IL COMMENTO Il messaggio e le parole dell’Arvivescovo
Ho assistito in differita su Tg Procida alla messa per la Madonna delle Grazie celebrata in piazza dei Martiri dall’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia. Vi assicuro che sono rimasto molto colpito dall’omelia di questi. Con voce calma, mai saccente, è riuscito ad entrare nella mia mente e nel mio cuore. Dette così queste parole possono apparire frasi di circostanza, ma non è così. Innanzitutto quest’uomo trasmette con le sue parole e con la sua persona il senso di Dio e non è poco. Diciamoci la verità: molti di noi l’hanno perso questo senso considerandolo obsoleto e fuori tempo. Eppure questo vescovo ha il potere di trasmettere agli astanti la sua FEDE ed appare convinto delle sue idee. Cita episodi di vita quotidiana della città di Napoli che sono reali; scende nei bassifondi alla ricerca degli ultimi, delle loro esigenze e persino dei loro sogni, concludendo che “solo i poveri sono capaci di sognare per gli altri”. Noi uomini e donne benestanti non siamo purtroppo capaci di farlo.
Sembra vederlo questo vescovo per i vicoli di Napoli. Appare in una luce arcaica ed attuale allo stesso tempo. Sarà perché porta scritto in faccia il suo “essere uomo di Dio e di Fede”. Richiamandosi alle Scritture invita la gente a “non temere e non lasciarsi cadere le braccia”. Quanto bisogno c’è oggi di questo invito! Come la Madonna giovinetta dopo l’annunzio dell’angelo che le diceva che sarebbe diventata madre di Dio corse dalla cugina Elisabetta per confidarsi ed essere rassicurata. Ed espone la bellezza e la forza di un abbraccio. Invita tutti ad abbracciarsi gli uni con gli altri. Durante il Covid ne sentivamo la mancanza ed ora che lo possiamo fare perché non lo facciamo? E poi una frase mi ha particolarmente colpito: la FEDE diventa credibile quando esce dalle sagrestie!”. Frase forte, ma carica di significato. La Chiesa deve ritornare alle origini. Gli uomini di Dio devono scendere nei bassifondi. nelle ferite purulente di questa nostra società. Il messaggio è sempre lo stesso: “Non temere! Non lasciarsi cadere le braccia!”.