IL COMMENTO E’ l’ora delle scelte
A pagina 25 dell’edizione di sabato scorso del quotidiano “Il Mattino” di Napoli di sabato scorso, in un articolo sono ricapitolate le scelte ed il progetto della penisola sorrentina per tentare di far ripartire il turismo dopo la drammatica batosta subita a causa di questa imprevedibile pandemia. Ad Ischia negli ultimi giorni si è avvertita la necessita di muoversi e vari gruppi in modo troppo disordinato per la verità lo stanno facendo. Come al solito le sei amministrazioni congiunte non ci hanno saputo dare un tavolo di raccordo istituzionale, peccando nella capacità di fare sinergia e sintesi, vizio questo davvero atavico.
Prego e invito Luca D’Ambra, presidente di una delle associazioni albergatori, di dare una occhiata all’articolo perché imitare le cose ben fatte da altri non è un disonore. Tutto il mondo del turismo è in fermento e si sta muovendo. In tanti razionalizzano le loro scelte in base anche ai danni ed alla eventuale rivoluzione che la pandemia ha arrecato. Si tenta di capire quali possano essere le scelte di chi esce da un incubo. Chi saranno i turisti che a breve e medio termine si potranno permettere una vacanza e quali fasce economiche potranno continuare a fare le vacanze senza problemi. Cosa davvero importante, addirittura imprescindibile, è comprendere se quello che si offriva prima della pandemia come prodotto risulta essere ancora valido dopo.
Faccio un esempio che credo sia abbastanza esplicativo. Gli abitanti di Key West, una isoletta a sud della Florida, per esempio,hanno rinunciato, vincendo un referendum, al 7% del prodotto derivante dalle crociere delle grandi navi per ridurre l’impatto ambientale e rivolgere la loro offerta a chi va per mare con panfili. Una serie di dati comparsi su FB e pubblicati da Leonardo Sasso andrebbero studiati bene e analiticamente per riuscire ad adeguare la nostra programmazione nei prossimi anni. Che prodotto vogliamo proporre ad un mercato che negli ultimi anni sta facendoci capire che Ischia va sempre più male? Sono sotto gli occhi di tutti le situazioni tragiche che ci attanagliano. Inutile elencarle. Sono note. Da dove iniziare? Sapremo fare un elenco delle priorità?
Si potrebbe iniziare dalle cose che implicano l’impegno dei cittadini e che con semplici ordinanze sindacali la gente, comprendendo che senza sacrifici non si va da nessuna parte, le esegue? Speriamo di iniziare a diventare adulti. In fondo, come recita il vecchio adagio, non è mai troppo tardi.