IL COMMENTO Se il turismo ci fa tornare a vivere
DI ELENA LEONESSA
Si è trattato della prima festività dell’epoca Covid priva di divieti. Quest’anno è tornata per gli italiani la libertà di potersi godere il pranzo Pasquale con la famiglia o la possibilità di una gita fuori porta con gli amici a Pasquetta, se non addirittura un viaggio da qualche parte in Italia o nel mondo, anche se con un’attenzione particolare al portafogli considerando la situazione attuale tra rincari di vario tipo ed una prudenza dettata stavolta dallo scenario di guerra così vicino. Pasqua 2022 è stato il primo vero test di questa stagione che si lascia alle spalle l’emergenza sanitaria.Purtroppo gli effetti delle tensioni internazionali dovute alla guerra e alla difficoltà per gli stranieri ad arrivare nel nostro paese hanno un po’ oscurato le aspettative di tutti. Abbiamo avuto fortunatamente una tipologia di turista che ha preferito soggiornare più giorni e riscoprire l’isola in un periodo particolare quello primaverile in cui tutto si sta risvegliando nel vero senso della parola : natura, attività di ristorazione, negozi, parchi termali ecc. ecc. Le riaperture di ogni anno, quasi dimenticate dopo due anni di incertezze, hanno sempre regalato agli ischitani e a chi viene accolto agli inizi della stagione estiva nella nostra isola, un’atmosfera adrenalinica che profuma di rinascita.
Sembra passato un secolo, ma due anni fa, era il 12 aprile 2020, la Pasqua era blindata e tutta l’ Italia era in pieno lockdown, tutti chiusi in casa, niente parenti, niente amici, niente picnic, divieto assoluto di uscire, nessuna via Crucis ed il Papa da solo davanti al mondo radunato di fronte alla tv, i balconi l’unico luogo di sfogo consentito. E l’anno scorso un’altra Pasqua con limitazioni. L’inaugurazione di Procida capitale della cultura ha dato inizio ad una serie di eventi che ha attratto un tipo di turista curioso delle nostre tradizioni : la processione dei Misteri di Procida, l’ActusTragicus del venerdì santo a Forio e la corsa dell’Angelo sempre a Forio la domenica di Pasqua.
I turisti appassionati di musica, arte e cultura hanno avuto il piacere di potere assistere ai concerti della Mortella che ha inaugurato la stagione concertistica e visitare la splendida mostra sul Castello Aragonese del Pittore Raffaele Iacono. Hanno riaperto al pubblico i giardini Ravino ed i sopracitati giardini la Mortella, per gli estimatori del verde ed il parco termale dei Poseidon per gli amanti delle nostre acque termali calde. Invece per i giovani sono risorte le discoteche , le piste da ballo del Valentino e del Blanco senza nessun coprifuoco, aperitivi sulla spiaggia a Citara per i sunset lovers. Per gli escursionisti , passeggiate tra i sentieri delle zone collinari alla riscoperta delle più antiche cantine. In sintesi possiamo dire che a parte qualche piccolo problema nei trasporti via terra, siamo riusciti tutti insieme ad accogliere nel miglior modo possibile un turismo originale e al contempo desueto per il nostro periodo pasquale in cui nei tempi ante covid le persone venivano in giornata e ripartivano. La mia analisi un po’ introspettiva è stata quella di avere accolto ospiti che hanno considerato la nostra isola come un luogo dell’anima, un luogo che regala emozioni, che comunica qualcosa forse non facilmente spiegabile a parole, ma immediatamente percepibile attraverso i sensi, come un buon vino.