LE OPINIONI

IL COMMENTO L’oltraggio ai disabili è da  miserabili e vigliacchi 

Trovare Ischia sulle prime pagine dei giornali, quelli cartacei e quelli online, di tutta Italia, non è proprio una novità. D’estate poi, l’isola verde cattura l’attenzione dei cronisti di tutto il mondo. Se ne parla il più delle volte bene, per decantare le sue bellezze, per raccontare le sue emozioni, per descrivere i suoi angoli e per illustrare a chi è lontano, iniziative, eventi e manifestazioni culturali. Poi c’è anche il triste racconto di tutto quello che sarebbe bello poter non raccontare mai. Il degrado, i disagi, le bravate di chi pensa di guidare le imbarcazioni come se stesse sull’otto volante, mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. L’immagine di un motoscafo arroccato sugli scogli non è nuova per Ischia. Accade periodicamente, perché i delinquenti sono tanti, così come gli sprovveduti, i deficienti o semplicemente quelli che si credono più furbi degli altri e sfrecciano con le proprie barche a due passi dalla riva, magari dopo aver bevuto un bicchiere di troppo. Tutto molto squallido. Eppure c’è qualcosa di più grave da dover raccontare. Quanto accaduto a Forio. Qui il limite della decenza è stato abbondantemente superato. Gli atti vandalici nei confronti della spiaggia riservata alle persone disabili è qualcosa di inaccettabile e penoso. 

La nuova spiaggia libera, con attrezzature e servizi dedicati alle persone a mobilità ridotta era stata inaugurata soltanto qualche ora prima. Una di quelle notizie che è bello comunicare al mondo, un qualcosa di cui andare legittimamente orgogliosi. E invece accade che proprio la cassa di risonanza data all’evento, ha fatto scattare l’imbelle reazione di qualche miserabile mascalzone. 

I codardi sono entrati in azione e hanno portato via finanche i dispenser del sapone dai bagni. Un bottino di guerra del tutto ragguardevole, non c’è che dire. Non contenti hanno distrutto le passerelle che sarebbero dovute servire ai disabili per l’accesso alla spiaggia. Ragazzi come loro, magari, soltanto costretti ad una sedia a rotelle e ugualmente desiderosi di sole, mare, relax e svago. Uno schifo totale. Chi si è reso autore, complice e partecipe di questo scempio dovrebbe provare infinita vergogna e poi subire una severa lezione. I danni saranno riparati, forse già è accaduto ancor prima che queste poche righe vengano pubblicate sul nostro giornale. La battaglia di civiltà, invocata dal sindaco, avrà ragione di essere combattuta. Resta uno schiaffo doloroso e miserevole ad Ischia, al buon senso e alla solidarietà. E resta quello strano, colpevole desiderio, che con forza e non senza difficoltà, cacciamo via, di augurare il peggior male possibile a chi si è reso autore di questo gesto infame. Loro si, veri disabili, di un mondo fatto al contrario. 

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Rossy

Purtroppo si sta toccando il fondo in tutti i sensi. Il rispetto, l’educazione dove sono andati a finire? Specialmente per le persone che nella vita sono state sfortunate e vengono definite disabili. A queste perse che vengono guardate anche in modo diverso si deve dare di più. Ma da quello che si legge non è così. C’è sempre qualcuno che rovina tutto. Possiamo andare oltre e raccontare altre storie di inciviltà. Come per esempio svegliarsi una mattina e trovare cilindri di eternit nella propria terra, bottiglie di vetro lungo la strada, salviette, contenitori vuoti per pizze, buste vuote di patatine, tutto per strada. Che dire, uno spettacolo. Ma la cosa grave è che nessuno interviene. È davvero un peccato di Dio trascurare un’isola così bella.

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