LE OPINIONI

IL COMMENTO Riprendiamoci la costa dell’isola

Non si capisce come e perché, negli anni, sulla costa dell’isola d’Ischia, siano state consentite costruzioni, alberghi, ristoranti, locali danzanti, concessioni demaniali con installazioni fisse ed inamovibili. Un processo graduale di sottrazione di beni demaniali a favore di una privatizzazione selvaggia che, se da un lato, ha creato ricchezza per alcuni, d’altro lato ha deprivato una larga fascia di cittadini del godimento di quella che viene ritenuta (a giusta ragione) una delle isole più belle al mondo. Ma attenzione, perché sta per scatenarsi una tempesta giudiziaria per gli abusi perpetrati sulla costa isolana e la prima avvisaglia si è verificata col sequestro di circa 10.000 mq di mare in località S.Pietro, utilizzati abusivamente per l’ormeggio di 60 imbarcazioni. Non solo sottrazione di costa demaniale ma anche “furto” di mare. Una magistratura napoletana, particolarmente attenta all’ambiente vuole, dagli enti e istituzioni locali, deputati ai controlli della regolarità di mare e di terra, un rendiconto a stretto giro, degli abusivismi su spiagge, coste e mare, di proprietà demaniale. Mentre c’è ancora chi pretende di stare in Europa senza rispettarne le regole e senza preservare il territorio per le future generazioni.

Alcuni settori politici ben individuabili continuano ad illudere i concessionari di aree demaniali marittime che si possa tranquillamente andare avanti fino al 2033, con proroghe impossibili. Ci sono casi in cui si è costruito direttamente sulla spiaggia o sugli scogli, nella disattenzione di organi competenti al controllo e al rilascio di autorizzazioni. Zone di grande pregio, come per esempio, a Cartaromana e Pagoda a Ischia, ma anche a Casamicciola, Forio, ai Maronti, alla Scannella a Sant’Angelo sono state letteralmente sottratte al pubblico godimento. In passato è avvenuto che a depredare la costa isolana abbiano contribuito anche personaggi importanti ed influenti, contigui a settori della Soprintendenza, della politica e perfino della Magistratura, ma oggi le condizioni sono radicalmente cambiate: ci sono magistrati decisi a far rispettare le leggi, senza timori reverenziali verso alcuno. E questi magistrati trovano sponda e collaborazione anche nelle locali Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, grazie a vertici incorruttibili e forgiati contro pressioni esterne di ogni tipo. Se oggi la vicenda del Parcheggio della Siena ha i risvolti che ha, con l’accusa pesante di lottizzazione abusiva, è perché si sta affacciando una nuova coscienza civile e legale che guarda esclusivamente agli interessi pubblici. Per carità di Patria, non staremo a raccontare pubblicamente ( cose che in molti conoscono) delle pressioni che questi vertici coraggiosi subiscono giorno per giorno da chi, memore di certe mollezze del passato, ancora si illude di poter fare il bello e cattivo tempo, nell’immunità totale. Vengo da una vacanza all’isola di Ponza, dove ho potuto constatare “ de visu” la villa di Bruno Vespa sulla roccia di Cala Feola ( le famose “calette”). Villa acquistata anni fa e ingrandita attraverso scavi nella roccia, con piscina ricavata abusivamente e, dopo circa 10 anni di controversie giudiziarie, finì quasi a tarallucci e vino, con la commutazione del reato di abusivismo in sanzione amministrativa di 16.500 euro.

La bellissima costa ponzese è piena di questi abusi e di queste violazioni e deturpazioni. Ischia, d’inverno, non è però il piccolo abitato di Ponza, con qualche sparuto migliaio di abitanti, che si gonfia di VIP in estate; Ischia è ormai una realtà urbana di 65 mila abitanti (turisti esclusi) e a questa popolazione bisogna assicurare un territorio (bellissimo) sotto controllo, non più depredato da speculatori senza alcuna sensibilità paesaggistica e senza alcuna responsabilità per la sicurezza dei luoghi. Chi ha costruito in disprezzo della legge, con complicità e distrazioni pubbliche, sulla costa, sugli arenili,in area demaniale, si aspetti le conseguenze di un simile irresponsabile comportamento. Quanto agli amministratori pubblici e ad alcuni rappresentanti di organi deputati al rilascio di autorizzazioni che, coscientemente o incoscientemente, hanno tradito il loro compito di difensori degli interessi pubblici, si preparino a subirne le conseguenze, ad opera di una magistratura intenzionata a ripristinare la legalità e la sostenibilità del territorio. Un ringraziamento per questa inversione di rotta va, oltre che alla Magistratura e alle locali Forze dell’Ordine, anche a quelle Associazioni di volontari, come CO.RI.VERDE, che mesi fa ha iniziato una coraggiosa attività di collaborazione con le locali Forze dell’Ordine, col Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, con l’Area Marina Protetta diretta da Antonino Miccio, per la Rigenerazione dell’Isola Verde (e aggiungiamo anche il blù del mare).

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Beta

Quando si dice…Parlar Chiaro!

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex