IL COMMENTO Se l’Europa diventa “usurocratica”
DI ANTIMO PUCA
L’Unione Europea è un “mostro” creato con condizioni iniziali sbagliate (parole di premi Nobel per l’Economia) che nel corso degli anni ha rivelato ciò che è: NON un’unione di popoli, che si aiutano a vicenda in caso di bisogno, ma un sistema bancario USUROCRATICO che attraverso la moneta STRANIERA “euro” spilla denari a tutti, manovrato dalla Germania e dal suo cane da riporto Francia. Il problema del coronavirus e le risposte di persone come la Lagarde e il finto “poliziotto buono” Draghi alla richiesta di aiuti (ad esempio all’Italia) costituisce STORIA RECENTE,sotto gli occhi di tutti. Non serve commentare. La Germania ha la memoria corta. Non ricorda infatti quando è stata salvata alla fine della seconda guerra mondiale, quando era rasa al suolo, e quando è stata nuovamente aiutata alla caduta del muro di Berlino, con la riunificazione delle due Germanie. La migliore cosa da fare sarebbe USCIRE da questa UE e TORNARE alla moneta sovrana. Se invece l’Italia, grazie al governo attuale e al comportamento alquanto discutibile di qualche signor politico, si ostinerà a rimanere in questa UE e soprattutto a firmare il MES, faremo una fine ben peggiore della Grecia. Meglio separarsi, rischiando un paio di puntate (pugni, in Toscano) dai quali presto ci riprenderemo, o acquiescere alle sempre maggiori domande di chi ci strangola lentamente, dandoci solo quel respiro che basta a mantenerci vivi come loro servi? Mi sembra che certi partiti abbiano già deciso in questo senso. Da un lato lo scarso peso politico dovuto all’insipienza dei nostri rappresentanti mi fa protendere per il SI dall’altro lato mi sembra INOPPORTUNO il “rompete le righe”!! Ho abbastanza anni e buona memoria per ricordare come era l’Italia con la lira, l’inflazione a due cifre, la scala mobile pagata in BOT, la disoccupazione giovanile e altre forme simili di benessere. Non ho nessuna nostalgia.
Vorrei dei governanti con maggior peso e maggiormente rispettati dagli altri politici europei Vorrei la costruzione di una Europa delle Nazioni che tenda ad accrescere gradatamente l’unità e gli interessi di tutti i componenti non un’Europa mercantile che difende solo gli interessi della Francia e della Germania ! La misura dei cetrioli e delle zucchine lascia il tempo che trova ed irrita i contadini come irrita i pescatori quella sulla pezzatura delle vongole! L’Europa non può interessarsi dell’ acquisto di grosse partite d’olio d’oliva o di pomodori da paesi extra comunitari trascinando l’Italia a gettare la propria produzione invenduta a causa delle scelte comunitarie! Se l’Europa deve essere unita deve esserlo nelle scelte che favoriscano i singoli interessi nazionali! Finché l’Europa sarà una entità burocratica al servizio della Francia e della Germania non troverà il necessario senso d’appartenenza premessa per ogni collaborazione partecipativa. Basterebbe dare n’occhiata ai fondamentali della ns economia prima e dopo la moneta unica. Solo la Bce detiene circa 600 mld di ns debito e se a questo aggiungiamo i 3–400 del sistema bancario di Banche (italiane) ormai controllate (e la situazione non può che peggiorare) da capitali stranieri e la quota in carico al poco fantomatico Mr Mercato, anche in previsione di numeri che in virtù della viremia non potranno che peggiorare, per uscire dall’€ dovremmo staccare un assegno da 1000 e più mld che obiettivamente non possediamo. Dopo 3.000 mld versati per interessi sul debito e 30 anni di avanzi primari a scapito di spese essenziali per Sanità ed ordinaria manutenzione, è terribile subire i diktat teteschi che con l’€-marco hanno fatto bingo a nostre spese e le continue lezioncine dei “soci” nordici, 4 gatti irrilevanti, che “non pagheranno a piè lista per i nostri vizi”. Come non bastasse, nell’era della moneta unica, con 2 lirette si compreranno quel poco che rimane del nostro tessuto industriale. Con la liretta eravamo la IV economia mondiale ed oggi saremmo meglio della Cina ad un tiro di schioppo da Bruxelles. Con l’€-marco, in attesa della desertificazione industriale, stiamo facendo ricchi i krukki anziché mandarli a cag…dallo psichiatra. Il krukko è un individuo pericoloso, psichicamente instabile, che ciclicamente si crede Napoleone e vuole determinare i destini del mondo…per finire ogni volta suonato come zampogna a Natale. È folle averlo scelto come coequipier non dico munito di camicia di forza ma almeno previa pesante sedazione. Penso che coloro che dicono di rimanere in questa strana Europa non prendano in considerazione che i due o tre paesi che la comandano abbiano in prospettiva NON troppo futura di far dell’Italia quanto hanno fatto alla Grecia, in pratica, il loro zerbino da piedi. Vorrei piuttosto vedere cosa farebbe un’Europa senza Italia. Soprattutto cosa farebbero Francia e Germania senza più il loro paese preferito per giocare a scarica barile. Vorrei una riforma della UE per renderla meno dominata dagli interessi franco-tedeschi e per diminuire il potere dei burocrati di Bruxelles. Se questo fosse impossibile, allora fuori. A meno che non venga ripensata in modo diverso dal criterio burocratico-bancario che l’ha caratterizzata e caratterizza ancora oggi. Basta basi americane in Italia. E riallacciare subito rapporti con la Russia. Sta ad ogni cittadino italiano stare con gli occhi aperti, svegliarsi e fare la sua parte in tal senso, non aspettare sempre che facciano gli altri, delegando il governo a risolvere il problema.