IL COMMENTO L’aumento dell’iva sul turismo? Sarebbe una iattura
DI ERMANDO MENNELLA
Il possibile aumento dell’Iva per le imprese alberghiere e della ristorazione sarebbe una vera e propria sciagura per tutto il comparto. L’ipotesi sembra scongiurata anche se l’aumento che è stato paventato porterebbe delle gravi conseguenze in un settore fondamentale del nostro Paese e non solo. A risentirne sarebbe anche la nostra isola che vive principalmente di turismo. Come Federalberghi abbiamo posto altre domande al Governo. Le imprese turistiche, infatti, vivono un momento particolare legato al calo della domanda tedesca, al fallimento del secondo tour operator europeo ed al dilagare degli abusivi e della concorrenza sleale. Tutti problemi che sentiamo anche sulla nostra pelle da ischitani. Piuttosto che pensare ad un aumento selettivo dell’Iva per alberghi e ristoranti sarebbe il caso di dar vita ad una vera e propria battaglia contro gli abusivi e gli evasori che spesso si concentrano negli extralberghieri.
Il Governo dovrebbe pensare seriamente a tassare anche i portali online di prenotazione e non a penalizzare chi conduce un’attività imprenditoriale alla luce del sole con non pochi sforzi. Questo problema dovrebbe anche essere affrontato dai nostri Comuni. Nel mese di agosto solo sui portali on line c’erano oltre mille annunci relativi ad altrettante case trasformate in b&b e case vacanze. Basterebbe un controllo incrociato per capire che non siamo più dinanzi ad abitazioni private bensì a case vacanze i cui proprietari pagano le tasse come abitazioni e non come strutture ricettive. Insomma un aumento dell’iva andrebbe a vantaggio di queste tipologie di persone e non nei confronti degli albergatori.
VICEPRESIDENTE FEDERALBERGHI CAMPANIA