IC ‘V. Mennella’ a scuola di street art e graffiti
Gianluca Castagna | Lacco Ameno – Già qualche mese fa, in occasione della riapertura del plesso della Fundera a Lacco Ameno, il grigio che sporcava il muro interno di cinta dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Mennella” era sparito per lasciare spazio a una potente araba fenice, che pur tra cieli tempestosi e luminose saette, riaffermava la sua forza rigeneratrice. Simbolo di una scuola che finalmente ripartiva, tornando a dispiegare le sue ali dopo lo stop imposto dal sisma del 21 agosto. Il murale, realizzato dallo street artist Zeus 40, al secolo Luca Caputo, ha dato il via a una collaborazione tra la scuola pubblica isolana e una forma d’arte espressiva tra le più amate e seguite dalle giovani generazioni.
Perché non mettere in campo un’iniziativa più articolata (e continuativa) che aiutasse gli studenti affinchè il loro personale mondo interiore prendesse forma e colori e al tempo stesso restasse incancellabile non solo dalle mura ma dalla memoria di qualche anno trascorso insieme?
I bambini sono il vero futuro della street art, vanno resi partecipi e protagonisti di quella che è oramai una vera e propria rivoluzione artistica urbana. In tempi di comunicazione a distanza, tecnologia onnipresente e mondi virtuali sempre più solitari, diventa quasi necessario riscoprire il piacere di stare per strada, di relazionarci con il prossimo, di vivere la propria cittadina, osservarla, ammirarne i cambiamenti.
L’arte di strada può essere perciò un modo per riappropriarci degli spazi nei quali viviamo, riqualificarli e di ridargli vita e colore. A cominciare dalle scuole, che spesso non sono così esteticamente belle da vedere. E studiare in luoghi accoglienti, colorati, ricchi di fantasia è certamente un fattore incoraggiante.
Al “Mennella” hanno dunque pensato a un progetto di laboratori, incontri e crea-attività sul campo con bambini delle elementari e ragazzi delle medie. Una proposta formativa che prevede la partecipazione dei veri protagonisti del cambiamento: gli artisti. Non solo per fare chiarezza sull’arte urbana ma anche per insegnarne i rudimenti, le tecniche e le caratteristiche che possano renderla accessibile a tutti. E così, oltre a Zeus 40, è stato reclutato anche Umberto Lodigiani in arte Koso, altro nome di punta dall’arte metropolitana e del movimento del “Post-graffitismo”, che da tempo si pone l’obbiettivo di trasferire dal muro alla tela i propri elaborati.
«La Street Art è una disciplina interessante» spiega Assunta Barbieri, preside dell’IC “Mennella, «da tempo pensavo di accoglierla all’interno della progettazione della scuola per permettere a un gruppo di nostri giovani studenti di imparare quest’arte così vicina alla loro sensibilità. Chissà, forse tra di loro c’è già qualche street artist di talento che la scuola aiuterà a emergere e a valorizzarne il talento.»
Sono nati così due progetti, “Street Art Academy” e “Graffiti School”, finanziati dalla Regione Campania nell’ambito di Scuola Viva, programma triennale con cui l’ente regionale realizza interventi volti a potenziare l’offerta formativa di 500 scuole campane.
«Gli studenti che partecipano a questi progetti hanno accolto subito con entusiasmo questa proposta» confessa la Dirigente, si divertono moltissimo e tirano fuori tutta la loro creatività. L’arte è un linguaggio universale, superiore, supera tutte le barriere, anche quelle della parola. Il “Mennella” di Lacco Ameno è aperto a questo tipo di esperienze educative e sperimentazioni, ci divertiamo tutti, studenti e professori. Anch’io, ad esempio, non ho saputo resistere e mi sono divertita a colorare un piccolo pezzo di graffito sul nuovo murale della scuola».
Dopo l’araba fenice, infatti, un nuovo dipinto sta per apparire sulle superfici di cinta in muratura del plesso della Fundera. Ancora un work in progress ma stavolta, a differenza del primo, a realizzarlo saranno direttamente gli alunni della scuola, naturalmente sotto la supervisione dei due artisti/insegnanti e di Salvatore Iacono, street art manager e inventore dell’Ischia Street Art International Festival.
«Il murale – ci spiega Luca “Zeus 40” Caputo – sarà realizzato dai più grandi, gli studenti delle medie. Sarà il risultato finale di un percorso che è partito dalla carta ed è giunto allo spray e al muro, che poi è l’obiettivo di ciascuno. Durante questi incontri, che sono iniziati ad aprile e termineranno a giugno, si sviluppa soprattutto l’attitudine a lavorare in gruppo. Non si procede mai singolarmente. Le lezione sono sempre divertenti, anche se cerchiamo di trasmettere loro le nozioni base del disegno per fumetti o dei graffiti. Per i più piccoli, invece, l’obiettivo di questo progetto , è una piccola mostra dei lavori che hanno realizzato su tela. Con loro è ancora troppo presto parlare di e bombolette spray, quindi ci limitiamo a tele e pennelli. Entusiasmo e creatività, però, sono gli stessi.»
Estro, istinto, fantasia, libertà. E poi? «Tanta progettualità», rivela Umberto Lodigiani. «L’intervento su muro viene pianificato con i ragazzi, coordinato con gli insegnanti e preceduto da semplici ma basilari concetti legati all’arte di strada, facendo ovviamente attenzione alla questione della legalità e della sicurezza. E’ fondamentale insegnare che quando si va a fare un intervento le cose non vanno fatte a caso: bisogna avere in testa un progetto chiaro e sapere ciò che si andrà a realizzare, a partire dalla scelta dei colori. Un risultato frutto di idee collettive, come sarà questo murale che sta nascendo in questi giorni all’interno del campetto della scuola».
Per ora campeggiano sul muro le lettere che compongono il nome dell’Istituto, un omaggio a Vincenzo Mennella, uomo di cultura, preside e per molti anni sindaco di Lacco Ameno. I bambini, armati di guanti, mascherina protettiva e bombolette spray, cominciano a dare colore al dipinto che sarà concluso nei prossimi laboratori didattici e presentato ufficialmente alla fine del corso.