IL COMMENTO Ischia Sicura e la ricostruzione post sisma
Il progetto “Ischia sicura: la ricostruzione post sisma” non è solo un corso di aggiornamento professionale per gli Ingegneri Ischitani che devono affrontare la ricostruzione post sisma dopo il terremoto dell’agosto 2017, ma un progetto per facilitare l’aggregazione tra professionisti locali e favorire la sinergia con le amministrazioni comunali e gli enti preposti alla ricostruzione. Sono Claudio D’Ambra, presidente della neonata (non abbiamo ancora compiuto un anno di età) Associazione Ingegneri Ischia (AssIngIschia), nata con l’obiettivo di riunire gli ingegneri ischitani per favorire la reciproca collaborazione e sensibilizzare i cittadini ischitani in materia di prevenzione sismica. Il nostro primo banco di prova è stata l’iniziativa Diamoci una scossa, evento a carattere nazionale che ci ha visti coinvolti insieme all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli sulla piazza di Forio, dove abbiamo fornito ai cittadini interessati informazioni sullo stato di rischio dell’immobile e sulle possibili soluzioni finanziarie e tecniche per migliorarlo, senza alcun costo per il cittadino. Abbiamo poi organizzato un seminario in collaborazione con l’Ordine e il Dipartimento di strutture per l’ingegneria e l’architettura dell’Università di Napoli Federico II,per approfondire le azioni registrate e la “tenuta” dagli edifici dopo il terremoto del 21 agosto.
Ogni evento disastroso deve rappresentare soprattutto per noi Ingegneri un momento di riflessione di confronto e di approfondimento per cercare di trovare insieme soluzioni che salvaguardino più efficacemente uomini e beni materiali. Questo corso di formazione professionale nasce su proposta del Sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna (anch’egli ingegnere).Il corso è occasione di approfondimento e aggiornamento professionale vista anche la nuova normativa tecnica recentemente emanata e la continua evoluzione delle tecniche di recupero edilizio. Con gli altri membri del direttivo ci siamo fatti carico di questa proposta e l’abbiamo portata all’attenzione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli che ha messo a diposizione tutta una serie di professionalità per la buona riuscita del corso.
Già nel 1883 il terremoto che colpì Casamicciola offrì l’occasione per silupparetecniche innovative per realizzare strutture antisismiche: basti pensare ai rioni “baraccati”,strutture progettate su consiglio di Giuseppe Mercalli e grazie all’influenza di ingegneri portoghesi e svizzeri. Oggi, mediante questo corso, vengono approfondite le moderne tecnologie necessarie a rendere sicure le vostre case, solo che stavolta tecniche e metodi vengono sviluppati a due passi da Ischia: disponiamo delle competenze della scuola Napoletana riconosciuta in ambito internazionale e all’avanguardia in materia di costruzioni antisismiche, scuola di cui i Professori Edoardo Cosenza e Andrea Protasono degni esponenti. I due docenti (uno Presidente, l’altro Segretario dell’Ordine degli ingegneri di Napoli) si sono resi subito disponibili e hanno lavorato per la corretta riuscita del corso, mettendo a disposizione le migliori professionalità della Federico II.Del resto si tratta di Professori che negli ultimi decenni hanno contribuito allo sviluppo delle attuali normative antisismiche italiane e partecipato alle diverse fasi di ricostruzione post sisma in Italia, oltre ad aver formato l’attuale classe di tecnici campani e nazionali.
Il corso è quasi a metà del cammino: si articola in quattro moduli per un totale di circa 40 ore, è partito il 20 marzo e si concluderà il 17 maggio. La presentazione del corso, a cui ha partecipato anche il commissario Schilardi, ha visto gli interventi dei Professori Edoardo Cosenza ed Andrea Prota che hanno illustrato i due argomenti cardine del corso: l’isolamento sismico e le tecniche innovative di rinforzo strutturale. Il professore Cosenza – uno dei massimi esperti in materia di isolamento sismico, tra i progettisti del sistema di isolamento sismico dell’Ospedale del mare la struttura più grande d’Europa isolata sismicamente – dopo una rapida descrizione della tecnica, ha mostrato le accelerazioni subite dagli edifici durante il terremoto del 21 agosto 2017, per poi confrontarle con le accelerazioni (notevolmente ridotte) che avrebbero affrontato gli stessi edifici se fossero stati isolati sismicamente alla base. Il Professore Protaha trattato invece sia le tecniche tradizionali di recupero e rinforzo (tiranti angolari e canestrelli etc..) che le tecniche innovative che prevedono l’utilizzo di materiali compositi di ultima generazione.
Il primo modulo di analisi e verifica sia di edifici in muratura che in cemento armato, ha visto l’intervento del Professore Bruno Calderoni sul comportamento dinamico degli edifici in muratura in funzione della tipologia costruttiva e dell’epoca di realizzazione.Il secondo intervento da me trattato (da anni collaboro con la scuola di ingegneria Federiciana), ha riguardato le metodologie di analisi degli edifici in muratura, la micro e la macro modellazione con una attenta analisi sulla risposta dei modelli confrontarti con la risposta sperimentale; gli aggregati strutturali sia in termini di comportamento dinamico che di analisi.
L’intervento del Professore Gerardo Verderame ha invece riguardato gli edifici in cemento armato, con particolare attenzione allarisposta dinamica dei nodi trave-pilastro.
Il professor Marco Di Ludovico (tra gli autori del libro bianco sulla ricostruzione privata fuori dai centri storici nei comuni colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo del 2009) dopo una prima analisi economica sui costi di ricostruzione ha illustrato in prima battuta l’influenza della tamponatura sulla risposta dinamica degli edifici in cemento armato, per poi concentrarsi sulle metodologie di analisi numerica anche in relazione alla recente normativa entrata in vigore lo scorso anno. Alla presentazione del secondo modulo abbiamo avuto l’onore di avere come ospite il Capo della protezione Civile Angelo Borrelliche oltre ad essere cittadino onorario di Casamicciola è in contatto diretto tramite ReLUIS con l’università di Napoli Federico II. La Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS)è un consorzio interuniversitario che ha lo scopo di coordinare l’attività dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. All’incontro erano presenti, oltre al capo Dipartimento, Il sindaco Castagna promotore del corso e ospitante, i sindaci Pascale e Del Deo degli altri comuni terremotati,il commissario per la ricostruzione Schilardi, il Presidente dell’ordine degli Ingegneri di Napoli Edoardo Cosenza e il Direttore del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Andrea Prota.
La relazione del Professore Antonello De Luca ha riguardato nel dettaglio la tecnica dell’isolamento sismico come strumento di adeguamento sia per gli edifici di nuova realizzazione che per gli edifici esistenti. Il secondo modulo ha visto contrapposti i due argomenti principali del corso, la seconda parte trattata dal Professor Alberto Balsamo infatti, ha visto la descrizione di tutte le tecniche innovative di recupero sia per le strutture in cemento armato che in muratura. Fin qui il percorso già compiuto. Sono previsti altri due moduli: il terzo, di carattere più burocratico vedrà la presenza diArchliving, con gli IngegneriGianluca Loffredo e Piero Pascale. Archliving è una Società di Ingegneria e Architettura che sviluppa con diverse Università Italiane attività di ricerca sperimentale nel settore dell’analisi del comportamento dinamico delle strutture, nel settore energetico e nel BIM. La giornata vedrà anche la partecipazione dell’Architetto Giovanni Di Mambro, già Direttore del Settore Ricostruzione del Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016 e Provveditore Vicario alle OOPP della Campania e Molise. All’interno del terzo modulo, per gentile concessione del Dipartimento di protezione civile nazione, avremo la partecipazione dell’Ingegner Angelo Giuseppe Pizza, esperto scientifico tecnologico presso il Servizio “Attività di Rilievo del danno e misure provvisionali”, Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stato un coautore del Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno (AeDES), elemento di partenza di ogni intervento ricostruttivo.
Prevista poi lapresenza di un altro illustre ospite recentemente intervistato da Rai 2 in occasione dello speciale sui 10 anni dal terremoto dell’Aquila, l’ingegner Raffaello Fico responsabile dell’Usrc, l’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del Cratere L’Aquila, che ha seguito sin dall’inizio la ricostruzione Aquilana e ben conosce il funzionamento della macchina tecnico burocratica della ricostruzione. Il quartoè ultimo modulo di carattere più pratico prevede incontri con aziende specializzate in consolidamento e risanamento e Software House e all’organizzazione ha visto l’impegno del vicepresidente dell’AssIngIschiaMaria Esposito e il segretario Alfonso Di Costanzo. Durante questo modulo interverranno I coordinatori delle commissioni dell’Ordine Stefano Iaquinta (Strutture) e Antonio Salzano (Building information modeling) e il Coordinatore Commissione Strutture dell’ Associazione Italiana Software Tecnico AIST.
Quindi non solo teoria, ma anche indicazioni tecnico-pratiche che permetteranno a tutti gli ingegneri partecipanti di avere gli strumenti necessari per affrontare la ricostruzione.
Ho conosciuto il sindaco di Casamicciola durante la fase di ricognizione del Danno per i beni monumentali e storici, abbiamo avuto uno scambio di idee anche molto acceso e inizialmente non ho condiviso molte delle sue decisioni, ma poi con il tempo, ho visto che si è sobbarcato sulle spalle i problemi di tutta la comunità Casamicciolese assumendosi responsabilità a volte anche più grandi di lui.
L’ho visto non perdere mai la calma anche difronte agli attacchi di persone magari giustamente arrabbiate per le perdite subite. A prescindere di come andranno le elezioni credo che bisogna riconoscergli i giusti meriti: la forma mentische gli viene dagli studi ingegneristici gli ha permesso di ben affrontare l’emergenza. In questo momento storico incui va tanto di moda criticare le amministrazioni credo sia necessaria la fiducia in chiamministra e nelle istituzioni. Solo attraverso la cooperazione si potrà fare qualcosa di concreto, questo corso rappresenta solo il primo passo di un lungo percorso.
* PRESIDENTE ASSOCIAZIONE INGEGNERI ISCHIA