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I diritti? Uguali per tutti, ma non per i diversamente abili

di Isabella Puca

Ischia  – «Anno 2016, le persone diversamente abili nel mio comune (Ischia) non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini. L’80% degli uffici pubblici del comune di Ischia è off – limits ai diversamente abili. Per tutti i politici del mio comune, queste persone vengono considerati esseri inferiori e vanno presi in considerazione solo nel periodo elettorale». Comincia così un lungo post pubblicato su Facebook da Giovanni Tufano con l’intento di denunciare quanto, troppo spesso, abbiamo scritto anche sulle colonne di questo quotidiano: Ischia non è un’isola per disabili. Sono tante, infatti, le testimonianze di chi, costretto sulla sedia a rotelle, non può recarsi in diversi uffici dei vari comuni dell’isola – il problema è infatti comune a tutte e sei le amministrazioni – perché mancano gli accessi dedicati, non può passeggiare sui marciapiedi spesso interrotti da inutili paletti e privi della discesa in strada. «Sono 10 anni, – si continua a leggere nell’intervento di Tufano –  che il nostro Sindaco amministra il comune di Ischia ed in 10 anni non si è posto mai il problema di dotare il Palazzo comunale di un montascale per disabili, non si è mai posto il problema di far rispettare la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti gli immobili adibiti ad uffici pubblici comunali. L’unico colpevole di questa mancanza del rispetto della normativa, non è solo il Sindaco ma anche tutti gli amministratori di maggioranza e minoranza che non hanno fatto nulla. Non credo che nel 2016 le persone nostri simili, solo perché sfortunati nella vita, debbano essere mortificati da persone che si reputano amministratori dell’intera collettività, che invece di tutelare anche i diritti di queste persone, non fanno altro che accentuarne il loro disagio». Alla sua denuncia, forte e senza mezza termini, Giovanni Tufano allega anche delle foto che ritraggono l’accesso agli uffici dell’E.V.I e del comando Vigili Urbani del comune di Ischia, ubicati al primo piano del Palazzo ex Cantina D’Ambra e  l’ ingresso del Palazzo comunale. «Sono sempre più convinto che nel mio comune – si legge ancora  – la “Legge non è uguale per tutti”. Anche un semplice cittadino che oggi intende aprire un’attività aperta al pubblico sa che deve rispettare la normativa riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche, per non rischiare una multa da parte dell’ASL o di non vedersi rilasciare l’autorizzazione per l’apertura del locale. Ma mi chiedo, come mai l’ASL non controlla gli uffici comunali aperti al pubblico per verificarne il rispetto delle normative vigenti?». Purtroppo la nostra isola, in materia di accessibilità, compreso quella fetta di turismo accessibile che potrebbe fare di Ischia una località dotata di tutti i comfort per tutti, sembra essere davvero molto indietro. Stessa situazione riguarda non soltanto le strade, ma anche le spiagge. Per legge, infatti, tutti gli stabilimenti balneari dovrebbero essere dotati, non solo di un wc idoneo al disabile, ma anche di una passerella che possa facilitare la sua discesa verso il mare e di una sedia job – jamm o bagn. Purtroppo però, la realtà è ben diversa: leggendo anche tra i commenti lasciati su Tripadvisor e altri siti del genere, sono in molti a lamentarsi, non solo delle spiagge, ma anche dei tanti servizi che un’isola turistica dovrebbe avere per accogliere tutti i suoi ospiti. Basti pensare al fatto che non tutti i traghetti, mezzo necessario per chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze qui a Ischia, hanno un ascensore; alle strade, il più delle volte dissestate, con sanpietrini mancanti o marciapiedi con ostacoli nel mezzo; ai trasporti, in modo particolare agli autobus, non tutti dotati della necessaria pensilina e il più delle volte talmente zeppi di persone da non lasciare spazio a una sedia a rotelle; per poi arrivare alle spiagge, ai locali e alle diverse strutture ricettive. Insomma, Ischia non è un’isola per disabili e sembra essere molto lontana dal praticare un turismo accessibile. «Purtroppo nel mio comune – conclude Tufano – per far rispettare le Leggi c’è bisogno di cittadini che non appartengono al sistema che ci mettano la faccia. Vuol dire che da settembre in poi inizierò la battaglia per far dotare gli uffici pubblici comunali di montascale per disabili, poi vedremo se le Leggi vanno rispettate o no. Viva la legalità e l’eguaglianza!».

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