Guarino suona la carica: «La storia del sisma grida vendetta»
Il candidato alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Campania 1-01 guarda alla ricostruzione mancata: «Promesse non mantenute a danno di chi ha perso casa e attività»
«C’è una storia sull’isola di Ischia che grida vendetta. E da lì bisogna ripartire con urgenza, per colmare le mancanze del governo regionale. A Casamicciola Terme i danni del terremoto di 5 anni fa sono ancora evidente, la ricostruzione promessa non è mai arrivata. Con evidenti ripercussioni sulle vite di chi ha perso casa ed è stato sfollato e chi aveva ed ha attività che insistono nelle zone colpite dal sisma». L’avvocato Riccardo Guarino volge lo sguardo a una ferita ancora aperta sull’isola per spiegare in che modo intende declinare il suo interesse per Ischia in caso di vittoria alle Politiche.
Quarantacinque anni, sposato e padre di due bambine, l’avvocato Guarino è candidato capolista con ‘Noi moderati’ alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Campania 1-01 che, appunto, comprende anche Ischia. Un’isola a lui cara, dove si reca spesso sia per ragioni lavorative sia per vacanze con la famiglia. «Le immagini delle macerie del post-sisma che ancora fanno il giro dei tg e dei mezzi di informazioni sono intollerabili. Oggi gli ischitani rivendicano, legittimamente, un intervento che non è più procrastinabile – incalza Guarino – Come auspicato anche dal capo dello Stato Mattarella, la ricostruzione deve essere rapida e se la Regione Campania non è in grado di promuovere la rinascita dei luoghi devastati allora il Governo che verrà dovrà prendere la situazione in mano. In un momento di così profonda crisi economica, non è ammissibile che un territorio, le sue imprese e i suoi abitanti paghino anche per i ritardi e il disinteresse di una certa politica». Per ‘Noi moderati’ il lavoro e l’incentivo al lavoro è tra le priorità programmatiche, ragion per cui la ‘quarta gamba’ del centrodestra guarda con estremo interesse alle questioni occupazionali legate al terremoto di 5 anni fa.
Strettamente collegato al tema della ricostruzione, è il capitolo dell’abusivismo edilizio e del recupero di un’edilizia che in buona parte si presenta vetusta. «Quello dell’abusivismo edilizio è una piaga che da decenni divora l’isola di Ischia. E’ un tema delicato, che va affrontato con senso di responsabilità: da un lato bisogna garantire il diritto alla casa, soprattutto se è prima casa, ma dall’altro bisogna tenere conto della questione sicurezza e del rispetto delle regole urbanistiche, ambientali e paesaggistiche – spiega Guarino – Certamente non si può procedere ad una demolizione sic et simpliciter senza avere trovato adeguate risposte alle domande abitative dei residenti. Non è umano buttare giù una casa dove una persona ha vissuto per 30 anni e lasciarla senza niente, o magari destinarla in un alloggio di fortuna».
Al centro dell’interesse e dell’impegno politico dell’avvocato Guarino vi è poi la questione dei collegamenti marittimi tra la terraferma e l’isola, più croce che delizia per gli ischitani. «Abbiamo raccolto il malcontento di tanti circa l’aumento vertiginoso, nel giro di pochi anni, dei biglietti di traghetti e aliscafi – sottolinea l’avvocato Guarino – L’aumento, ovviamente, incide molto sui pendolari, che si dividono tra Ischia e Napoli anche per usufruire di servizi essenziali, come ad esempio cure specialistiche offerte da determinate strutture ospedaliere. Occorrerà soffermarsi su questo aspetto e cercare di trovare una soluzione efficace che consenta agli ischitani di usufruire di un mezzo di trasporto indispensabile, come l’aliscafo, senza però dover sostenere ogni mese costi onerosi».