Il collettivo Ischia Ischia lgbtq+ al Pride di Napoli
Una componente dell’associazione isolana ha preso parte alla manifestazione tenutasi sabato in piazza del Plebiscito
Anche la delegazione ischitana ha partecipato al Napoli Pride 2020. Un flash mob che ha riempito con migliaia di persone Piazza Plebiscito. Contro il sessismo, la discriminazione di genere e l’intolleranza nei confronti di ogni sessualità, queste le parole d’ordine della manifestazione. La mobilitazione di quest’anno è stata dedicata a Sarah Egazi, una giovane egiziana, femminista, attivista comunista e Lgbt. Arrestata per aver sventolato una bandiera arcobaleno in Egitto, dove vige ancora il regime di Al-Sisi, Sarah si è uccisa in Canada, dove aveva ottenuto l’asilo politico. Suicida a causa delle ripercussioni mentali che le torture nelle carceri egiziane le hanno provocato.
Uno dei punti focali del Pride flash mob è stata la richiesta della legge regionale campana e della legge parlamentare in materia di contrasto alle violenze e discriminazioni da orientamento sessuale, identità di genere e genere. Al flash mob in piazza del Plebiscito hanno partecipato anche i componenti delle associazioni Alfi Napoli Le Maree, Antinoo Napoli Arcigay, Atn – Associazione transessuale Napoli, Agedo Napoli, Apple Pie: l’amore merita lgbt+, Arciragazzi Portici, Associazione Ponti Sospesi, Centro di Ateneo SInAPSi, Dante & Descartes, Dedalus Cooperativa Sociale, Fondazione Genere Identità Cultura, GenPol – Gender & Policy Insights, Giosef Italy, Il Grande Colibrì, Inclusione Alternativa, Ischia lgbtq+, Libreria Tamu, Mutua Studentesca di Napoli, Nefesh Onlus, Orgoglio Bisessuale, Pandemos, Pluma Llena, Pochos Napoli, Pride Vesuvio Rainbow, Sono l’unica mia, Josi & Loni Project. «È stato un bel momento – ci confermano dal collettivo di “Ischia lgbtq+” – Il Pride di sabato a Napoli, il primo dopo il lockdown è stato un momento di rivendicazione dei nostri diritti e non di festa». «“Ischia lgbtq+ – ci confermano – è pronta a ripartire. Come collettivo siamo pronti a ricominciare con le nostre attività e soprattutto a riportare anche il tema delle questioni Lgbt sull’isola di Ischia». «C’è ancora tanto lavoro da fare», chiosano.