Il Terremoto del 21 agosto 2017 -secondo i filiali di Casamicciola- poteva avere conseguenze disastrose per il Comune termale, epicentro del sisma, come lo fu nel 1883 con un paese raso al suolo e oltre 2500 vittime sparse in tutta l’isola. E’ il miracolo che si attendeva da venti anni, dopo la proclamazione a Venerabile del parroco-santo don Giuseppe Morgera dalla Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi. Un coro unanime, una dichiarazione “pro veritate” di tantissimi casamicciolesi finiti sotto le macerie e miracolosamente salvatisi per intercessione di Giuseppe Morgera, che non ha mai smesso di vegliare sul suo gregge che lasciò a soli 54 anni in quel radioso 17 aprile 1898 mentre consacrava un altare laterale della parrocchia di santa Maria Maddalena al Cuore di Gesù.
Felici circostanze, impegno di alcuni sacerdoti e laici, ma soprattutto quella Provvidenza manzoniana, che accomuna Fedeli e non credenti in un’unica visione del grande mistero della Fede, hanno concorso armonicamente per disseppellire la memoria di un eccezionale sacerdote dell’Ottocento destinato alla santità per le virtù eroiche professate quali “Pastore Buono e Padre dei Poveri”. Aiutati che dio ti aiuta. Non aspettiamo che scenda dal Cielo , supinamente, un’accelerata del complesso e lungo cammino della canonizzazione dei Santi, ma adoperiamoci tutti perché nella Città del Vaticano venga rispolverata la…”pratica del processo di Beatificazione di don Giuseppe Morgera”, arenatasi improvvisamente per quel miracolo che si attendeva con trepidazione; ultimo sugello ad una vita esemplare immortalata in una semplice scritta epigrafica:”Pastor bonus et Pater pauperum”.
Venti anni dalla proclamazione a Venerabile non sono un breve lasso di tempo per quei testimoni che hanno vissuto e seguito passo passo l’intero iter procedurale per le Cause dei Santi. Molti sono già morti, altri ci lasceranno lungo l’impervio sentiero della burocrazia ecclesiastica; forse soltanto a pochi Fedeli della presente generazione sarà fatto dono di un evento straordinario, quale la proclamazione del Servo di Dio e successiva santità del parroco Morgera, da affiancare ai patroni dell’Isola d’Ischia san Giovan Giuseppe della Croce e santa Restituta. Intanto il Comitato Cittadino presieduto dall’ex sindaco di Casamicciola Parisio Iacono ha già predisposto tutta una serie di future iniziative dirette a solennizzare l’evento come la collocazione di una statua del santo parroco nei giardini prospicienti la parrocchia di santa Maria Maddalena e la stampa di un libro commemorativo che tratteggi la vita e le opere del Morgera, attualizzandone il pensiero, l’azione e l’esempio nel contesto della società del XXI secolo, proiettata nell’incertezza di un futuro denso di nubi minacciose per l’intera umanità. In concreto ci si sta adoperando per predisporre un documento molto circostanziato, con utili riferimenti al terremoto del 2017 (cronaca, testimonianze, riflessioni) che sarà consegnato alle Autorità Vaticane allo scopo di riprendere l’esame del processo di canonizzazione del parroco Morgera e concluderlo in tempi brevi con la proclamazione della santità a 124 anni dalla morte.