LE OPINIONI

IL COMMENTO La Memoria del Disastro

DI GIUSEPPE LUONGO

Il concetto di memoria, inteso come capacità di conservare determinate informazioni del passato, è un concetto cruciale più per la memoria collettiva che individuale. È la prima che condiziona le scelte di una comunità e, con esse lo sviluppo o la decadenza e l’arretramento culturale. Sebbene la memoria sia oggetto delle scienze umane e in particolare dell’antropologia culturale, questa ha un peso significativo nelle scelte della comunità per rendere resiliente il proprio territorio. Abbiamo già discusso in questa sede dell’antropogeografia per analizzare, in modo sommario, quali sarebbero state le condizioni ambientali fisiche per la scelta del sito di fondazione di un insediamento e tra i parametri condizionanti la scelta non sono mancati quelli della sicurezza del sito. Il caso in esame non rientra nel concetto dell’apprendimento, bensì nella sfera della capacità di conservare determinate informazioni utili alle scelte da realizzare sul territorio. Ma memoria e apprendimento consentono alle nuove generazioni di organizzarsi con nuovi strumenti per la sicurezza del territorio sia per le situazioni già note dalla storia del sito che adattarsi a situazioni nuove. La memoria del singolo diviene memoria collettiva se questa viene comunicata oralmente o ancor più attraverso gli scritti. Nel caso di Casamicciola gli eventi catastrofici del terremoto del 1883 e dell’alluvione del 1910 sono divenuti memoria collettiva che ha travalicato i limiti dell’Isola, funzionando da archetipi dei disastri sismici e idrogeologici. Chi non ricorda il detto “… succede Casamicciola”, proprio per indicare un ambiente disastrato?

La perdita di memoria dei disastri naturali, volontaria per necessità turistiche, determina un vuoto profondo nell’identità collettiva. La cancellazione dei disastri dalla memoria collettiva è la soluzione banale del problema della sicurezza di chi è stanziale nell’Isola e di chi è ospite, ma questa scelta cancella la cultura della comunità; questa diviene una popolazione senza storia, in quanto storia civile e storia naturale non sono separabili senza danno per la comunità, in quanto l’una condiziona l’altra. La tecnologia omogeneizza i servizi, così un’area a vocazione turistica può caratterizzarsi solo con le caratteristiche ambientali naturali e con la cultura dei suoi abitanti. Se si cancella la natura dei luoghi e con essi la cultura della comunità, vengono meno gli attrattori che caratterizzano il sito. Ma la Natura non si cancella anche se si fa di tutto per nasconderla, così di tanto in tanto emerge e lascia il segno, mostrando gli errori commessi e l’incapacità di correre ai ripari sia nel breve periodo, con le opere di ripristino, che nel lungo termine, con progetti capaci di mitigare i rischi e valorizzare le risorse naturali. La manipolazione della memoria collettiva è un meccanismo importante nella gestione del potere, capace di annullare il timore dei vincoli naturali alla utilizzazione del territorio, introducendo il mito delle tecnologie avanzate, molto efficace specie nella difesa dai terremoti. Il potere crea istituzioni-memoria, che si evolvono nel corso del tempo a seconda del tipo di società e del momento storico, per mostrare i benefici del “buon governo”, spesso allontanando la comunità dalla storia creando tecniche nuove relative all memoria.

Delle cose che sarebbe necessario ricordare a Casamicciola bisognerebbe renderle simulacri, perché gli articoli e le conferenze sul terremoto del 2017 e la colata di fango del 2022 scivolano via facilmente dalla memoria. Questa è legata all’attenzione e all’intenzione, così bisogna insistere per la realizzazione del Parco del Monte Epomeo e del Parco Scientifico-Naturalistico e della Memoria delle Acque a Casamicciola, per incatenare a simboli corporei naturali e della Scienza la memoria della natura dei luoghi e mostrare le azioni intraprese dalla comunità per la mitigazione del rischio sismico e idrogeologico. Con i simulacri citati la conoscenza della comunità diventa più forte e la manipolazione della memoria diviene più difficile.

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