Igiene ambientale: sindacati, riuscito secondo sciopero, adesioni al 90%
Roma, 15 giugno – “Nuova straordinaria riuscita dello sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’igiene ambientale”. A farlo sapere sono Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel, aggiungendo che: “Nella seconda giornata di astensione, promossa per il rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni e mezzo, dopo quella del 30 maggio scorso, le adesioni allo sciopero registrano ancora una volta una media sul territorio nazionale di oltre il 90%, insieme ad una partecipazione molto forte ai presidi e alle manifestazioni in programma in tutti i territori”.
Per i sindacati si tratta di “una nuova, forte e determinata, risposta da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore a Utilitalia, Assoambiente e a tutte le imprese del comparto. Le percentuali di adesione allo sciopero sono altissime, mediamente del 90%, con un andamento omogeneo in tutto il paese, così come in tutte le aziende, grandi e piccole. Un messaggio preciso inviato alle nostre controparti: vogliamo il rinnovo del contratto e lo vogliamo subito”.
I sindacati ribadiscono che le questioni aperte “non riguardano soltanto il tema salariale: l’incremento dignitoso richiesto, per noi, non è la questione centrale. Le lavoratrici e i lavoratori non sono in vendita, ma pretendono risposte certe sul fronte dei diritti e delle tutele, a partire dall’introduzione della clausola sociale nei cambi di appalto per arrivare all’introduzione di previsioni certe sul fronte della salute e della sicurezza. Punti sui quali non faremo un passo indietro”.
Dalle tante piazze di oggi, aggiungono Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel, “vogliamo lanciare un messaggio ai cittadini: questa forma di protesta alla quale siamo costretti è anche per loro. Vogliamo migliorare il servizio offerto ai cittadini, per questo chiediamo un rinnovo del contratto che metta insieme il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che miri alla qualità e all’efficienza dei servizi offerti. Ci mettiamo in gioco e chiediamo alle imprese di farlo, tagliando sprechi, sperperi e male gestioni, ma sui diritti e sulle tutele saremo e siamo inflessibili”. In vista di questo obiettivo, concludono, “andremo avanti ancora nelle prossime ore: la mobilitazione non si ferma senza un passo indietro da parte delle controparti”.