CRONACA

I “cazzimbocchi” di Ischia non festeggiano l’accensione dell’albero

La cerimonia dello scorso sabato che ha visto l’accensione dell’albero natalizio in piazza degli Eroi resta un evento positivo ma non allontana minimamente i problemi legati alla sicurezza nelle strade del Comune di Ischia. In corso Vittoria Colonna, a meno di cento metri dalla location dell’evento, si raccolgono i cazzimbocchi saltati e vaganti in strada che vengono depositati ai margini dei marciapiedi laterali

Non possiamo che dichiararci quali spettatori sorpresi da un evento di marketing turistico con il quale l’amministrazione comunale di Ischia guidata dal sindaco Ferrandino ha desiderato, con l’accensione in piazza degli Eroi del grande albero natalizio, dare inizio ad un clima di festeggiamenti con lo scopo di animare le strade principali del Comune di Ischiaproprio in vista del prossimo Natale fino alla lunga notte di Capodanno che vedrà la festa di musica in piazza Antica Reggia. Un evento positivo, di promozione del territorio, e un po’ a sorpresa, certo, che non poteva non accendere le puntuali argomentazioni sui social partendo da coloro che hanno ritenuto questa edizione augurale come prematura nel rispetto dei tempi natalizi, anche tenendo conto di quanto poco sono addobbate le altre strade comunali, fino a chi l’ha intesa quasi come una vera operazione di Dedalo, il mitologico architetto noto soprattutto per la sua creatività con la quale tendeva a sconvolgere tutti i punti di riferimento attraverso il tortuoso sviluppo di tanti percorsi.Secondo questa tesi con la cerimonia “accensione albero natalizio” si è voluta allontanare la realtà dei problemi e far credere che tutto vada bene, che è il momento delle esplosioni di gioia incontenuta e che ci si può dimenticare di come le attività commerciali risultino essere in grande difficoltà economica per un turismo sempre più “ristretto” in termini di spesa. D’altronde non è quello che appare dai tanti “fittasi” e “vendesi” di numerosi locali che in zone centralihanno le saracinesche chiuse da tempo?Dal canto nostroquello che intendiamo esprimere da queste colonne, è che l’accensione di un albero di Natale può ottenere un consenso momentaneo di festa e di certo lo scatto di qualche selfie ma non può allontanare delle priorità, veri punti di riferimento, quali la sicurezza, il lavoro, la dignità sociale. Dunque, come detto, possiamo anche ritenerla come la ricerca di un consenso o meglio qualcosa che fa crescere il consenso intorno a quello che si mette in campo, anche se da considerarsi quale blanda imitazione di ciò che accade in grandi città come Londra o New York con contesti sociali e culturali completamente diversi ma l’importante è sapere, ed ogni politico di mestiere lo sa bene, che esistono azioni che producono un effetto immediato, soprattutto in termini di popolarità, mentre altre azioni daranno i loro frutti o effetti soltanto nel lungo agire e quindi con un lasso di tempo molto più ampio. Ciò non significa che un politico non faccia delle cose assolutamente condivisibili al parere di terzi, convinto della giustezza del proprio agire ma, quando si è in posizione di leadership, e bisogna affrontare delle priorità riteniamo che non si possa scegliere tra quelle che si misurano con i sondaggi circa i selfie scattati e quelle che invece renderanno la vita dei propri amministrati più sicura e probabilmente allungheranno o salveranno la vita agli stessi ma che magari rimangono più al buio. E allora arriviamo al punto: se mettessimo sui piatti di una bilancia, da un lato, la priorità di accendere un albero di Natale per dare inizio allo spirito della festa, e dall’altro di intervenire con la stessa priorità ad un risanamento di un tratto del corso Vittoria Colonna che versa in situazioni pericolose e gravissime per lo sfaldamento continuo dei cazzimbocchi che saltano e vagano sulla strada, ecco, da che lato dovrebbe pendere la bilancia? Cosa dovrebbe decidere un sindaco secondo il buon senso maturato nella sua vita? Va dritto avanti come un fuso pensando all’azione di effetto immediato, quella che gli viene suggerita dai fotogenici e circondaioli allungacollo o con lo stesso affetto e devozione, riflette e attua con saggezza la politica, quella vera, quella che è richiesta dai cittadini, soprattutto sein difesa della loro incolumità? In realtà la risposta si ritrova nel dire che i piatti di quella bilancia restano in perfetto equilibrio in quantoriflettono due argomenti di primaria importanza: un buon amministratore deve sia promuovere il territorio con momenti di festa quanto, nello stesso tempo, intervenire con immediatezza nelle situazioni di pericolo per le quali la comunità attende da tempo delle risposte, considerando anche il fatto che le prime, in molti casi, sottraggono ricchezza e risorse alle opere utili, di certo poco scintillanti, ma che generano sicurezza.

I “cazzimbocchi” vaganti di corso Vittoria Colonna

A cento metri dalla location che ha acceso lo spirito del Natale, dove l’amministrazione comunale ha presenziato nella sua completezza si è invece testimoni increduli di una strada che è sempre più raccontata dalle immagini: Corso Vittoria Colonna o almeno quello che ne rimane del tratto in salita, poco più di duecento metri, pavimentati con i classici “cazzimbocchi” di pietra lavica. Da anni gli stessi continuamente si sfaldano dalla sede stradale con il naturale risultato del formarsi di grossi fossi e impietosi dislivelli, pericolosissimi per i pedoni che attraversano la strada e altrettanto per gli scooteristi che risalgono quel tratto in salita. Uno stallo riservato al parcheggio delle persone disabili è uno dei punti più “scassati” della pavimentazione stradale del corso con un largo e profondo fosso a forma di cratere di circa 1 metro di larghezza e quindi da non essere più utilizzabile per il parcheggio delle vetture abilitate, fino ad arrivare alla Chiesetta dell’Addolorata, con veri punti “killer”, dove diverse persone dichiarano puntualmente sui social di essere cadute inciampando nei buchi e nei dislivelli nell’attraversare la strada per giungere in Chiesa e qualcuno ha anche riportato la rottura di un labbro cadendo sul suolo stradale. Nessuna sistemazione della pavimentazione è stata presa in considerazione ma soltanto qualche “cucchiaiata” di asfalto è arrivata dagli addetti del Comune per tamponare qualche fosso. Le segnalazioni dei cittadini, le foto che di continuo vengono postate su FB, i commenti e gli articoli della stampa locale sembrano non aver attivato alcuna sensibilità nell’animo dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Ferrandino, quella stessa amministrazione interamente presente alla festa dell’albero dello scorso sabato ma, come sembra, mai attenta ad osservare in quale malconcio stato è ridotto il calpestio stradale del corso e dichiarare in scienza e coscienza di quanto sia facile inciampare negli sconnessi dei ciottoli mai curati negli anni. Ora, sembra proprio che l’ultima araba fenice di questa amministrazione si ritrovi nella costruzione delle rotatorie, belle ampie, che non nella riparazione delle strade e nel decoro del territorioche invece richiedono tanto. E così, oltre al lutto del corso Vittoria Colonna,cosa risponde il palazzo di via Iasolino circa le basole del piazzale antistante la Chiesa di Portosalvo che sono saltellanti e spaccate? pazienza, chiudiamole con un po’ di graniglia di asfalto e non fa niente che sono uno spettacolo lugubre. La casetta dell’acqua alle spalle del polifunzionale è circondata da erbacce da mesi ? beh, si è fatto tutto il necessario, ma poi perché quest’erba cresce sempre? le vecchie edicole di giornali al Polifunzionale e nel parcheggio di Sant’Antonio sono abbandonate da anni e sono ormai dei veri relitti urbani al sole, ricettacolo di immondizia e null’altro. Già è vero, ma anche in questo caso pazienza, l’importante è vestire il paese con l’abito della festa. Un giorno ce ne saranno grati.

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Ischia è una bomboniera.
Ischia era una bomboniera.
La bomboniera è stata aperta, i confetti sono stati mangiati ed rimasto solo un velo pietoso.

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