IL CASO Poche corse per l’isola, l’appello degli autotrasportatori
Aumenta il traffico di veicoli e passeggeri, ma i collegamenti restano insufficienti per il settore del trasporto merci
Serve un preciso impegno politico per ottenere un aumento delle corse marittime. È questo ciò che è emerso dall’incontro svoltosi ieri mattina tra il Coordinamento mobilità e la Capitaneria di Porto di Ischia. Il Comandante Andrea Meloni ha accolto il noto imprenditore dei trasporti Giovanni Lombardi, titolare dell’omonima azienda, e Salvatore Sodano, portavoce del Coordinamento. Sul tavolo una delle problematiche che stanno caratterizzando questa primavera segnata dall’emergenza pandemica dal virus covid-19, vale a dire quella della frequenza dei collegamenti marittimi, anzi, della penuria, e dei conseguenti disagi per i mezzi pesanti adibiti al trasporto delle merci, che spesso e non certo volentieri sono costretti a rimanere per ore e ore sulla banchina in biblica attesa delle pochissime corse in programma. È quindi sempre più evidente l’esigenza di predisporre un maggior numero di collegamenti, come è testimoniato anche dai numeri: il venerdì della scorsa settimana la movimentazione sui traghetti aveva totalizzato un centinaio di veicoli e circa 350 passeggeri. Una settimana dopo, entrambe le quantità sono praticamente raddoppiate. Urge quindi prendere atto del progressivo aumento del flusso di passeggeri e veicoli nella pur cauta “fase 2” da poco avviata. Il Comandante Meloni ha spiegato che da parte della Capitaneria di Porto c’è la massima disponibilità da questo punto di vista, anche perché al momento molti slot, gli spazi d’ormeggio, sono liberi. Il problema, appunto, è politico, e passa attraverso un’opportuna opera di pressione sulla Regione Campania. Tra l’altro, lo stesso presidente De Luca aveva promesso un innalzamento del numero delle corse al 60% del totale pre-pandemia, ma tuttora la cifra reale è ferma al 40%. Per Capri e Procida nelle ultime settimane si è provveduto a un timido aumento, ma il quadro è ben lontano dall’essere minimamente soddisfacente per le aziende che hanno necessità di effettuare continue traversate.
Fra l’altro, da lunedì prossimo scatteranno i controlli agli imbarchi in partenza per Ischia, cosa che comporterà inevitabilmente un allungamento dei tempi per le operazioni necessarie. Sullo sfondo, intanto resta ancora da chiarire cosa avverrà coi finanziamenti che annualmente la Caremar percepisce (poco più di dieci milioni di euro) per garantire un certo numero di collegamenti al di là delle esigenze di mercato. Il calo del traffico è innegabile, ma non è ancora chiaro se i finanziamenti saranno effettivamente erogati pur in assenza del numero abituale di corse. In ogni caso, ritornando al problema più generale del ridotto numero di corse, l’unico mezzo per fare pressione a livello regionale resta verosimilmente quello di un’azione sinergica delle amministrazioni isolane: dunque, la palla adesso passa ai sindaci, i quali già ieri nella videoconferenza con la Regione hanno cominciato a gettare le basi per la risoluzione del problema, ponendo sul tavolo la necessità di aumentare le corse.