IL COMMENTO Polifunzionale, Alberghiero, scuola: proposte e ambizioni
DI MARIO SIRONI
In tempi ormai remoti, credo che l’idea iniziale fosse di Enzo Mazzella, già sindaco di Ischia e poi Assessore ai lavori pubblici della Regione Campania, si discuteva dell’idea di trasferire l’Istituto Alberghiero all’edificio noto come Polifunzionale in via Delle Ginestre. Bisogna ammettere che l’idea era particolarmente “illuminata” ed in anticipo sui tempi: immaginare, ad Ischia, isola a vocazione turistica, una struttura congressuale e di sviluppo turistico al cui interno operasse una scuola di formazione ed istruzione sugli stessi temi sicuramenteavrebbe posto questo territorio all’avanguardia nel panorama nazionale e non solo. Non è adesso il tempo più di rimpiangere le occasioni che ci sono state e non state colte ed è evidente a tutti che quella proposta è ormai irrealizzabile. Resta tuttavia valida l’intuizione di avere ad Ischia una struttura formativa e di istruzione all’avanguardia sui temi dei servizi turistici. L’Istituto Professionale Vincenzo Telese che mi trovo a dirigere in questi anni così difficili e complessi, credo rappresenti una scuola che svolge una funzione fondamentale nel territorio di Ischia e Procida.Basterebbe ricordare l’attività di inclusione degli alunni in difficoltà ma anche i tanti studenti che a livello nazionale e non solo danno onore e lustro alle nostre isole, ricevendo meritati riconoscimenti e facendosi valere nelle proprie professioni. Mi piace ricordare che il nostro istituto si colloca ai primi posti in provincia di Napoli per la percentuale di occupati entro il primo anno dopo il diploma e per coerenza tra titolo di studio ed occupazione (dati Eduscopio 2022). Eppure si ha sempre l’impressione che perduri l’antico e duraturo pregiudizio verso una scuola che prepara al lavoro e che in definitiva – si pensi alla ventennale vicenda dei doppi turni –i lavoratori, gli studenti dell’I.P.S. Vincenzo Telese possono pure “arrangiarsi”.
Un certo “provincialismo” porta a porre in secondo piano il rapporto tra sapere e lavoro che pure è il fondamento per la costruzione di cittadini consapevoli. Il pensiero di Enzo Mazzella pare, da questo punto di vista, oggettivamente “progressista”. Il nostro istituto è spesso all’avanguardia nell’innovazione didattica e progettuale con un impegno non banale, spesso non riconosciuto, basato solo sulle proprie forze e capacità. Mi piace ricordare come l’istituto stia sviluppando un’attività di trasformazione in un ambiente assolutamente “sostenibile” con l’installazione di un sistema di compostaggio autonomo e di un impianto di depurazione delle acque. Nei prossimi mesi ci troveremo a gestire ingenti finanziamenti del P.N.R.R. proprio per rinnovare sia gli ambienti didattici che i laboratori. Si tratta di un’operazione complessa resa ancora più difficile dall’oggettiva carenza di spazi che rendono arduo la progettazione, la realizzazione e la futura organizzazione didattica. Forte è stata la tentazione di rinunciare ai finanziamentidi fronte alle difficoltà legate alla mancanza di spazi adeguati.Il rispetto che dobbiamo nei confronti dei nostri studenti e della comunità a cui facciamo riferimento e l’etica del servizio che deve contraddistinguere un’istituzione pubblica ci obbligano, però, a non venir meno a questo “obbligo” morale. Proprio l’etica pubblica ci obbliga, nello stesso tempo, di continuare a chiedere con grande forza che si risolvano i problemi delle carenze di aule. Più volte abbiamo provato a chiedere una conferenza dei servizi che affronti in modo organico il fabbisogno edilizio delle scuole superiori di secondo grado dell’isola d’Ischia. Risulta evidente che solo un intervento coordinato e condiviso può consentire la programmazione edilizia scolastica sul nostro territorio. Purtroppo assistiamo ad interventi a “macchia di leopardo” in cui sembrano prevalere logiche di convenienza del momento piuttosto che un ragionato sviluppo.
Per il nostro istituto si sono profilate le più diverse soluzioni: dalla cessione delle aule dell’edificio della sede distaccata di Lacco Ameno del Liceo di Ischia alla possibilità di ampliare, tramite moduli da collocare nel nostro cortile interno, la disponibilità di aule a via Fondobosso. Adesso si parla della costruzione di un nuovo edificio al posto della vecchia sede del Liceo in via Michele Mazzella. Non è nella nostra competenza prendere decisioni in merito ma resta il nostro obbligo istituzionale e morale di farci portavoce delle esigenze della nostra comunità scolastica anche soprattutto in coincidenza con la possibilità, attraverso il P.N.R.R., di finanziare un piano organico di sviluppo dell’edilizia scolastica. Nei prossimi mesi il nostro istituto sarà dotato di moderni laboratori sia per quel che riguarda la trasformazione e somministrazione di cibi e bevande che per il settore dell’accoglienza turistica che dell’elaborazione grafico-digitale. Lo sviluppo della didattica laboratoriale è fondamentale per la realizzazione di una importante caratteristica dell’istruzione professionale che è la originale costruzione del rapporto tra sapere e lavoro che è la vera sfida di tutta l’istruzione pubblica. La presenza di questi laboratori non deve però essere ad uso esclusivo della scuola. Mi piace “sognare” che, a partire dall’esperienza dell’Istituto Telese, si possa progettare ad Ischia un’Accademia degli studi turistici.
L’isola d’Ischia, insieme a Procida, è una delle aree del Mediterraneo la cui vocazione turistica è il proprio “destino”. Ma oggi il turismo è una realtà sempre più complessa attraversata da innovazioni continue sia dal versante dell’offerta che della domanda di “fare turismo”. Non è utopistico, mettendo in rete l’istruzione e la formazione pubblica con le eccellenze presenti sul territorio, immaginare un percorso di alta formazione e di formazione professionale superiore con la fondazione di un I.T.S. che abbia sede ad Ischia. Forse è un sogno? Un sogno immaginare che possano venire ad Ischia a studiare e formarsi nel settore
La guerra tra le sedi è appena iniziata….