Guerra in Ucraina, da Procida aiuti adesso

Il Rotary International è tra le più grandi organizzazioni umanitarie al mondo che ha fatto della pace il valore fondante della propria azione globale ed anche la sezione di Procida non può mancare alla propria missione in un momento particolare come quello attuale.

“Noi soci del Rotary Club Isola di Procida – si legge in una nota – seguiamo con apprensione l’evolversi della situazione e intendiamo manifestare vicinanza alle persone che vivono questo momento di difficoltà e dolore.

Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione dei cittadini dell’isola la rete del Rotary per far giungere aiuto alle popolazioni con: raccolta di materiale sanitario, raccolta di fondi che attraverso canali verificati e sicuri del Rotary giungeranno direttamente in Ucraina, la registrazione di disponibilità ad accogliere persone in fuga dalla guerra, la disponibilità ad ascoltare ed assistere gratuitamente le persone provenienti dai teatri di guerra.

PUNTI DI RACCOLTA DI MATERIALI SANITARI DI PRIMA NECESSITA’

C’è bisogno di farmaci, materiali sanitari di primo impiego, prodotti per l’igiene. Gli esercizi sotto elencati provvedono alla raccolta dei materiali:

FARMACIA SAN LEONARDO via Vittorio Emanuele, 47 MIRATOUR, via Roma, 104;

ROSSO CORALLO, via Vittorio Emanuele, 6;

Più tutti gli esercizi che a partire dai prossimi giorni esporranno la locandina di questa campagna.

RACCOLTA FONDI

Versa il tuo contributo su conto corrente intestato a Rotary Club Isola di Procida IBAN IT81 T030 3240 1100 1000 0735 640 causale “da Procida aiuti per Ucraina”. I fondi raccolti saranno inviati tramite il Club Isola di Procida al Distretto Rotary 2232 Ucraina.

ACCOGLIENZA

Segnala ai punti di raccolta la tua disponibilità ad accogliere persone in fuga dalle aree di guerra ucraine che hanno contattato la rete rotariana.

ASCOLTO

rotaryprocida.paceinucraina@gmail.com

Il Club Rotary Isola di Procida – conclude la nota – offre gratuitamente le competenze professionali dei soci per l’ascolto e l’assistenza delle persone presenti sull’isola originarie o provenienti dai paesi oggi in guerra”.