENZE, TRAMITE SISTEMA DI SEMAFORI INTELLIGENTI, CHE DIALOGANO TRA DI LORO ATTRAVERSO SENSORI E CENTRALINE TELETRASMITTENTI, oggi disponibile per qualsiasi contesto urbano. In sintesi (notando LO SHIFT CIRCOLARE DEL VERDE NEI TRE SINGOLI SEMAFORI): 1) V (BICI “ROSSE”) – R (auto/pedoni) – R (bici “verdi”); 2) R (bici “rosse”) – V(AUTO/PEDONI) – R (bici “verdi”);3) R (bici “rosse”) – R(auto/pedoni) – V (BICI “VERDI”). Si può così facilmente comprendere che la SOLUZIONE SEMAFORICA costituisce l’elemento portante per la REALIZZAZIONE IMMEDIATA DELLA PISTA CICLABILE CITTADINA, senza dover necessariamente prevedere alcuna forzatura o stravolgimento dell’attuale Piano urbano di traffico (PUT), che mantiene sostanzialmente il medesimo assetto, permettendo però di ricavare una POTENZIALITÀ IN PIÙ SOTTO L’ASPETTO QUALIFICANTE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE.

Per tornare al giro da completare sul percorso rosso per il mio gelato, dopo SUPERATO L’INCROCIO CON IL VIA LIBERA IN V. FRANCESCO SOGLIUZZO SUL TRATTO DI MARCIAPIEDE CHE FUNZIONA IN TALE PASSAGGIO COME PISTA CICLABILE, ecco imboccare l’INGRESSO DELLA PINETA LA MIRTINA. Attraversandola in senso di marcia inverso per chi è sul percorso verde, ho DUE POSSIBILITÀ DI USCITA, una in Traversa Mirabella, l’altra in V. Antonio Sogliuzzo. Inoltre prima di questa uscita, posso DECIDERE, cambiando programma, ANCHE DI RIMANERE DENTRO, IMBOCCANDO IL PERCORSO INVERSO VERDE INTERNO, che RIPERCORRE IL PERCORSO ROSSO, AGGANCIANDOLO IN C.SO VITTORIA COLONNA. Si fa notare che per una migliore funzionalità, il breve TRATTO DI V. A. SOGLIUZZO compreso tra l’incrocio con V. Foschini e l’ingresso della Pineta Mirtina, di circa 350 m., potrebbe essere l’unico pensato nel contesto urbano di Ischia CON DOPPIO SENSO DI MARCIA per bici, in quanto ISCHIA E’ STATA SELEZIONATA PER LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UNA PISTA CICLABILE IN VIA A. SOGLIUZZO PER UN COSTO DI INTERVENTO massimo di € 83.087,23 ( € 41.543,61 finanziamento richiesto, € 41.543,61 co-finanziamento comunale), ai fini dello sviluppo e la messa in sicurezza della circolazione ciclistica cittadina ai sensi della d.g .r. n. 474 del 24.07. 2018. Per andare a Ischia Ponte però decido di uscire a V. A. Sogliuzzo, dove trovo il bike sharing per PARCHEGGIARE DEFINITIVAMENTE LA BICI DEL SERVIZIO DI ABBONAMENTO e in più per approfittare del PUNTO DI INTERMOBILITÀ PER SALIRE SULLA NAVETTA (la linea 7) che mi conduce alla meta desiderata. Ecco illustrata una esperienza di mobilità realizzabile in modo pressoché semplice, che richiede solo una GESTIONE DISCIPLINATA per il rispetto di minime regole di sicurezza, VALORIZZANDO LA FRUIZIONE DEGLI AMBIENTI CITTADINI IN MANIERA ECOCOMPATIBILE ED ECOSOSTENIBILE. Ciò vale anche come controbilanciamento nei confronti delle attuali situazionii e circostanze, che hanno provocato un abbassamento qualitativo nonostante tutte le precauzioni che vengono prese, che non portano ai risultati sperati, perché avvengono in modo rituale in assenza di un QUADRO STRATEGICO, quale potrebbe essere L’ATTIVAZIONE DI TALE CICLOVIA ATTRAVERSO LE PINETE CITTADINE. Si spera quanto prima che possa nascere un dibattito proficuo presso gli interlocutori preposti alla gestione della cosa pubblica. Nel frattempo ringrazio i lettori che mi hanno seguito fin qui durante tutta la stagione trascorsa, augurandomi di rincontrare con la stessa attenzione a settembre dopo la sospensione per la pausa estiva.

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