IL COMMENTO E se fossimo noi il Trentino?
DI GIORGIO DI DIO
Questa estate per le vacanze abbiamo scelto Malè, in Trentino. Malè è un piccolo comune di 2.200 abitanti in Val di Sole. È il centro amministrativo, commerciale e culturale della vallata. Da lì ci si può spostare facilmente, in tutto il Trentino (Marilleva, Folgarida, Madonna di Campiglio). Il trenino che va da Trento a Mezzana, collega unseriedi paesini di montagna, ognuno conle sue caratteristiche da vedere (Croviana, Cavizzano, Rabbi, Cles, ecc.). Tutto il Trentino è attraversato da una rete di trasporti pubblici che fa da ponte tra vallate e montagne, città e paesi, epiccoli villaggi di montagna. Grazie ad autobus e treni, si arriva comodamente a tutte le destinazioni possibili. Gli orari di autobus e treni sono coordinati tra di loro, in modo che dalle stazioni ferroviarie venga sempre garantito il collegamento alle località circostanti, attraversando paesi pittoreschi e località incantevoli.
Quanto costa tutto questo? Se alloggi in albergo non costa niente. Me lo ha spiegato bene il proprietario dell’albergo, quando insieme alla chiave della stanza mi ha consegnato una card. “Cos’è?”, ho chiesto. “E’ la Trentino Guest Card”, ha risposto. “Ora, però lei dovrà scaricare l’app Mio Trentino, poi dovrà registrarsi e inserire il codice che trova sulla card che le ho dato”. “E poi?”. “Poi dovrà solo usare l’app. Quando deve prendere un treno, un bus, o qualunque mezzo di trasporto, deve inquadrare conil telefonino il codice a barre affisso in tutte lestazioni o sulle porte dei bus, e avrà il biglietto validato per sé e per sua moglie. Io l’ho fatta per due persone”. “Lei mi sta dicendo che posso viaggiare gratis, dovunque voglio, senza pagare?”. “Certo, ma non solo. Avrà libero accesso a molti castelli, musei, e attrazioni del Trentino. Per altri, poi, è previsto un forte sconto. E guardi che qua ogni paese ha il suo castello e in più ci sono circa 60 musei. E la card vale per ogni persona di un gruppo che soggiorna in albergo”. “Ma solo noi che alloggiamo in albergo possiamo usufruirne?. “Ma no,la card è per tutti gli ospiti delle strutture ricettive accreditate nel sistema turistico Trentino (Hotel, Campeggi, Residence, Affittacamere, Apritura, Rifugi, B&B, ecc. compresi gli appartamenti privati se regolarmente registrati secondo la normativa provinciale in tema di ricettività ed imposta di soggiorno). “Ma si risparmiano un sacco di soldi. E chi finanzia tutto questo?”. “È tutto a carico della Provincia Autonoma di Trento. Noi ci limitiamo a riscuotere e versare la tassa di soggiorno”.
Chissà quanta gente, come me, fa paragoni e conclude, con quella sorta di autolesionismo che a volte ci contraddistingue, che noi siamo anni luce arretrati. Io penso che ogni luogo abbia le sue caratteristiche, ogni cosa abbia i suoi tempi. Non ci può essere un processo accelerato, non ci può essere una rivoluzione improvvisa che ci porti a raggiungere a gran velocità quello che non abbiamo mai avuto. Penso alla mia Procida. Alle case della Corricella, a quell’architettura impossibile che le fa mantenere aggrappate le une alle altre, penso alle mille tinte pastello che le colorano.Penso a come è bello stare silenzio, per ore sulla riva del mare a sentire lo sciabordio dell’acqua mentre il soletramonta.Oppure la sera, mangiare in quei ristoranti con i tavolini fuori e il mare, l’onnipresente mare, a due passi. Oppure ai bar dove alle 6.30 di mattina già puoi fare colazione e sentire quel dolce solo procidano, la lingua, sciogliersi in bocca. E penso anche che oggi le strade della Corricella sono piene di turisti, i tavoli fuori dei ristoranti sono più che raddoppiati, sulle rive del mare non c’è spazio, nei ristorantini se non prenoti, non trovi posto. Penso che dopo Procida capitale della cultura, il Turismo qui ha assunto delle dimensioni che spaventano. Una fiumana di persone mai vista prima. È chiaro che questo comporta una diversa organizzazione, la necessità di creare servizi igienici diffusi, di avere trasportiefficienti.
L’anno scorso Procida ha sperimentato i bus gratuiti per tutti. Ma era indistintamente per tutti, non era legata a una permanenza in una struttura turistica. E i bus sono piccoli per cui si riempivano facilmente. Poi l’EAV, con Umberto De Gregorio, Mario Cozzolino, e altri di cui non ricordo i nomi, ha presentato un progetto con annesso business plan, per rendere definiva la gratuità dei bus perlomeno per i residenti. Progetto, per ora, accantonato, ma che potrebbe ritornare in futuro e , che, in ogni caso dimostra che qualcosa si muove. Il turismo, queto tipo di turismo, a Procida oggi è un’ esperienza completamente nuova a cui non siamo stati preparati. Procida ha avuto una risonanza internazionale grazie alla nomina a capitale italiana della cultura. Foto , filmati, giornali, trasmissione televisive hanno fatto conoscere in tutto il mondo la cultura, la bellezza, la diversità di quest’isola. Certo ora bisogna puntare ad una trasformazione delle attività ricettive rendendole più sostenibili, a creare strutture che garantiscano l’accessibilità a tutti. E bisogna investire sulla sanità con un ospedale che dia sicurezza ai residenti e sia una rassicurazione per i turisti che dovrebbero vedere tutelata la loro salute anche in vacanza. Ma nessuno ha la bacchetta magica. Ci vuole tempo. E soldi. Non possiamo paragonare Procida al Trentino, ma neanche Ischia e neanche tutta la Campania. Noi ci siamo abituati a una sfiducia sistemica, a una semplificazione difensiva che di fronte a una complessità collettiva di problemi storici, e non certo solo di oggi, ci spinge a immaginare scorciatoie che non esistono. È vero, abbiamo bisogno di sicurezza, di certezze. Ele vogliamo dal nostro comune , dalla nostra ragione, dal nostro stato. La storia è una sospensione di aspettative che si vivono in modo diverso. Dobbiamo cercare di raggiungere le nostre aspettative, ma nella storia del nostro comune, della nostra regione. Ma non possiamo fare paragoni.
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Ma in Trentino c’è anche molto altro a proposito di “Turismo”, infatti è stata fatta una scelta ben precisa verso un vero e proprio brand salutista del viaggio, attorno al quale ruotano ecologia, ambiente, sport, cure psico-fisiche ed attività dedicate per ogni età, cultura e trasporti di ogni tipo ecc…
Questo anche se non c’è il mare, il clima dolce, le terme, grande varietà dei luoghi e delle tipicità come sulle nostre isole del golfo!
Indubbiamente ci vuol tempo per realizzare le cose, ma seguire un esempio male non farebbe, anzi faciliterebbe la strada.
Chissà che un viaggio di “studio” per apprenderne le modalità, da parte dei nostri amministratori isolani e non solo, potrebbe tornare utile!
E se fossimo noi il Trentino? Per esserlo dobbiamo solo capovolgere l’Italia. È così. Il sud rimarrà sempre sud e il nord rimarrà sempre nord. Per quel che mi riguarda l’Italia sta bene come sta nella sua posizione.
Brutto da dire, ma il NORD guarda al futuro, qui al sud e a Ischia in particolare, si guarda al secondo che si vive, soldi maledetti e subito. Altra concezione del turismo , dove è sempre posizionato al primo posto. Gli amministratori dell’Isola tutta credo che non abbiano mai viaggiato per l’Italia, dalla zona romagnola, veneziana, Aban Montegrotto Trentino ecc, e sono aggrappati ad idee nulle, il Legnini, sta a Ischia oramai da 6 anni e continua a fare solo Proclami, farem effettueremo progetteremo, ma a tuttì’oggi nulla di fatto, per non parlare del Parcheggio della Siena a Ischia-Ponte, uno schifo UNIVERSALE. Mai fare paragoni col Nord, loro sono anni luce avanti