Igiene urbana a Procida, la minoranza: Sconfitte spacciate da bene comune
“Prendiamo atto del provvedimento che potrebbe rappresentare l’approdo definitivo del contenzioso – dice il vicesindaco Titta Lubrano Lavadera”. Per Luigi Muro, invece, la sentenza potrebbe aprire dei contenziosi a tutto svantaggio dei cittadini
La sentenza del Consiglio di Stato, che in sede giurisdizionale ha confermato la sentenza n. 3084 del 14 luglio 2020 emessa dal TAR Campania il quale aveva accolto il ricorso della società Pianeta Ambiente Società Cooperativa annullando la determinazione di approvazione della proposta di aggiudicazione della gara d’appalto per i servizi ambientali dell’isola di Procida alla B. Recycling e condannato il Comune al pagamento delle spese del giudizio, diventa argomento di confronto (scontro) politico.
Per il Vicesindaco con delega all’ambiente, Titta Lubrano Lavadera: “Volge al termine la vicenda che ha interessato la gara di appalto per il servizio di igiene urbana sull’isola di Procida. Oggi è stata pubblicata la sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della B. Recycling (attuale affidataria in via provvisoria del servizio) riconoscendo la bontà delle tesi della Pianeta Ambiente Soc. Coop., seconda classificata. Prendiamo atto del provvedimento che potrebbe rappresentare l’approdo definitivo del contenzioso (vi sarebbe in teoria possibilità di ricorso per Cassazione): lo rispetteremo come è dovuto. Confermiamo piena fiducia nel lavoro degli uffici e ci impegneremo ancor di più affinché i lavoratori del comparto e i cittadini tutti non abbiano a subire alcun effetto da questa vicenda. L’obbiettivo che l’Amministrazione continua a perseguire è quello di selezionare il miglior operatore economico in grado di soddisfare le richieste della cittadinanza in un settore sempre più cruciale come quello dell’igiene urbana: a questo – chiunque esso dovesse essere – chiederemo di assicurare il livello di prestazione che Procida merita. Il servizio che abbiamo immaginato e richiesto al mercato è quello che risponde alle istanze emerse dal territorio (sempre protagonista) ed al progetto che vogliamo realizzare di un’isola virtuosa e vivibile. Andiamo avanti con energia e determinazione affinché si concretizzi quanto prima”.
Posizione più critica quella espressa dalla minoranza di “Procida per tutti” che ieri pomeriggio ha emesso un lungo comunicato che di seguito riportiamo:
Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR circa la gara d’appalto per il servizio di igiene urbana a Procida. L’appello della B. Recycling (attuale affidataria del servizio) è stato respinto, il giudice ha quindi dato nuovamente ragione alla società Pianeta Ambiente Soc. Coop. (risultata seconda classificata).
Stravolto, dunque, l’iniziale esito della gara d’appalto, quello voluto e decretato dall’amministrazione Ambrosino. Il vice-sindaco Lubrano minimizza, scaricando la responsabilità sugli uffici, senza dire che la commissione era stata nominata dall’amministrazione stessa (con presidente e membri tutti esterni).
Questa aveva scelto – erroneamente – B. Recycling, nonostante essa apparisse già in partenza carente dei requisiti necessari. “Vabbé, ammettiamola e vediamo che succede…”, si sarà pensato. E qualcuno in effetti ci ha pensato. Lo hanno fatto sia il TAR che il Consiglio di Stato, che hanno ribaltato il verdetto, assegnando quindi il servizio alla Pianeta Ambiente Soc. Coop. Una gara che l’amministrazione aveva pubblicizzato con toni trionfalistici, si è quindi trasformata in un vero e proprio pasticcio di cui i procidani pagheranno il conto prossimamente. Da questa sentenza potrebbero infatti aprirsi dei contenziosi, con le due società che potrebbero muoversi per far valere i propri interessi economici. Senza considerare i potenziali danni sul servizio, causati da queste criticità e dagli errori dell’amministrazione. Per il vice-sindaco Lubrano tutto normale. Ma in realtà, di normale, c’è ben poco. Come già accaduto in passato per i dati della raccolta differenziata, solo un pó di disinformazione spicciola, nel gioco dell’eterna propaganda di un “vorrei” che non si realizza mai.
Queste le parole di Luigi Muro sull’argomento: “Il vicesindaco Titta Lubrano ha provato ad anticipare la notizia pubblicando un post capzioso e fuorviante, nel tentativo di mascherare i veri fatti.
E cioè, IL TOTALE FALLIMENTO della svolta sui rifiuti. Proviamo a fare chiarezza. L’amministrazione comunale indice una nuova gara circa la gestione dei rifiuti, per il consistente importo di circa 15 milioni di euro.
Non si fida delle capacità interne e si affida perciò ad un consorzio esterno che nomina tre persone esterne al Comune.
Ma alla vicesindaco non basta: nomina un altro tecnico esterno che ha il compito di supportare il RUP (ossia il dipendente comunale che firma e si assume le responsabilità). Quindi, quattro supertenici per consentire al dipendente comunale addetto (evidentemente giudicato non competente) di firmare il nuovo contratto strombazzato come la svolta a Procida. Risultato: bocciati su tutta la linea. Ma cosa importa? La campagna elettorale è passata… E intanto restano sul groppone della comunità spese effettuate, contenziosi aperti, due ditte in campo. Chi pagherà questi errori? I cittadini possono stare tranquilli: approfondiremo tutto. Anche i fatti avvenuti nei tre mesi precedenti le elezioni”.