Ieri sera tutti col naso all’insù per vivere l’attesa notte di San Lorenzo: nel cielo di Ischia stelle cadenti o leggendarie “lacrime ” del Santo Martire dell’Antica Roma ?
10 - 11 AGOSTO 2022 - IL LANCIO DEI DESIDERI ESPRESSI E LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI A ISCHIA HANNO MOBILITATO ISCHITANI E TURISTI PER SEGUIRE DAI PUNTI DI MAGGIORE OSSERVAZIONE UN EVENTO DELLA NATURA DAI MOLTI SIGNIFICATI SCIENTIFICI, ROMANTICI E… ILLUSORI - l’isola d’Ischia offre una gran varietà di luoghi dove potersi posizionare, per osservare con calma e tranquillità la volta stellata, senza subire troppo il fastidio delle luci della città, con il relativo bagliore che va ad offuscare il nitido blu-notte della notte. E scusate l bisticcio di parola. Un luogo ideale dove posizionarsi e cercare di avvistare le scie luminose è da sempre il belvedere di Serrara Fontana, che sovrasta Sant’Angelo da dove chi vimè andato ieri sera, ha potuto beneficiare di una vista spettacolare su un luogo incontaminato. A Lacco Ameno, Monte Vico è un altro punto dal quale era possibile osservare le stelle, come anche il lungomare di Casamicciola col braccio del porto che si distende oltre la Marina o il Monte Rotaro con le sue spianate. Punti privilegiati, rimangono altresì, l’eremo in cima al Monte Epomeo e il largo davanti al Bracconiere, dove si è davvero soli con la natura, il cielo e le stelle
Ieri sera sul tardi, in tanti hanno potuto ammirare con il naso all’insù lì immensità del cielo notturno ed attendere la caduta delle stelle, per esprimere, come da tradizione, i propri desideri. Come interpretare quindi l’ apparire di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo appena trascorsa? Come fenomeno meteorologico del firmamento sopra la nostra isola, o come suggestiva leggenda legata alla storia ed al martirio di San Lorenzo ai primi due secoli del primo millennio?
Chi non approfondisce da un punto di vista culturale e scientifico oltre che storico e religioso il significato del tradizionale appuntamento di ieri, attesi 10-11 agosto, la notte di San Lorenzo, gli è parsa una serata tirata per le lunghe, di solo divertimento in cui, dopo aver consumato una bella cena con l’innamorata o in gruppo di amici, è uscito all’aria aperta, ha guardato il cielo stellato, si è illuso di aver visto la stella luminosa cadente, indicandola con insistenza al proprio vicino e insieme hanno espresso il rituale desiderio. Erano desideri per lo più segreti, non svelati, intimi, con la nascosta convinzione che potranno essere esauditi. Da chi, da San Lorenzo? Senza averlo pregato. Forse dall’astrofisica Margherita Hack che fino al suo ultimo respiro, prima di lasciare questo mondo, ha disconosciuto il grande autore del creato. Dall’inferno in cui si ritrova non avrebbe potuto farlo, per scarsi poteri. Sono stati invece desideri lanciati così, nell’atmosfera buia di una notte stellata particolare dove chi ha creduto si è sentito felice. In ogni modo, la notte di San Lorenzo non è stata celebrata per caso. I riferimenti sono seri e bisogna partire da essi.
San Lorenzo, il Santo a cui è ispirata la festa ed il rito tradizionale, fu martirizzato il 10 agosto 258 a Roma durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257. La Chiesa cattolica lo venera come Santo. Lorenzo è stato uno dei sette diaconi di Roma. Decapitato come tanti martiri dell’epoca, San Lorenzo non potè trattenere il pianto durante il suo supplizio. Le sue lacrime, secondo la leggenda vagherebbero eternamente nei cieli, trasformate in lucenti stelle cadenti, visibili all’occhio umano per chi vi riesce. Poiché sono in tanti a cadere nella suggestione, gli appassionati della visione stellare giurano di aver visto le…stelle. San Lorenzo placet. Quindi, ieri 10 agosto, dopo il giorno, è venuta la notte, la Notte di San Lorenzo, conosciuta in tutto il mondo come “la notte delle stelle cadenti”, quando il cielo offre uno spettacolo unico e suggestivo, le cui protagoniste sono le “Perseidi”, anche conosciute come “lacrime di San Lorenzo”; ossia, per dirla da astrologo, che non siamo, asteroidi-meteoriti che provengono dalla costellazione di Perseo e che lasciano scie luminose in cielo da fine luglio fino al 20 agosto circa, con un picco che si concentra intorno alla notte del 10 agosto.
Anche qui a Ischia ovviamente, è stato possibile ammirare il meraviglioso cielo stellato e, per l’occasione, sono stati organizzati eventi speciali per accompagnare la serata delle stelle cadenti, in alcuni luoghi strategici e poco illuminati per godersi lo spettacolo. C’è chi ha passato la serata e la nottata all’Epomeo, dopo aver consumato in comitiva una ricca cena preparata dagli eredi del vecchio gestore Fiore , chi si è recato al Bracconiere, chi sul Castello d’Ischia, chi a Campagnano e chi infine in posti particolarmente alti e isolati dell’isola per vivere la straordinaria serata sotto le stelle ed esprimere quei desideri covati per un anno intero. E’ tornato pertanto l’appuntamento per gli eno-appassionati che hanno potuto così degustare vino genuino delle terre di Ischia e brindare alla notte di San Lorenzo ammirando lo spettacolo delle stelle cadenti anche dalle cantine più suggestive della nostra isola. Immersi in una dimensione surreale, gli appassionati dello stellare evento hanno ammirato, allo stesso tempo, l’isola da particolari postazione ed inesplorati punti di visione, e farlo alla luce delle stelle e dello speciale sciame meteorico estivo.
In definitiva, per la notte di San Lorenzo di ieri, l’isola d’Ischia offriva una gran varietà di luoghi dove potersi posizionare, per osservare con calma e tranquillità la volta stellata, senza subire troppo il fastidio delle luci della città, con il relativo bagliore che va ad offuscare il nitido blu-notte della notte. E scusate il bisticcio di parola. Un luogo ideale dove posizionarsi e cercare di avvistare le scie luminose è da sempre inoltre il belvedere di Serrara Fontana, che sovrasta Sant’Angelo da dove è possibile beneficiare di una vista spettacolare su un luogo incontaminato. A Lacco Ameno, Monte Vico è un altro punto dal quale poter osservare le stelle, come anche il lungomare di Casamicciola col braccio del porto che si distende oltre la Marina o il Monte Rotaro con le sue spianate. Un punto privilegiato, come abbiamo indicato sopra, rimane altresì, l’eremo in cima al Monte Epomeo, con una vista mozzafiato, dove si è davvero soli con la natura, il cielo e le stelle. La nostra isola è, poi, molto particolare e offre l’opportunità di poter godere delle stelle cadenti anche dalla riva del mare: dalla spiaggia dei Maronti, a due passi dalle onde del mare la porzione di cielo osservabile è ampia e sgombra da luci, come anche la baia di Citara a Forio. Tanti i luoghi raggiungibili anche a piedi e caratteristici sperimentati un po’ da tutti ieri sera, dove si è potuto trascorrere una serata diversa in compagnia di amici, e costruito dei ricordi che resteranno indelebili nella mente, emozioni legate a doppio filo al fascino dei luoghi storici della nostra bella isola.
Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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