IL COMMENTO πp greco uguale Pietro Greco

DI GIUSEPPE LUONGO

Nel mese di marzo, il giorno 14 (data del calendario 3.14) si festeggia il giorno della Matematica (appunto π = 3.14…). Noi ricordiamo l’amico Pietro Greco (p greco). Pietro è conosciuto come illustre giornalista scientifico che ritengo una deminutio perché egli non era solo un esperto divulgatore dei successi della Scienza, ma un ricercatore capace di fornire contributi filosofici e storici sullo sviluppo della ricerca scientifica, alimentando il dibattito culturale in vari settori.

Pietro era un chimico e conosceva bene le grandi rivoluzioni in fisica dei primi decenni del Novecento con la Relatività di Albert Einstein e la Meccanica Quantistica di Max Planck. Con i tragici eventi delle bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, l’umanità comprese la potenza distruttrice dell’atomo e fu terrorizzata dal potenziamento dell’armamento atomico delle due potenze mondiali che si confrontavano, separate dalla “cortina di ferro”. Quasi a bilanciare il pericolo di una guerra atomica per la tendenza allo sviluppo dell’arsenale atomico, la comunità scientifica internazionale operò per la crescita della conoscenza della struttura subatomica della materia al fine di una utilizzazione pacifica dell’energia atomica. Così nacque a Ginevra nel 1954 il grande laboratorio del CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire)per la ricerca nucleare con il più grande laboratorio al mondo delle particelle e in Italia il CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) nel 1960 per le applicazioni finalizzate alla generazione di energia e poi ENEA nel 1982, con la finalità di operare anche sulle fonti di energia rinnovabile.

Il fascino del lavoro dei fisici delle particelle subatomiche e l’interesse dei governi a tenersi aggiornati sui progressi in un settore altamente strategico pongono ad un livello inferiore l’attenzione verso altri settori della ricerca e con essa finanziamenti e sviluppo. Pietro Greco aveva chiaro questo problema e non mancò di sviluppare la sua attività anche verso il cambiamento climatico globale e la mitigazione dei rischi naturali. Pietro seguiva con la massima attenzione i risultati sul clima elaborati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) delle Nazioni Unite dal 1988 e quelli del IDNDR (International Decade for Natural Disasters Reduction),Decennio sulla mitigazione dei disastri naturali sempre delle Nazioni Unite, dal 1990 al 1999.

Questo impegno non si traduceva solo in articoli, programmi radiofonici e interviste, ma anche in iniziative a scuola, nella sua Ischia, con la manifestazione annuale di “Scuola e Società”. Pietro scrive libri, insegna all’Università, partecipa attivamente ai progetti di “Città della Scienza” a Napoli, presiede la gloriosa associazione “George Sadoul” di Ischia. Pietro è un curioso come lo sono i ricercatori e questo suo provare a comprendere il mondo avvicina la scienza all’arte, ritrovando nell’artista il desiderio di esprimere ciò che egli vede ed è ancora nascosto, così come accade a chi ricerca ciò che è al di là del noto. La sua riservatezza, la disponibilità a comprendere le idee dell’interlocutore non mi hanno mai consentito, nelle brevi interazioni che abbiamo avuto sui problemi del pensiero scientifico, ascoltare il rigetto delle idee dell’altro, ben sapendo quanto sia stato faticoso per la scienza superare, con vere e proprie rivoluzioni, gli ostacoli di un sapere subordinato al sovrannaturale.

Con il terremoto che colpì Casamicciola il 21 agosto 2017 Pietro non si tirò da parte, ma partecipò, con chi scrive questa breve nota, ad una trasmissione in RAI per illustrare il fenomeno e, successivamente, organizzò a Ischia un convegno sul sisma,a scuola per un contatto diretto con i giovani. La scomparsa di Pietro è stata una grave perdita per quanti interagivano con lui, per la sua capacità ad affrontare i problemi più complessi e a superare le differenze naturali che sorgono tra le persone che operano per superarei limiti della conoscenza, ma ci ha lasciato un’eredità importante, un indirizzo etico-politico di grande valore. Chi volesse approfondire la conoscenza dell’attività intensissima ad ampio spettro di Pietro Greco può rifarsi al volume: “Pietro Greco-La Scienza sui giornali” a cura di Maria Enrica Danubio, Cristiana Pulcinelli, Fabrizio Rufo, Caroci editore, 2021.

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