IL COMMENTO Procida e il turismo double face

DI GIORGIO DI DIO

Mi aggancio all’articolo a firma di Giacomo Retaggio del 18 luglio 2024 dal titolo : “ la situazione turistica procidana” per fare delle ulteriori considerazioni da un punto di vista diverso. Per quanto mi riguarda sul turismo a Procida, in questa estate, sento molte lamentele. Ristoratori che lamentano ricavi insufficienti a coprire le alte spese fisse, alberghi che lamentano il calo di presenze, B&B che si trovano troppo periodi scoperti. Stiamo assistendo a un turismo concentrato per lo più nei fine settimana. Perle strade si sentono soprattutto lingue stranire. Qualcuno dice che “a Procida gli operatori turistici si lamentano sempre”. È vero, oppure le lamentele rispecchiano la realtà, ed è un turismo in netta regressione quello procidano? Procida è un’isola ricca di fascino e cultura, è un giacimento di ricchezze per i turisti che vengono da tutto il mondo. Il 2022 è stato l’anno della fine ufficiale della pandemia e l’anno di Procida capitale italiana della cultura. Due accadimenti che messi insieme hanno determinato lo sbarco a Procida di turisti in un numero inimmaginabile, una vera e propria tempesta che l’isola non era preparate a contenere. Forse erroneamente questa irrefrenabile voglia di venire a Procida è stata interpretata non come una particolare concomitanza di eventi, ma come un cambiamento epocale.

Questa convinzione ha fatto nascere una serie di iniziative per incrementare l’offerta, quali la nascita di numerosissimi B&B, case vacanze, pubblici esercizi. Sembrerebbe, però, perlomeno secondo quello che dicono gli operatori turistici locale che , mentre l’offerta è rimasta immutata la domanda è diminuita. La domanda e l’offerta sono regolate da una legge fondamentale dell’economia politica. La regola è che la domandaè inversamente proporzionale al prezzo del bene stesso: più alto è il prezzo, minore sarà la quantità richiesta. D’altra parte, l’offerta si comporta in maniera esattamente contraria: ad un aumento del prezzo, l’offerta aumenta e viceversa. Per non bloccare il mercato bisogna che si formi un prezzo di equilibrio che metta d’accordo acquirenti e venditori in modo di arrivare ( che è un sogno) a una domanda pari all’offerta. Non possiamo negare che i prezzi a Procida siano aumentati proprio con la nomina a capitale italiana della cultura e, ancora di più, con l’incredibile aumento del costo dell’energia elettrica che ha costretto tutti gli operatori a rivedere i prezzi. L’aumento incredibile dell’energia elettrica, però, è rientrato ma i prezzi sono rimasti gli stessi. È pur vero, però, che i costi fissi sono sempre alti e restano alti anche se la domanda turistica diminuisce.

Ma Procida rispecchia l’andamento nazionale? A livello nazionale, Nel 2023 sono state raggiunte e superate le presenze del 2019 ultimo anno prima della pandemia e nei primi mesi del 2024 il comparto turistico è parso in ripresa ed è previsto in crescita per i mesi successivi. Il settore extra-alberghiero è cresciuto di più rispetto all’alberghiero classico. Gli stranieri sono tornati in massa in Italia e, addirittura la quota del turismo straniero ha superato quella del turismo italiano. Possiamo dire che l’Italia è tornata di moda all’estero, frutto di una maggiore credulità dell’Italia nel mondo. Cosa c’è di diverso a Procida rispetto al resto dell’Italia? Analisi più approfondite dimostrano che il turismo sta cambiando. C’è un tipo di turismo, oggi, che cerca destinazioni meno note, cerca piccoli borghi al di fuori dei circuiti soliti. Non cerca il caos ma tende a immergersi nella natura, a seguire ritmi lenti. Aumenta il turismo che non cerca solo la spiaggia o le città d’arte, ma cerca un nuovo modo di vivere la vacanza. Aumentano sempre di più quelli che cercano viaggi fuori dall’ordinario, A scegliere questo tipo di turismo sono soprattutto i giovani, nella fascia dai 18 ai 34 anni. E lo fanno non da soli ma quasi sempre in compagnia e per periodi che non superano la settimana. Sono spinti da stimoli diversi. Chi cerca l’esplorazione di posti nuovi, chi cerca località dove rigenerarsi, chi cerca nuove conoscenze e nuove amicizie.

Che tipo di turismo, invece, c’è a Procida? Dopo la nomina a capitale italiana della cultura Procida è entrata nei circuiti internazionaliper cui oramai ha una visibilità notevole che garantisce un arrivo costante di turisti.

Certo non si può pretendere che ci siano i numeri dell’anno di Procida capitale e di quello successivo. Diciamo che l’afflusso turistico si è normalizzato, cosa che avrebbe dovuto essere ampiamente prevista. E comunque siamo di fronte a un afflusso turistico enormemente superiore a quello di 7, 8 anni fa. A Procida c’è un turismo tradizionale, fatto di spiagge, giri in barca, cene al ristorante e di manifestazioni culturali. E bisogna trovare un equilibrio nei prezzi, in modo da non scoraggiare ulteriormente i turisti. Il turismo a Procida è concentrato soprattutto in estate e questo crea in alcuni periodi un insostenibile sovraffollamento. Bisognerebbe destagionalizzare l’offerta, ma anche questa una cosa che si è sempre detta ma mai realizzata (anche perché, diciamolo, non è una cosa semplice).

La destagionalizzazione resta, comunque, una sfida da affrontare perché gioca un ruolo di primo piano nella valorizzazione dei piccoli borghi come Procida dove si può sfruttare un mix di tradizione e novità.

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