Hacker contro gli avvocati, j’accuse di Vito Mazzella

Il professionista ischitano va giù duro riferendo che Legalmail era a conoscenza dell’attacco informatico subito dai server ma è rimasta inerme

“Da qualche giorno i tecnici di Legalmail avevano conoscenza dell’attacco hacker che i server stavano subendo. Malgrado ciò, però non sono intervenuti ed hanno messo a rischio la posta elettronica certificata”. La denuncia è dell’avvocato ischitano Vito Mazzella che denuncia quanto successo alle caselle di posta elettronica certificata con valore legale. I server di Legalmail d Lextel da giorni sono inutilizzabili. Impossibile inviare e ricevere mail e quindi fascicoli relativi a procedimenti e altre incombenze legali. Ad entrare in azione nei giorni scorsi dei pirati informatici che hanno trafugato password.

E non solo. Gli hacker sarebbero entrati in possesso dei dati personali degli utenti. E possono leggere, ed eventualmente manipolare, tutto quello che finisce in un fascicolo telematico anche se la procedura prevede il deposito del fascicolo anche attraverso un’altra piattaforma. Una situazione davvero pericolosa che mette a rischio la privacy degli avvocati e dei loro clienti. “Circa dieci giorni – ci spiega l’avvocato Mazzella – dalla mia posta elettronica certificata sono partite, in automatico, centinaia di mail”. L’episodio raccontato dall’avvocato ischitano Vito Mazzella è successo a numerosi altri avvocati dell’isola e non solo. “I destinatari, che sono costretti a leggere le mail in quanto si tratta di posta certificata, probabilmente hanno ‘contratto’ il virus o inconsapevolmente scaricato un malware. Appena mi è stato segnalato questo invio di mail ho contattato Legalmail che ha provocato a rassicurarmi chiedendo di cambiare la password ed inserirne una più criptata senza fornire altre informazioni”. In realtà, invece, il server era già sotto attacco. Nel mirino dei pirati informatici, infatti, da qualche tempo sono finiti gli account di posta elettronica certificata che transitano per i server Legalmail. “Da Legalmail – continua Mazzella – quindi, non è stato fatto nulla né per prevenire né per porre rimedio a questo problema. I nostri dati sono stati messi alla mercé di tutti. A me, così come a tanti atri utenti (avvocati e non) è stato creato un danno. Per questo agirò per risarcimento danni, lesione all’immagine ed al decoro”. “Ho dovuto giustificare le mail non partite volontariamente dalla mia mail”, ha spiegato Mazzella che si riserva di chiedere un “risarcimento danni nei confronti di terzi eventualmente lesi”. E conlude l’avvocato ischitano: “Mi auguro solo che non siano strati trafugati dati dai nostri dispositivi per rispetto della privacy nostra e dei nostri clienti”. Ed assicura: “Andremo fino in fondo a questa storia”.  

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