Questo giornale si batte per avere non una “Bella Ischia” ma una Ischia ancora più bella. Il caso del baretto al Carcere di Punta Molino crediamo sia a riguardo oggettivamente emblematico. L’ASL abbatte il baretto, che bello non è, antistante il Carcere. Molti cittadini e questo giornale sposano la causa della sistemazione di una buvette all’interno del monumento. L’amministrazione è preoccupata che l’intero carcere possa diventare un bar. Giusta preoccupazione per il Sindaco ma non per un Consigliere Comunale che come un bulldozer si fa sponsor per sistemare il bar all’esterno.
Tutti difendiamo la posizione della persona che con molta ingenuità è subentrato alla gestione del bar. Deve ottenere il suolo pubblico esterno al bar perché quello spazio va goduto con i relativi servizi da ischitani e turisti. L’apparato comunale deve trovare la via legale per accontentare lo sponsor? E’ giusto sistemare un mostro in quella posizione visto che abbiamo avuto la fortuna di veder abbattuto il manufatto?
Maretta al Comune. Viene presentata una richiesta di suolo pubblico. Passa in commissione l’autorizzazione paesaggistica. Chi sono i componenti che dicono si? Occorre il parere favorevole alla concessione di suolo pubblico perché la pratica deve andare al vaglio della Sovrintendenza. Il luogo rimane senza bar. Che sta avvenendo nella farraginosa macchina comunale? Faide?
Nella parte del Carcere che guarda a Sud vi sono due appartamenti dati a persone bisognose. E’ difficile sistemare queste persone in appartamenti in fitto e chiedere la somma equivalente al nuovo gestore per creare in quel posto una bouvette? Forse è necessario un bando pubblico? Non dovrebbe essere difficile trovare un imprenditore o lo stesso ex gestore che voglia pagare 1.300 euro al mese per un bar in quella posizione. Si ha l’impressione che il Comune che è sempre stato guida nell’isola per funzionalità si sia un po’ impantanato. Enzo Ferrandino, amato mio Sindaco, vuoi intervenire con la tua autorevolezza? Grazie.