Pensatela come volete, ma a me questo Papa piace. So benissimo che molti non sono d’accordo perché lo vedono un po’ fuori dai canoni tradizionali, un po’ rivoluzionario e chi più ne ha più ne metta. E probabilmente ciò è vero, ma è proprio in questo che risiede la forza di questo Papa. Intraprendere un viaggio come questo suo ultimo, ai confini del mondo, alla sua età e costretto a spostarsi con la sedia a rotelle, richiede un grande coraggio, ma soprattutto una grande Fede in ciò che si è prefisso di fare. Deve avere una convinzione profonda di essere nel giusto. E deve avere anche una certezza intima di essere veramente guidato da Dio. Quest’ultima cosa non è di secondaria importanza per realizzare delle opere. E credo (anzi sono convinto) che Francesco abbia queste prerogative. Molti non saranno d’accordo su questo viaggio; lo ritengono un inutile spreco di energie e di tempo. Sono i “benpensanti” abituati ad una chiesa tradizionale, colma di funzioni liturgiche, di processioni e di preghiere abusate ed ormai prive di senso. Ma Papa Francesco non è per queste manifestazioni; è per la scoperta di nuovi cantieri di Fede, di nuovi adepti, di nuove persone , anche ai confini del mondo. In Indonesia i cattolici sono solo il 3 per cento, ma si impartiscono ogni anno più battesimi di quanti se ne facciano da noi. E questo è il segno di una comunità in cammino. E poi si è rivolto ai poveri. Ai poveri di quella parte della terra che sono numerosi come i poveri di sempre e di tutto il mondo.
A me questo viaggio ha dato l’impressione di una Chiesa che vuole uscire dai propri confini, dalle parrocchie, dalle sagrestie e proiettarsi verso il mondo. Noi come cattolici delle nostre parti, le cosiddette nazioni civili, siamo in profonda crisi; le nostr chiese sono sempre più vuote, i preti sono sempre meno, la nostra fede vacilla ogni giorno di più. La Chiesa ha bisogno di interventi profondi e di un energico rinnovamento. E questo il nostro Papa lo ha capito benissimo. A me è rimasta impressa una frase pronunciata da don Mimmo Battaglia l’ultima volta che è venuto a Procida, nella piazza di Semmarezio: “La Fede diventa credibile quando esce dalle sagrestie!” E allora, amici che mi leggete, ci vogliamo proiettare verso il mondo? Vogliamo superare i nostri piccoli problemi, le nostre invidiuzze (queste sono presenti anche negli ambienti curiali), le nostre riserve sulla razza, sugli omosessuali, e su tutto il variegato aspetto di questa nostra società? Questo è il grande messaggio di Papa Francesco! Il mondo è cambiato e dobbiamo cambiare tutti, pena la scomparsa di questa parte del genere umano.